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Cronaca
Torna la "banda della marmotta": assaltato uno sportello a Bari
L'episodio, nella notte, ai danni della postazione Unicred di via Einaudi, a San Pasquale. Indagini in corso
Bari - martedì 4 marzo 2025
8.14
La "banda della marmotta", dalla tecnica usata per scardinare gli sportelli bancomat, torna a colpire. E stavolta, a quasi due mesi dall'ultima volta, prende di mira lo sportello dell'istituto bancario Unicredit di Bari, in via Einaudi, a San Pasquale, portando a termine il furto e fuggendo con un bottino non ancora quantificato.
Lo sarà nelle prossime ore, quando i funzionari dell'istituto di credito faranno una quantificazione precisa. Un colpo, avvenuto nella notte appena passata, con un coefficiente di difficoltà superiore a quelli messi a segno fino a oggi. Perché i malviventi si sono spinti in centro prima di arrivare all'obiettivo: la filiale, infatti, si trova in un luogo molto sorvegliato, a livello passivo. Eppure la banda, dopo avere calcolato che il gioco valesse la candela, è entrata in azione durante la notte.
I ladri, tutti incappucciati (non meno di tre), sono arrivati sul posto attorno alle ore 04.30. Una volta sul marciapiede hanno scardinato il bancomat, devastando una delle casse automatiche accessibili dall'esterno e riuscendo ad estrarre la cassetta blindata con il denaro. L'onda d'urto, poi, ha danneggiato gli altri sportelli automatici, i vetri, gli arredamenti, l'ufficio retrostante e anche la pizzeria Chez Jo, mentre i malviventi si sono dileguati, prima di essere inghiottiti nelle tenebre.
E anche questa volta i malviventi hanno impiegato la tecnica della "marmotta", ovvero un oggetto in metallo con all'estremità una sorta di cono metallico, capace di contenere la polvere da sparo. All'estremità opposta si trova l'innesco, che viene subito azionato dopo avere inserito il manufatto nell'erogatore del denaro. La dinamica, infatti, è la stessa: e in quel momento è scattato l'impianto antintrusione, ma i ladri erano già in fuga. Tutto questo, infatti, è avvenuto in pochi minuti.
Sul posto, scattato l'allarme, sono arrivati i poliziotti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per gli accertamenti. Dei banditi non c'era più traccia: fuggiti a bordo di un'auto. Diverse, però, le tracce del loro passaggio. Hanno avuto inizio, poi, dalle ore 06.00, con l'ausilio dei Vigili del Fuoco, i rilievi dei colleghi del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica per la Puglia e la Basilicata per accertare che cosa abbia provocato il boato, udito con nitidezza in tutta l'area.
La filiale bancaria è dotata di una sistema di videosorveglianza. Le immagini sono state acquisite dagli agenti, oltre alle registrazioni di altre attività commerciali in zona. Non si esclude che la banda (forse una batteria che opera dal sud foggiano) possa essere formata dagli stessi uomini che hanno colpito in altri centri.
Lo sarà nelle prossime ore, quando i funzionari dell'istituto di credito faranno una quantificazione precisa. Un colpo, avvenuto nella notte appena passata, con un coefficiente di difficoltà superiore a quelli messi a segno fino a oggi. Perché i malviventi si sono spinti in centro prima di arrivare all'obiettivo: la filiale, infatti, si trova in un luogo molto sorvegliato, a livello passivo. Eppure la banda, dopo avere calcolato che il gioco valesse la candela, è entrata in azione durante la notte.
I ladri, tutti incappucciati (non meno di tre), sono arrivati sul posto attorno alle ore 04.30. Una volta sul marciapiede hanno scardinato il bancomat, devastando una delle casse automatiche accessibili dall'esterno e riuscendo ad estrarre la cassetta blindata con il denaro. L'onda d'urto, poi, ha danneggiato gli altri sportelli automatici, i vetri, gli arredamenti, l'ufficio retrostante e anche la pizzeria Chez Jo, mentre i malviventi si sono dileguati, prima di essere inghiottiti nelle tenebre.
E anche questa volta i malviventi hanno impiegato la tecnica della "marmotta", ovvero un oggetto in metallo con all'estremità una sorta di cono metallico, capace di contenere la polvere da sparo. All'estremità opposta si trova l'innesco, che viene subito azionato dopo avere inserito il manufatto nell'erogatore del denaro. La dinamica, infatti, è la stessa: e in quel momento è scattato l'impianto antintrusione, ma i ladri erano già in fuga. Tutto questo, infatti, è avvenuto in pochi minuti.
Sul posto, scattato l'allarme, sono arrivati i poliziotti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per gli accertamenti. Dei banditi non c'era più traccia: fuggiti a bordo di un'auto. Diverse, però, le tracce del loro passaggio. Hanno avuto inizio, poi, dalle ore 06.00, con l'ausilio dei Vigili del Fuoco, i rilievi dei colleghi del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica per la Puglia e la Basilicata per accertare che cosa abbia provocato il boato, udito con nitidezza in tutta l'area.
La filiale bancaria è dotata di una sistema di videosorveglianza. Le immagini sono state acquisite dagli agenti, oltre alle registrazioni di altre attività commerciali in zona. Non si esclude che la banda (forse una batteria che opera dal sud foggiano) possa essere formata dagli stessi uomini che hanno colpito in altri centri.