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Scuola e Lavoro

Borse di studio per le specializzazioni in medicina, sono 650 in Puglia. Record italiano

Saranno destinate ai laureati a Bari e a Foggia nel 2019-'20. Si registra un incremento del 76 percento rispetto a un anno fa

Con un totale di 650 borse di specializzazione (620 statali e 30 regionali) destinate ai laureati in Medicina (478 a Bari e 172 a Foggia), le scuole di medicina della Puglia portano a casa il più alto numero di contratti nella storia nell'anno accademico 2019-2020. Con un incremento del 76% rispetto alle 382 borse dello scorso anno (352 statali e 30 regionali, di cui 291 a Bari e 91 a Foggia), l'università pugliese supera così la media nazionale che è del 67,5%.

«Un risultato senza precedenti - commenta il rettore dell'Università di Bari, Stefano Bronzini - che premia il lavoro svolto dalla Regione e dalle Università di Bari e di Foggia e che dimostra quanto sia ormai consolidato il rapporto tra il mondo accademico e le politiche regionali per una migliore sanità e qualità della vita dei cittadini; settore che, soprattutto in questi ultimi mesi, ha dimostrato di essere fondamentale nella gerarchia dei bisogni della popolazione».

«Il numero di borse di specializzazione destinato alle scuole mediche pugliesi rappresenta - commenta il rettore di Foggia Pierpaolo Limone - un traguardo per il lavoro fin qui svolto e una importante premessa per il futuro dei nostri laureati».

Soddisfatto il presidente della Scuola di Medicina di Bari, prof. Loreto Gesualdo che considera «Questi numeri da record il risultato del grande lavoro di squadra svolto in sinergia tra il Dipartimento della Salute, l'Osservatorio Regionale Scuole di Specializzazione, la Scuola di Medicina Barese e gli amici e colleghi di Foggia. Questi numeri - aggiunge Gesualdo - li dobbiamo anche alle reti formative che abbiamo sviluppato sul territorio e agli indicatori di performance raggiunti».

«Tutto questo - conclude Gianluigi Vendemiale, preside della Scuola di Medicina di Foggia - è stato possibile grazie al lavoro di tutti che hanno contribuito ad innalzare il livello della qualità dell'offerta, portando la Scuola di medicina pugliese in generale ad un livello di eccellenza che va a beneficio della assistenza sanitaria».

«Grande soddisfazione per l'incremento di borse per le scuole pugliesi» anche per Lucilla Crudele, rappresentante nazionale degli specializzandi nel Consiglio universitario nazionale (CUN). «Adesso chiediamo - dice Crudele - ai Direttori delle Scuole di organizzare le attività formative e assistenziali estese a tutte le strutture che hanno dichiarato la disponibilità in sede di accreditamento e che hanno permesso di avere un potenziale formativo così ampio: dobbiamo evitare che la quantità maggiore di posti possa diventare un limite per la qualità e per le opportunità di formazione di noi specializzandi».

Per il presidente nazionale dell'Ordine dei medici Filippo Anelli, «Quello del numero di borse di specializzazione finanziate quest'anno dal Governo, è un risultato storico. Un risultato - aggiunge Anelli - frutto di un processo culturale che ha portato a una presa di coscienza collettiva che non mancano i medici in Italia bensì gli specialisti. Un obiettivo fortemente ricercato è voluto dalla FNOMCeO in primis che si è prodigata insieme con le associazioni degli studenti e degli specializzandi, dei sindacati medici e della stessa università perché il numero di borse fosse adeguato alle esigenze del nostro paese drammaticamente emerse nel periodo Covid. Siamo passasti da 6000 borse di studio del 2018 alle 8000 del 2019 e finalmente 14,200 nel 2020. Bari in questa operazione è stata protagonista con tutte le articolazioni Ordine specializzandi sindacati università ottenendo il maggior incremento in termini percentuali. Ma tutto questo non è ancora sufficiente. Abbiamo bisogno di una legge che riconosca ad ogni laureato una borsa per terminare gli studi nel post laurea. Ad ogni laureato una specializzazione/medicina generale. Oggi anche il Governo ne prende atto con il Ministro Speranza che più volte ha dichiarato la sua disponibilità a verificare un percorso legislativo».

Soddisfatto anche il dott. Vito Montanaro, direttore del dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia che sottolinea «Il ruolo importante svolto dalla Regione e dalla Commissione Salute Ministeriale. Sono stati riconosciuti i nostri bisogni formativi - afferma Montanaro - e questo grande successo ci permetterà di colmare l'imbuto formativo degli ultimi anni».

«Questo straordinario risultato, riconosciuto dalle Istituzioni scientifiche nazionali - conclude il governatore della Puglia Michele Emiliano - sta a significare che tutti insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro. L'aumento del numero delle borse di specializzazione statali è un successo di tutti - afferma Emiliano. Ma permetterà, soprattutto ai nostri medici laureati di specializzarsi in Puglia, essere assunti dal nostro sistema sanitario regionale e colmerà così il gap generazionale già evidente da tempo».
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