
Eventi e cultura
Un viaggio nei tre dialetti di Bari: poesie e aneddoti con Vito Sciacovelli
L’evento si è svolto ieri alle ore 17 presso la biblioteca “Cagnazzi” di Bari nell’ambito della rassegna “Quadri di Baresità”
Bari - mercoledì 18 giugno 2025
10.43
Un divertentissimo e straordinario viaggio alla scoperta dei tre dialetti di Bari (portuali, barivecchiani e città nuova) attraverso racconti, poesie, aneddoti e scenette di vita quotidiana a cura del poeta e regista barese Vito Sciacovelli.
Durante il workshop teatrale, che ha riscosso un grande successo di pubblico, Vito Sciacovelli ha raccontato in lingua come ogni parola può diventare storia, fotografia, racconto e identità, tra divertimento e commozione.
L'evento, che si è svolto ieri, martedì 17 giugno, presso la biblioteca "Cagnazzi' di Bari, fa parte del ciclo di workshop "Quadri di Baresità", una rassegna promossa dall'associazione culturale "SlowTravels", in collaborazione con l'Accademia d'Arme Stratos, il Centro Studi Normanno Svevo e con il patrocinio del Municipio II.
La rassegna ha preso ufficialmente il via lo scorso 9 giugno e proseguirà fino al prossimo 11 luglio, attraverso tour e visite guidate fruibili e aperte a tutti, sul territorio del Municipio II di Bari, al fine di valorizzarne il patrimonio storico, artistico e culturale.
In particolare, l'evento di apertura dello scorso 9 giugno, dal titolo "Autismo: un approccio pratico positivo", ha posto l'attenzione su diversi aspetti legati alle neurodivergenze con un focus specifico sull'autismo. Durante la conferenza, tenuta dalla pedagogista Carlotta Nicolini, sono stati affrontati numerosi temi riguardanti il riconoscimento dei sintomi e la proposta di metodi pratici di trattamento.
«È stato un vero e proprio evento culturale volto a far conoscere l'autismo - spiega la pedagogista Carlotta Nicolini - un tema ancora oggi molto complesso, soprattutto per le famiglie, che spesso hanno poca conoscenza. Ho cercato di descrivere cosa sia la neurodivergenza e di illustrare il funzionamento mentale tipico dell'autismo, offrendo strumenti pratici da utilizzare anche a casa. Mi sono focalizzata su come reagiscono i sensi agli stimoli, come viene percepito il mondo esterno e come avviene l'apprendimento, per fornire un piccolo quadro generale sulla neurodivergenza. L'altro obiettivo è stato quello di promuovere questi tour inclusivi rivolti a tutte le forme di disabilità compreso l'autismo. Questo infatti rappresenta il primo (ci auguriamo) di una serie di eventi culturali pensati per spiegare in che modo sia possibile includere tutti i soggetti compresi quelli con neurodivergenze, perché maggiore è la cultura della diversità più sarà possibile costruire una società realmente inclusiva, anche attraverso un'attenzione particolare verso modalità comunicative alternative, che valorizzino la sensorialità ed il linguaggio visivo».
Durante il workshop teatrale, che ha riscosso un grande successo di pubblico, Vito Sciacovelli ha raccontato in lingua come ogni parola può diventare storia, fotografia, racconto e identità, tra divertimento e commozione.
L'evento, che si è svolto ieri, martedì 17 giugno, presso la biblioteca "Cagnazzi' di Bari, fa parte del ciclo di workshop "Quadri di Baresità", una rassegna promossa dall'associazione culturale "SlowTravels", in collaborazione con l'Accademia d'Arme Stratos, il Centro Studi Normanno Svevo e con il patrocinio del Municipio II.
La rassegna ha preso ufficialmente il via lo scorso 9 giugno e proseguirà fino al prossimo 11 luglio, attraverso tour e visite guidate fruibili e aperte a tutti, sul territorio del Municipio II di Bari, al fine di valorizzarne il patrimonio storico, artistico e culturale.
In particolare, l'evento di apertura dello scorso 9 giugno, dal titolo "Autismo: un approccio pratico positivo", ha posto l'attenzione su diversi aspetti legati alle neurodivergenze con un focus specifico sull'autismo. Durante la conferenza, tenuta dalla pedagogista Carlotta Nicolini, sono stati affrontati numerosi temi riguardanti il riconoscimento dei sintomi e la proposta di metodi pratici di trattamento.
«È stato un vero e proprio evento culturale volto a far conoscere l'autismo - spiega la pedagogista Carlotta Nicolini - un tema ancora oggi molto complesso, soprattutto per le famiglie, che spesso hanno poca conoscenza. Ho cercato di descrivere cosa sia la neurodivergenza e di illustrare il funzionamento mentale tipico dell'autismo, offrendo strumenti pratici da utilizzare anche a casa. Mi sono focalizzata su come reagiscono i sensi agli stimoli, come viene percepito il mondo esterno e come avviene l'apprendimento, per fornire un piccolo quadro generale sulla neurodivergenza. L'altro obiettivo è stato quello di promuovere questi tour inclusivi rivolti a tutte le forme di disabilità compreso l'autismo. Questo infatti rappresenta il primo (ci auguriamo) di una serie di eventi culturali pensati per spiegare in che modo sia possibile includere tutti i soggetti compresi quelli con neurodivergenze, perché maggiore è la cultura della diversità più sarà possibile costruire una società realmente inclusiva, anche attraverso un'attenzione particolare verso modalità comunicative alternative, che valorizzino la sensorialità ed il linguaggio visivo».