
Servizi sociali
Coronavirus, l'appello del Comune ai bambini di Bari: «Scrivete un messaggio per gli anziani soli»
Le lettere saranno consegnate dai volontari insieme alla spesa. Bottalico: «Indispensabile prenderci cura di chi è fragile»
Bari - mercoledì 25 marzo 2020
20.05 Comunicato Stampa
Un messaggio di conforto e vicinanza da far recapitare agli anziani soli e alle persone in difficoltà insieme alla spesa consegnata dai volontari. Questo l'appello lanciato ai bambini e alle bambine di Bari dall'assessore al Welfare Francesca Bottalico, che sta coordinando la rete dei volontari per l'assistenza ai bisognosi durante l'emergenza Coronavirus.
La chiamata è rivolta ai più piccoli che in queste giornate difficili sono a casa con le loro famiglie e costretti a stare lontani dagli altri contesti quotidiani (scuola, attività sportive, amici e parenti): alle bambine e ai bambini della città è stato chiesto un gesto di solidarietà nei confronti delle tante persone sole che, in questa particolare situazione di emergenza, rischiano di sentire maggiormente la condizione di solitudine.
Così i bambini di Bari potranno scrivere un messaggio, una poesia o una letterina che i volontari stamperanno e inseriranno nelle buste della spesa o di altri materiali che vengono consegnati ogni giorno alle persone anziane in isolamento domiciliare. È possibile partecipare all'iniziativa inviando messaggi e lettere all'indirizzo f.bottalico@comune.bari.it.
«n questi anni abbiamo imparato che la solitudine tante volte può essere più dolorosa di una patologia - spiega Francesca Bottalico - ed è il motivo per cui stiamo cercando di rispondere alle tante richieste di attenzione e ascolto, che questa emergenza ha purtroppo amplificato, anche con mezzi alternativi, come i messaggi o le lettere dei bambini. In questa fase è indispensabile prenderci cura delle persone più fragili, offrendo loro non solo beni materiali ma anche una piccola carezza. Ci sono tanti anziani soli che non possono vedere i loro nipoti o che purtroppo non ne hanno affatto. Viceversa ci sono tanti bambini che non hanno più i loro nonni e che quindi in questi giorni, in cui hanno qualche ora libera in più, magari possono occuparsi dei nonni della città. Una sorta di adozione a distanza, che può regalare un sorriso e, perché no, la nascita di un nuovo legame, che al momento può racchiudersi soltanto in un abbraccio virtuale. Questa è la nostra idea di comunità, dove ci si prende cura gli uni degli altri, nei momenti di difficoltà e in quelli più felici. Sono contenta che, già dopo qualche ora, siano arrivati tanti messaggi. Saranno consegnati a domicilio con tutto l'amore e l'entusiasmo che i volontari stanno donando ai nostri concittadini».
La chiamata è rivolta ai più piccoli che in queste giornate difficili sono a casa con le loro famiglie e costretti a stare lontani dagli altri contesti quotidiani (scuola, attività sportive, amici e parenti): alle bambine e ai bambini della città è stato chiesto un gesto di solidarietà nei confronti delle tante persone sole che, in questa particolare situazione di emergenza, rischiano di sentire maggiormente la condizione di solitudine.
Così i bambini di Bari potranno scrivere un messaggio, una poesia o una letterina che i volontari stamperanno e inseriranno nelle buste della spesa o di altri materiali che vengono consegnati ogni giorno alle persone anziane in isolamento domiciliare. È possibile partecipare all'iniziativa inviando messaggi e lettere all'indirizzo f.bottalico@comune.bari.it.
«n questi anni abbiamo imparato che la solitudine tante volte può essere più dolorosa di una patologia - spiega Francesca Bottalico - ed è il motivo per cui stiamo cercando di rispondere alle tante richieste di attenzione e ascolto, che questa emergenza ha purtroppo amplificato, anche con mezzi alternativi, come i messaggi o le lettere dei bambini. In questa fase è indispensabile prenderci cura delle persone più fragili, offrendo loro non solo beni materiali ma anche una piccola carezza. Ci sono tanti anziani soli che non possono vedere i loro nipoti o che purtroppo non ne hanno affatto. Viceversa ci sono tanti bambini che non hanno più i loro nonni e che quindi in questi giorni, in cui hanno qualche ora libera in più, magari possono occuparsi dei nonni della città. Una sorta di adozione a distanza, che può regalare un sorriso e, perché no, la nascita di un nuovo legame, che al momento può racchiudersi soltanto in un abbraccio virtuale. Questa è la nostra idea di comunità, dove ci si prende cura gli uni degli altri, nei momenti di difficoltà e in quelli più felici. Sono contenta che, già dopo qualche ora, siano arrivati tanti messaggi. Saranno consegnati a domicilio con tutto l'amore e l'entusiasmo che i volontari stanno donando ai nostri concittadini».