
Scuola e Lavoro
Scuola, Cgil Bari e Uil Puglia: «Immissioni in ruolo insufficienti, stabilizzare precari storici»
Le sigle sindacali: «Nostri docenti i meno pagati d'Europa. Tra poco inizierà il valzer dei supplenti e delle graduatorie sbagliate»
Bari - giovedì 24 settembre 2020
12.23
I sindacati si fanno sentire nel giorno della riapertura delle scuole in Puglia e nella nostra città. La Cgil- Camera del lavoro di Bari coglie l'occasione per rimarcare le insufficienze strutturali della scuola italiana, rimaste tali anche in epoca Covid: «Oggi la Scuola riapre le porte nella nostra città e in tanti altri paesi del nostro territorio. È bene che riapra: è un bene per studenti, docenti e la crescita delle nuove generazioni. Il Covid ha messo sotto gli occhi di tutti i limiti del nostro sistema scolastico, criticità che sono il risultato di anni di politiche dei tagli», si legge nel comunicato della Cgil Bari.
Il sindacato continua: «La scuola riparte anche se le immissioni in ruolo al momento sono assolutamente insufficienti al contingente necessario, anche se non sono state trovate soluzioni concrete alle classi pollaio, anche se la qualità dell'edilizia e dei servizi scolastici meriterebbe maggiore attenzione e anche se i nostri docenti sono tra quelli con lo stipendio più basso in Europa. Il nostro impegno sarà quello di far sì che non si spenga il faro di attenzione sulla scuola. A gran voce chiederemo che la discussione aperta sulle condizioni dei nostri servizi scolastici continui in nome del miglioramento delle condizioni per docenti e studenti».
Sulla riapertura delle scuole ha detto la sua anche Uil Scuola Puglia, che con parole dure attacca il Governo: «Al suono della campanella, in Puglia, mancano all'appello 8mila tra docenti e personale Ata, per non parlare dei banchi, dei cantieri ancora aperti e dell'assenza di presidi sanitari».
«Nonostante l'instancabile e incessante lavoro degli uffici periferici, tutti gli sforzi effettuati sono risultati vani – spiega Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia. Prevale l'ostinazione di attuare idee sbagliate e tardive sulla pelle dei lavoratori e degli alunni».
Uil Scuola parla di "proposte molto chiare e semplici": «Stabilizzazione dei precari storici e utilizzo delle vecchie graduatorie - continua Verga. Tanti mesi persi inutilmente e la scuola continua ad essere in emergenza, un'emergenza annunciata, per l'assenza di personale. Ma non finisce qui, perché tra un po' arriverà il valzer dei supplenti per via delle nuove graduatorie sbagliate e la negazione del diritto all'istruzione per gli alunni disabili, molti dei quali sono stati costretti a restare a casa a causa dell'assenza del docente di sostegno. Come può ben verificare la ministra, nonostante in Puglia la scuola stia partendo quasi a ottobre, a differenza degli anni scorsi, mancano migliaia di docenti in cattedra. Come al solito i tanti proclami non corrispondono alla realtà e, ancora una volta, i dirigenti scolastici restano soli con le loro responsabilità, ad affrontare le conseguenze di una pandemia epocale a causa dei ritardi accumulati dall'amministrazione centrale».
Il sindacato continua: «La scuola riparte anche se le immissioni in ruolo al momento sono assolutamente insufficienti al contingente necessario, anche se non sono state trovate soluzioni concrete alle classi pollaio, anche se la qualità dell'edilizia e dei servizi scolastici meriterebbe maggiore attenzione e anche se i nostri docenti sono tra quelli con lo stipendio più basso in Europa. Il nostro impegno sarà quello di far sì che non si spenga il faro di attenzione sulla scuola. A gran voce chiederemo che la discussione aperta sulle condizioni dei nostri servizi scolastici continui in nome del miglioramento delle condizioni per docenti e studenti».
Sulla riapertura delle scuole ha detto la sua anche Uil Scuola Puglia, che con parole dure attacca il Governo: «Al suono della campanella, in Puglia, mancano all'appello 8mila tra docenti e personale Ata, per non parlare dei banchi, dei cantieri ancora aperti e dell'assenza di presidi sanitari».
«Nonostante l'instancabile e incessante lavoro degli uffici periferici, tutti gli sforzi effettuati sono risultati vani – spiega Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia. Prevale l'ostinazione di attuare idee sbagliate e tardive sulla pelle dei lavoratori e degli alunni».
Uil Scuola parla di "proposte molto chiare e semplici": «Stabilizzazione dei precari storici e utilizzo delle vecchie graduatorie - continua Verga. Tanti mesi persi inutilmente e la scuola continua ad essere in emergenza, un'emergenza annunciata, per l'assenza di personale. Ma non finisce qui, perché tra un po' arriverà il valzer dei supplenti per via delle nuove graduatorie sbagliate e la negazione del diritto all'istruzione per gli alunni disabili, molti dei quali sono stati costretti a restare a casa a causa dell'assenza del docente di sostegno. Come può ben verificare la ministra, nonostante in Puglia la scuola stia partendo quasi a ottobre, a differenza degli anni scorsi, mancano migliaia di docenti in cattedra. Come al solito i tanti proclami non corrispondono alla realtà e, ancora una volta, i dirigenti scolastici restano soli con le loro responsabilità, ad affrontare le conseguenze di una pandemia epocale a causa dei ritardi accumulati dall'amministrazione centrale».