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Eventi e cultura
Bari, a palazzo Fizzarotti arriva da Torino il progetto Safe
Associazioni ed imprese insieme per l'educazione alla non violenza di genere nelle scuole a partire dall'infanzia
Bari - venerdì 13 dicembre 2019
17.00
Arriva da Torino il progetto Safe. L'obiettivo è creare un ponte tra associazioni ed aziende a favore dell'educazione alla non violenza di genere, tema importante che "andrebbe affrontato ogni giorno" e che necessita di fondi. Si tratta di un'iniziativa del Centro Studi e Documentazione del Pensiero Femminile di Torino, un centro di ricerca e formazione sugli studi di genere, che ha costruito una rete di 21 associazioni di cui quattro pugliesi e che da questa mattina sono a palazzo Fizzarotti nel salone delle arti del lavoro per sensibilizzare studentesse e studenti sul tema della non violenza di genere. E questa sera alle 18 ci sarà una tavola rotonda proprio per discutere della sostenibilità delle associazioni coinvolte con progetti nelle scuole perché c'è bisogno di risorse finanziarie per consentire agli operatori di svolgere percorsi stabili di educazione alla non violenza di genere, nelle scuole a partire dall'infanzia, e nei centri giovanili sportivi, artistici e culturali.
«Safe è un progetto importante – spiega la direttrice del centro studi Stefania Doglioli - e forse anche un po' visionario. Vogliamo cambiare qualcosa di strutturale cioè quella cultura che senza rendersene conto legittima nel nostro quotidiano la violenza di genere. Questo è un concetto molto semplice ma allo stesso tempo molto difficile perché fa parte di noi. E' da quando siamo nate che viviamo in un mondo che ci dà delle regole, che ci sembrano poi del tutto normali che insegnano ai bambini a non piangere, che insegna alle bambine a non giocare a calcio e che piano piano ti convince che quello che tu sei deve diventare qualcosa di un po' diverso rispetto a quello che gli altri pensano tu debba essere. Se vogliamo davvero operare un cambiamento su questi temi, dobbiamo lavorare ogni giorno tutto l'anno e non solo un giorno o una settimana all'anno».
L'iniziativa è partita proprio da Torino lo scorso 22 novembre ed oggi è in corso a Bari a palazzo Fizzarotti., in accordo anche con la Fondazione Fizzarotti H.E.A.R.T. che ha sposato questo importante progetto.
«Siamo all'interno del salone delle arti del lavoro – spiega la direttrice Maia che descrive l'equilibrio fra sviluppo economico e sviluppo culturale che innesca nuovi sviluppi economici. All'interno di un' economia equilibrata, un' economia che crea cultura e cultura che crea economia non si può che parlare di una parità di genere non si può che parlare della nonviolenza, non si può che parlare di pari opportunità».
«Tutte le associazioni che compongono la nostra rete – spiega la presidente del centro studi Ferdinanda Vigliani - hanno una straordinaria esperienza nel affrontare queste tematiche, quello che manca sono le risorse e quindi quello che noi stiamo cercando, con questo progetto, di costruire un ponte tra il profit e no profit quindi aziende e associazioni proprio per promuovere una cultura diversa, una coltura di collaborazione, di pace e di valori condivisi di non violenza».
«Safe è un progetto importante – spiega la direttrice del centro studi Stefania Doglioli - e forse anche un po' visionario. Vogliamo cambiare qualcosa di strutturale cioè quella cultura che senza rendersene conto legittima nel nostro quotidiano la violenza di genere. Questo è un concetto molto semplice ma allo stesso tempo molto difficile perché fa parte di noi. E' da quando siamo nate che viviamo in un mondo che ci dà delle regole, che ci sembrano poi del tutto normali che insegnano ai bambini a non piangere, che insegna alle bambine a non giocare a calcio e che piano piano ti convince che quello che tu sei deve diventare qualcosa di un po' diverso rispetto a quello che gli altri pensano tu debba essere. Se vogliamo davvero operare un cambiamento su questi temi, dobbiamo lavorare ogni giorno tutto l'anno e non solo un giorno o una settimana all'anno».
L'iniziativa è partita proprio da Torino lo scorso 22 novembre ed oggi è in corso a Bari a palazzo Fizzarotti., in accordo anche con la Fondazione Fizzarotti H.E.A.R.T. che ha sposato questo importante progetto.
«Siamo all'interno del salone delle arti del lavoro – spiega la direttrice Maia che descrive l'equilibrio fra sviluppo economico e sviluppo culturale che innesca nuovi sviluppi economici. All'interno di un' economia equilibrata, un' economia che crea cultura e cultura che crea economia non si può che parlare di una parità di genere non si può che parlare della nonviolenza, non si può che parlare di pari opportunità».
«Tutte le associazioni che compongono la nostra rete – spiega la presidente del centro studi Ferdinanda Vigliani - hanno una straordinaria esperienza nel affrontare queste tematiche, quello che manca sono le risorse e quindi quello che noi stiamo cercando, con questo progetto, di costruire un ponte tra il profit e no profit quindi aziende e associazioni proprio per promuovere una cultura diversa, una coltura di collaborazione, di pace e di valori condivisi di non violenza».