Calcio
Brescia-Bari 1-1, Longo: «Ai punti meritavamo noi. Rigore? Sibilli lo ha ceduto a Falletti»
Il mister: «Abbiamo avuto le occasioni più grandi». Maita: «Continuiamo così, bisogna spingere sull’acceleratore»
Bari - sabato 30 novembre 2024
17.37
Finisce 1-1 al Rigamonti tra Brescia e Bari, grazie alle reti di Galazzi e Dorval. Più di un rimpianto, però, tra le fila dei biancorossi, che falliscono dal dischetto con Falletti e centrano una traversa con Novakovich.
Moreno Longo, tecnico dei galletti, commenta così: «Partita che ai punti avremmo meritato di vincere. Abbiamo avuto le occasioni più grandi, come rigore e traversa; non è arrivata la vittoria, ma mi tengo il fatto che la squadra abbia saputo interpretare una partita differente. Andare sotto dopo 40'' poteva mandarci ko, ma tolto il primo quarto d'ora abbiamo trovato le misure e abbiamo creato i presupposti prima per pareggiarla e poi per vincerla. Nel secondo tempo ci siamo adattati al nuovo cambio modulo del Brescia, è venuta fuori una partita di duelli; siamo stati imprecisi nell'ultimo passaggio, ma abbiamo rischiato quasi niente. Un ottimo punto, su un campo particolarmente difficile. Aspettavamo il Brescia con il rombo classico delle ultime partite, invece si sono presentati con un 4-4-2 in linea. Cambi? Quando li fai ti aspetti che possano incidere, ma hanno fatto del loro meglio. Non è mai facile entrare a partita in corso; ci è mancato un pizzico di qualità finale. Possono sembrare cambi che non hanno inciso, ma i ragazzi meritano. Manzari e Sgarbi devono crescere in fiducia e autostima, e possono essere decisivi solo giocando ed entrando. Il loro cambio di modulo. Derivato dalle difficoltà che gli abbiamo creato; possiamo trovare ancora di più i mediani, potevamo fare meglio. Loro hanno fatto una buona partita, ma oggi l'attenzione della squadra è stata alta dal primo all'ultimo minuto. Il goal è stato fortuito, che ci ha messo nelle condizioni di dimostrare che stiamo crescendo nella maturità. Rigore? È stato determinante, avrebbe messo un peso psicologico notevole sull'avversario. Doveva calciarlo Sibilli, è lui il rigorista; Falletti se la sentiva, Peppe è disponibile ad aiutare un compagno. Falletti è forte, non deve sentire il peso di questo; ci farà divertire. Sono contento di come hanno lavorato i due trequartisti. Per Falletti non era facile, dopo essere stato fermo un mese; oggi ha fatto 65' e gli serviranno per crescere ed essere pronto. Sibilli? Deve lavorare nella continuità e trovare nella sua strada; a sprazzi ha fatto ottime cose e altre meno bene. È difficile trovare giocatori continui e di qualità, ma possono lavorare per questo».
Mattia Maita, capitano di giornata e tra i migliori in campo, analizza: «Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo, fare goal avrebbe cambiato la partita. Dobbiamo continuare così e spingere forte, stiamo dimostrando di essere una buona squadra che può dire la sua in campionato. Quando sbagli qualche sponda è normale che la partita prenda una piega diversa, ma sono contento della squadra. Secondo me facciamo un buon calcio, possiamo dire la nostra. Non è solo il singolo che deve dimostrare leadership, siamo in tanti; quando le cose non vanno bene, escono fuori i nostri limiti. È una questione di atteggiamento, se togli il piede dall'acceleratore vengono fuori gli avversari. Abbiamo capito tardi il loro modo di impostare, erano in due in mezzo al campo e non siamo arrivati uomo su uomo nelle pressioni. Una volta prese le misure abbiamo fatto una gran partita; c'è del rammarico, stiamo dando continuità ma potevamo avere due punti in più. Se riesco a fare più goal e assist e tanta roba, ma continuiamo così. Pensiamo partita per partita, è un campionato in cui ci sono solo partite difficili. Si affrontano tutte allo stesso modo, quando cambi atteggiamento vai sotto con chiunque; lo dimostra la partita con il Cittadella. Il Bari è forte, ha una sua identità; in questo momento c'è gente che non sta giocando ma spinge forte. È questa la forza della squadra. L'anno scorso per me ci sono stati momenti negativi che hanno influito negativamente su di me; la salvezza con la Ternana è stata una botta talmente forte che dovevamo per forza ripartire alla grande. Contro il Cesena di Mignani sarà difficile, ma la affronteremo come sempre. Il rapporto con Mignani non lo nascondo, sarà un piacere rivederlo».
Moreno Longo, tecnico dei galletti, commenta così: «Partita che ai punti avremmo meritato di vincere. Abbiamo avuto le occasioni più grandi, come rigore e traversa; non è arrivata la vittoria, ma mi tengo il fatto che la squadra abbia saputo interpretare una partita differente. Andare sotto dopo 40'' poteva mandarci ko, ma tolto il primo quarto d'ora abbiamo trovato le misure e abbiamo creato i presupposti prima per pareggiarla e poi per vincerla. Nel secondo tempo ci siamo adattati al nuovo cambio modulo del Brescia, è venuta fuori una partita di duelli; siamo stati imprecisi nell'ultimo passaggio, ma abbiamo rischiato quasi niente. Un ottimo punto, su un campo particolarmente difficile. Aspettavamo il Brescia con il rombo classico delle ultime partite, invece si sono presentati con un 4-4-2 in linea. Cambi? Quando li fai ti aspetti che possano incidere, ma hanno fatto del loro meglio. Non è mai facile entrare a partita in corso; ci è mancato un pizzico di qualità finale. Possono sembrare cambi che non hanno inciso, ma i ragazzi meritano. Manzari e Sgarbi devono crescere in fiducia e autostima, e possono essere decisivi solo giocando ed entrando. Il loro cambio di modulo. Derivato dalle difficoltà che gli abbiamo creato; possiamo trovare ancora di più i mediani, potevamo fare meglio. Loro hanno fatto una buona partita, ma oggi l'attenzione della squadra è stata alta dal primo all'ultimo minuto. Il goal è stato fortuito, che ci ha messo nelle condizioni di dimostrare che stiamo crescendo nella maturità. Rigore? È stato determinante, avrebbe messo un peso psicologico notevole sull'avversario. Doveva calciarlo Sibilli, è lui il rigorista; Falletti se la sentiva, Peppe è disponibile ad aiutare un compagno. Falletti è forte, non deve sentire il peso di questo; ci farà divertire. Sono contento di come hanno lavorato i due trequartisti. Per Falletti non era facile, dopo essere stato fermo un mese; oggi ha fatto 65' e gli serviranno per crescere ed essere pronto. Sibilli? Deve lavorare nella continuità e trovare nella sua strada; a sprazzi ha fatto ottime cose e altre meno bene. È difficile trovare giocatori continui e di qualità, ma possono lavorare per questo».
Mattia Maita, capitano di giornata e tra i migliori in campo, analizza: «Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo, fare goal avrebbe cambiato la partita. Dobbiamo continuare così e spingere forte, stiamo dimostrando di essere una buona squadra che può dire la sua in campionato. Quando sbagli qualche sponda è normale che la partita prenda una piega diversa, ma sono contento della squadra. Secondo me facciamo un buon calcio, possiamo dire la nostra. Non è solo il singolo che deve dimostrare leadership, siamo in tanti; quando le cose non vanno bene, escono fuori i nostri limiti. È una questione di atteggiamento, se togli il piede dall'acceleratore vengono fuori gli avversari. Abbiamo capito tardi il loro modo di impostare, erano in due in mezzo al campo e non siamo arrivati uomo su uomo nelle pressioni. Una volta prese le misure abbiamo fatto una gran partita; c'è del rammarico, stiamo dando continuità ma potevamo avere due punti in più. Se riesco a fare più goal e assist e tanta roba, ma continuiamo così. Pensiamo partita per partita, è un campionato in cui ci sono solo partite difficili. Si affrontano tutte allo stesso modo, quando cambi atteggiamento vai sotto con chiunque; lo dimostra la partita con il Cittadella. Il Bari è forte, ha una sua identità; in questo momento c'è gente che non sta giocando ma spinge forte. È questa la forza della squadra. L'anno scorso per me ci sono stati momenti negativi che hanno influito negativamente su di me; la salvezza con la Ternana è stata una botta talmente forte che dovevamo per forza ripartire alla grande. Contro il Cesena di Mignani sarà difficile, ma la affronteremo come sempre. Il rapporto con Mignani non lo nascondo, sarà un piacere rivederlo».