San Trifone Adelfia
San Trifone Adelfia
Eventi e cultura

Ad Adelfia partono i festeggiamenti per San Trifone: il programma

Appuntamenti religiosi e civili da domani sino a domenica 12 novembre

Partono domani, ad Adelfia, i festeggiamenti in onore di San Trifone, patrono della città. Quattro giorni all'insegna di appuntamenti religiosi e civili, folklore e tradizione, raccoglimento ma anche condivisione.

Oltre le luminarie a cura della ditta Fanouolo di Putignano, ci saranno concerti musicali, bande da giro, eventi sportivi e solidali.

Di seguito il programma completo.
san trifone 2023Documento PDF

San Trifone

San Trifone, nato a Lampsaco nella Frigia intorno al 232, rimase senza padre ancora bambino e fu cresciuto dalla madre Eukaria. Fin da ragazzo si dedicò all'agricoltura, da grande invece divenne un guerriero. Le diverse immagini nel mondo lo rappresentano, pertanto, come contadino e guerriero.

Culto di San Trifone in provincia di Bari

Anzitutto ricordiamo la diocesi di Cattaro suffragania alla Diocesi di Bari, in cui era spesso presente il Vescovo di Cattaro. Le notizie più antiche sul culto di San Trifone ci portano a Ceglie del Campo, ove già nel 1326 c'era una cappella a lui dedicata. Nella stessa Bari, nella chiesa di San Gregorio adiacente alla Basilica di San Nicola, nel 1618 un altare in pietra era dedicato al Santo.

Casamassima fino ai primi decenni del XX secolo lo annovera tra i patroni minori, insieme a S. Sebastiano e S. Rocco.

Da Montrone poi è nata la devozione in Bisceglie dove nasceva nel 1939 una associazione di San Trifone con una forte componente di pescatori. Nel XX secolo un cittadino di Toritto portò la devozione di San Trifone di Montrone nel suo paese facendo plasmare una statua in carta pesta simile alla statua venerata a Montrone, custodita nella chiesa di San Giuseppe. Negli anni novanta gli emigranti montronesi facevano costruire un'immagine di San Trifone a Los Angeles (U.S.A.) e dove viene celebrata la festa nella Domenica precedente il 10 Novembre con una processione.

Fonte: Comitato Feste Patronali Adelfia

Culto di San Trifone a Montrone

Nell'anno 982 circa fu fondato un paese denominato (Monte Roni) Montrone.

Negli anni successivi la presenza di un prete greco ortodosso) che nella primitiva grotta dipinse un'immagine della Sacra Famiglia, certamente conosceva San Trifone venerato a Costantinopoli ed in Oriente ed introdusse il suo culto presso i primi abitanti del villaggio formato di 31 persone. Nel 1519 feudatario con fissa dimora a Montrone è Giambattista Galeotta che fece ingrandire la Cappella del Principio costruita nel 1086 con la costruzione di altri due altari, uno dei quali dedicato a San Trifone ed in tale occasione fu riscoperta l'immagine della Sacra Famiglia dimenticata nella grotta sottostante.

Nel 1667, come si legge nella relazione della visita pastorale eseguita dal vescovo di Bari, Giovanni Granafei, nella cappella del Principio c'era un altare dedicato a San Trifone, altare che fu demolito per ordine dell'Arcivescovo di Bari Muzio Gaeta nel 1750, perché trovato in stato di abbandono.

Forse da allora l'immagine del Santo, quadro o statua, fu trasferita nella Chiesa Madre. In quella relazione del 1750 San Trifone, insieme a San Rocco, è indicato come protettore del paese. Risulta anche, dai registri di matrimoni, che già dal 1761 la giornata del 10 novembre, festa del Patrone, era considerata giornata festiva di precetto come la domenica. Risale a quegli anni la grande tela del XVIII secolo che raffigura San Trifone con San Rocco e gli appestati, dipinta dopo la peste del 1770 che divampò in terra di Bari, che reca in mano il paese in segno di protezione. Questo avvenimento della guarigione dalla peste ritenuto miracoloso aumentò la devozione, nel 1783 lo scultore andriese Riccardo Brudaglio scolpisce la statua lignea raffigurante San Trifone e che si venera nella nostra Chiesa Madre ancora ai giorni nostri.

Il Santo è presentato come guerriero, a differenza del dipinto in abiti civili, sono le due stesse immagini di Cattaro che pur guerriero era stato prima contadino.

Nel 1837 viene richiesta dal Vescovo di Gallipoli Mons. Giuseppe Giove, oriundo di Santeramo in Colle al vescovo di Cattaro una reliquia ricevuta nel 1839 come risulta dalle due lettere originali custodite dall'archivio di Cattaro e di Montrone e dalla bolla di consegna della Sacra Reliquia datata 25 gennaio 1839.

Fonte: Comitato Feste Patronali Adelfia



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