Scuola e Lavoro
Scuola, imposto l'obbligo al personale amministrativo di Bari di utilizzare un software Inps, è scontro
Verga (Uil Scuola Puglia): «L’Ufficio Scolastico Territoriale faccia un passo indietro ritirando la circolare o sarà protesta»
Bari - venerdì 11 ottobre 2019
11.34 Comunicato Stampa
«Crediamo che si debba passare alla protesta dopo la fuga in avanti da parte dell'Ufficio Territoriale di Bari e di Brindisi. È giunto il momento di dire basta al continuo "scarica barile" da altre amministrazioni verso le scuole. L'Ust di Bari e di Brindisi, dopo aver proposto nei giorni scorsi alle scuole la formazione sulla piattaforma "passweb" dell'Inps, imponendo di fatto l'uso di tale software alle segreterie scolastiche, è passata ai fatti con una circolare attuativa, nonostante il parere contrario delle organizzazioni sindacali manifestato il 7 ottobre scorso in occasione di una riunione. L'Ufficio Scolastico Territoriale, pertanto, ritiri subito la circolare: nella scuola comunità educante non si agisce per decreto ma con il coinvolgimento di tutte le parti. La scuola barese non ha bisogno di ulteriori carichi di lavoro che rischiano di ingolfare una macchina che cammina già a fatica, anche a causa delle centinaia di unità di personale amministrativo supplente, senza alcuna esperienza, che piuttosto l'amministrazione non si preoccupa minimamente di formare». Lo dichiara Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia, che continua.
«Le segreterie scolastiche – conclude Verga – non possono risolvere i problemi di tutte le amministrazioni, ancor più se le stesse, Tesoro e Inps, non riescono a comunicare tra loro. Inoltre riteniamo che non si possa imporre alle segreterie un software che appartiene ad altra amministrazione. Chiediamo, infine, al dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Bari e di Brindisi di non invadere la sfera dell'autonomia scolastica, di rispettare il contratto nazionale di lavoro nella parte in cui prevede la formazione quale diritto del dipendente e non già di un dovere e di avviare un confronto vero con le organizzazioni sindacali di Bari e di Brindisi».
«Le segreterie scolastiche – conclude Verga – non possono risolvere i problemi di tutte le amministrazioni, ancor più se le stesse, Tesoro e Inps, non riescono a comunicare tra loro. Inoltre riteniamo che non si possa imporre alle segreterie un software che appartiene ad altra amministrazione. Chiediamo, infine, al dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Bari e di Brindisi di non invadere la sfera dell'autonomia scolastica, di rispettare il contratto nazionale di lavoro nella parte in cui prevede la formazione quale diritto del dipendente e non già di un dovere e di avviare un confronto vero con le organizzazioni sindacali di Bari e di Brindisi».