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Cronaca
Tentò di rapire bimba al rione San Pasquale: 35enne condannato a 4 anni
A gennaio scorso provò a strappare la piccola alla madre in via Dei Mille. Ha provato a difendersi: «Volevo fare una rapina»
Bari - domenica 6 luglio 2025
12.03
È stato condannato a 4 anni di reclusione il 35enne Giuseppe Lamanuzzi, accusato di aver tentato di rapire una bambina di 5 anni, strattonando in via dei Mille la piccola che la mamma teneva per mano. La Procura della Repubblica di Bari aveva invocato 3 anni e 6 mesi, ma il Tribunale barese ha inflitto una pena più alta.
I fatti risalgono al 2 gennaio, quando, fra i vialetti dell'area giochi di vico Capurso, la donna, una 28enne, ha raccontato di aver visto un uomo mentre seguiva lei e sua figlia a bordo di una bicicletta. L'uomo in via De Napoli sarebbe sceso dalla bici. Sono bastati pochi secondi. Quando la madre si è girata, ha notato il 35enne, poi identificato in Lamanuzzi, afferrare la piccola per la manica sinistra. S'è guardata intorno ed è lo stesso riuscita a urlare, causando la fuga a piedi dell'uomo.
Al resto, ci hanno pensato i Carabinieri della Stazione di Bari Carrassi, impegnati in via dei Mille nel servizio del "carabiniere di quartiere": i militari, allarmati dalle urla, hanno quindi inseguito Lamanuzzi, fermandolo in via Lattanzio dove si era nascosto sotto un'auto. Finì in carcere, a Bari, mentre mercoledì in aula, dopo la requisitoria e la discussione delle parti, la parola è passata alla difesa dell'imputato, che ha chiesto ai giudici di riqualificare il reato in tentato furto con strappo.
I suoi legali hanno spiegato che l'obiettivo dell'uomo non era la bambina, ma il borsellino che la madre impugnava. Stando alla tesi difensiva, i video dimostrano che il 35enne puntava al bottino e non ad afferrare la piccola. Il 35enne è stato pure condannato a risarcire i genitori della bambina per complessivi 7.000 euro.
I fatti risalgono al 2 gennaio, quando, fra i vialetti dell'area giochi di vico Capurso, la donna, una 28enne, ha raccontato di aver visto un uomo mentre seguiva lei e sua figlia a bordo di una bicicletta. L'uomo in via De Napoli sarebbe sceso dalla bici. Sono bastati pochi secondi. Quando la madre si è girata, ha notato il 35enne, poi identificato in Lamanuzzi, afferrare la piccola per la manica sinistra. S'è guardata intorno ed è lo stesso riuscita a urlare, causando la fuga a piedi dell'uomo.
Al resto, ci hanno pensato i Carabinieri della Stazione di Bari Carrassi, impegnati in via dei Mille nel servizio del "carabiniere di quartiere": i militari, allarmati dalle urla, hanno quindi inseguito Lamanuzzi, fermandolo in via Lattanzio dove si era nascosto sotto un'auto. Finì in carcere, a Bari, mentre mercoledì in aula, dopo la requisitoria e la discussione delle parti, la parola è passata alla difesa dell'imputato, che ha chiesto ai giudici di riqualificare il reato in tentato furto con strappo.
I suoi legali hanno spiegato che l'obiettivo dell'uomo non era la bambina, ma il borsellino che la madre impugnava. Stando alla tesi difensiva, i video dimostrano che il 35enne puntava al bottino e non ad afferrare la piccola. Il 35enne è stato pure condannato a risarcire i genitori della bambina per complessivi 7.000 euro.