Scuola e Lavoro
Policlinico di Bari, firmata la stabilizzazione per 26 dipendenti precari
Si tratta di 19 infermieri e 5 medici, un biologo e un farmacista. Età media dei nuovi assunti di 35 anni
Bari - venerdì 18 settembre 2020
11.56
Ventisei dipendenti precari del Policlinico di Bari hanno firmato oggi il contratto a tempo indeterminato. L'azienda ospedaliero-universitaria ha adottato la delibera con cui dispone l'assunzione di 19 infermieri, 5 medici (specializzati in neonatologia, cardiologia, medicina interna), 1 biologo, 1 farmacista.
Hanno tutti risposto alla procedura di stabilizzazione avviata dal Policlinico. Età media 35 anni ma già tanta esperienza nelle aziende sanitarie attraverso contratti a tempo determinato o altre forme di lavoro flessibile (tra i requisiti previsti dalla normativa ci sono almeno tre anni di servizio svolti negli ultimi 8 anni presso amministrazioni del servizio sanitario nazionale).
Le nuove assunzioni serviranno a rafforzare l'organico nei reparti e garantire ai pazienti una migliore assistenza.
La legge sulle stabilizzazioni ha l'obiettivo di superare il precariato e valorizzare la professionalità acquisita dal personale con contratto di lavoro a tempo determinato e nello specifico di fronteggiare la carenza di personale e garantire la continuità nell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza.
Hanno tutti risposto alla procedura di stabilizzazione avviata dal Policlinico. Età media 35 anni ma già tanta esperienza nelle aziende sanitarie attraverso contratti a tempo determinato o altre forme di lavoro flessibile (tra i requisiti previsti dalla normativa ci sono almeno tre anni di servizio svolti negli ultimi 8 anni presso amministrazioni del servizio sanitario nazionale).
Le nuove assunzioni serviranno a rafforzare l'organico nei reparti e garantire ai pazienti una migliore assistenza.
La legge sulle stabilizzazioni ha l'obiettivo di superare il precariato e valorizzare la professionalità acquisita dal personale con contratto di lavoro a tempo determinato e nello specifico di fronteggiare la carenza di personale e garantire la continuità nell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza.