demetrio albertini
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Calcio

Demetrio Albertini ospite all'Università di Bari: «Cornacchini? Ha creato il gruppo, merita la conferma»

L'ex Milan interviene al convegno organizzato da Confederazione degli studenti: «Doppie proprietà? Problema politico, preferisco le seconde squadre»

Un ospite importante del panorama calcistico italiano all'Università di Bari. Questa mattina è intervenuto nell'aula Contento del plesso di Giurisprudenza Demetrio Albertini, ex centrocampista di Milan, Atletico Madrid, Lazio, Atalanta, Barcellona e della Nazionale italiana, attualmente imprenditore e presidente del settore tecnico della FIGC. L'ex bandiera del grande Milan targato anni '90 e 2000 e dirigente della Federcalcio ha relazionato nell'ambito del convegno "La tutela dei minori nello sport", organizzato da UP - Università Protagonista e Confederazione degli Studenti, con gli interventi di Antonio Felice Uricchio (rettore UniBa), Vito Tisci (presidente Settore giovanile e scolastico FIGC), Roberto Voza (direttore Dipartimento di Giurisprudenza), Pietro Petruzzelli (assessore allo Sport Comune di Bari) e Domenico Costantino (docente di Diritto sportivo)

Abbiamo incontrato Albertini a margine dell'evento per parlare del Bari e di alcuni aspetti all'ordine del giorno nell'organigramma del pallone italiano, nonché del campionato di Serie A prossimo a concludersi.

Siamo a Bari, un giudizio di Albertini sul nuovo corso biancorosso con i De Laurentiis e sul futuro della squadra.

Il futuro del Bari lo può conoscere solo De Laurentiis. Ha già fatto questo percorso con il Napoli, bisognerà vedere se metterà lo stesso entusiasmo nell'avventura al Bari, ma i presupposti mi sembrano più che buoni.

Lei conosce bene Cornacchini, siete stati compagni di squadra nel Milan. Merita la riconferma?

Ho giocato con Cornacchini, era un grande talento, che ha fatto un balzo incredibile per venire al Milan. Alla fine, come tutti gli altri, ha dato il suo contributo. Me lo ricordo come un calciatore molto tecnico, un grande bomber. Per creare i presupposti di un successo non si deve valutare solo il mercato, ma la costruzione del gruppo. Lui è riuscito ad abbinare qualità dei giocatori a un ambiente che gli ha permesso di salire. Credo sia giusto continuare con lui.

Questione doppie proprietà che preoccupa i tifosi biancorossi. Si potrà cambiare nei prossimi anni?

Non saprei, la situazione è politica. Personalmente non mi è mai piaciuta la cosa, ho sempre preferito le seconde squadre. Dipende però tantissimo dallo spirito con cui ci si approccia alla seconda proprietà.

A proposito di squadre B, un esperimento riuscito a metà. Perché in Italia non ha funzionato, pur essendo una soluzione caldeggiata da molti?

Io continuo a crederci veramente tanto. Penso che sia una delle possibilità per poter valorizzare i nostri giovani e dargli l'opportunità di crescere nel modo migliore. La Spagna campione del mondo nel 2010 aveva 21 calciatori su 23 passati dalle seconde squadre, e la Germania vincitrice nel 2014 ne aveva 18 su 23 con trascorsi nelle squadre B. Non riesco a capire perché da loro funzioni e da noi non debba andare bene. Questa è una possibilità di mettere il talento giovane a confronto con l'esperienza e di anticipare l'ingresso nel calcio giocato.

Dopo il vuoto del 2018 Mancini sta ricostruendo la nazionale con tanti giovani di ottime prospettive. Secondo Albertini il talento nel calcio italiano è tornato oppure non era mai andato via, ma non riuscivamo a vederlo?

Il talento c'è sempre stato, ma poco valorizzato. Oggi tanti giovani giocano con più stabilità nelle loro squadre, e i risultati si vedono. Oltre al talento hanno continuità, stanno diventando veri calciatori.

Questione Juve, bel gioco o risultati? Da che parte sta Demetrio Albertini?

Penso che sia più facile ottenere i risultati con uno stile di gioco chiaro, che può anche essere difensivista. Io credo nel lavoro, poi ci vogliono i talenti per determinare in partita. Sono convinto che la Juve potesse avere tutte le carte in regola per vincere la finale di Champions. Una squadra che è cresciuta negli ultimi anni, con in più un grande calciatore come Cristiano Ronaldo.

Pronostico secco: il suo Milan arriva al quarto posto o l'Atalanta è imbattibile in questo momento? Chi vince la Champions quest'anno?

Ho detto fin dall'inizio che il Barcellona poteva avere qualcosa in più, e dopo il 3-0 della semifinale d'andata contro il Liverpool è praticamente quasi in finale. Penso che vinceranno loro; conoscendo il mondo Barca so quanto sia grande la voglia di rivalsa dopo i tre anni consecutivi del Real Madrid. Per quanto riguarda la lotta per il quarto posto credo che le squadre milanesi manchino da troppo tempo ai vertici del campionato italiano, e mancano soprattutto in Europa. In questo momento l'Atalanta sta meritando di avere quei punti davanti al Milan, ma non escluderei dalla lotta neanche la Roma. Le ultime tre partite saranno molto importanti.
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