
Eventi e cultura
Rifiuti che diventano arte, ecco “Scarto Fotografico”
Nel museo della fotografia del Politecnico, sino a venerdì, la mostra di Ingegneria senza Frontiere
Bari - mercoledì 14 marzo 2018
9.51
Sarà in esposizione fino a venerdì nel museo della fotografia del Politecnico di Bari, la mostra relativa al contest "Scarto Fotografico". Un' idea di Ingegneria Senza Frontiere Bari associazione di volontariato composta da studenti, ingegneri e liberi professionisti. Dal 2003 nel Politecnico, ISF sensibilizza la comunità studentesca sulle tematiche ambientali, sulle potenzialità urbane e sulla gestione dei rifiuti, attraverso studi applicati con l'ingegneria. L'idea del contest «Scarto Fotografico» nasce proprio durante una lezione, dell'ultima edizione del Corso di Cooperazione, dedicata al tema dei rifiuti, della loro gestione e di come il rifiuto può essere una risorsa. Su questo tema, 23 fotografi hanno elaborato idee originali e puntato i loro obiettivi sull'attualità legata alla presenza dei rifiuti sul nostro territorio e non solo. Ad inaugurare la mostra l'assessore all'ambiente e allo sport del Comune di Bari Pietro Petruzzelli. L'allestimento è stato realizzato con materiale di scarto destinato ad un nuovo utilizzo, come le stesse cornici date in premio ai tre vincitori del contest. Per Chiara De Pascalis vincitrice con 'Un volo verso il futuro' - "in questa fotografia considero il rifiuto come una risorsa. Il soggetto è un prototipo di aereo costruito con materiale di scarto, cartone vecchio, bottiglie e bicchieri di plastica. Ho messo a confronto l'aereo e la pista su cui dovrebbe decollare, costituito da altri rifiuti che ostacolano la partenza e deturpano ambiente circostante".
Per Giannini Antonio vincitore con 'Mimesi come Nemesi' - "la fotografia vuole raccontare come gli scarti ormai pervadono le nostre vite fino al punto che spesso non avvertiamo più la loro presenza. L'immondizia è costantemente presente sulle strade e fa da controcanto alle nostre meraviglie storiche e ambientali".
Per Cosimo Santite vincitore con "Studio di natura morta' – "è una foto di una creazione artistica trovata per caso lo scorso inverno sulla spiaggia di Torre Quetta in cui qualcuno, ignoto, ha utilizzato dei rifiuti spiaggiati dalle mareggiate, per costruire una sorta di installazione artistica fatta di plastica, sedie, reti, canne di bambù e materiale di scarto". La mostra itinerante verrà portata in giro per Bari e per l'Italia con tutti i suoi 23 scatti. Insieme a ISF Bari hanno collaborato anche Ingegneria senza Frontiere-Lecce, Fotografi di Strada, Sviluppo Sostenibile, LAB- Laboratorio di Fotografia di Architettura e Paesaggio, Sinapsi-Produzioni Partecipate e WWF-Levante Adriatico, che hanno costituito la giuria tecnica del concorso.
Per Giannini Antonio vincitore con 'Mimesi come Nemesi' - "la fotografia vuole raccontare come gli scarti ormai pervadono le nostre vite fino al punto che spesso non avvertiamo più la loro presenza. L'immondizia è costantemente presente sulle strade e fa da controcanto alle nostre meraviglie storiche e ambientali".
Per Cosimo Santite vincitore con "Studio di natura morta' – "è una foto di una creazione artistica trovata per caso lo scorso inverno sulla spiaggia di Torre Quetta in cui qualcuno, ignoto, ha utilizzato dei rifiuti spiaggiati dalle mareggiate, per costruire una sorta di installazione artistica fatta di plastica, sedie, reti, canne di bambù e materiale di scarto". La mostra itinerante verrà portata in giro per Bari e per l'Italia con tutti i suoi 23 scatti. Insieme a ISF Bari hanno collaborato anche Ingegneria senza Frontiere-Lecce, Fotografi di Strada, Sviluppo Sostenibile, LAB- Laboratorio di Fotografia di Architettura e Paesaggio, Sinapsi-Produzioni Partecipate e WWF-Levante Adriatico, che hanno costituito la giuria tecnica del concorso.


Ricevi aggiornamenti e contenuti da Bari 






