Scuola e Lavoro
Università di Bari, sarà ballottaggio Bronzini-Bellotti per la poltrona di rettore
Dal terzo turno esce sconfitto Angelo Vacca. Ultima votazione nelle giornate del 4 e 5 luglio
Bari - mercoledì 26 giugno 2019
18.46
Ballottaggio doveva essere e ballottaggio sarà: a contendersi la poltrona di rettore dell'Università di Bari saranno Roberto Bellotti e Stefano Bronzini, i due candidati più suffragati al termine del terzo turno di votazioni, l'ultimo a maggioranza assoluta, che si sfideranno testa a testa nelle giornate del 4 e 5 luglio prossimi.
Fuori dai giochi rimane Angelo Vacca, direttore U.O.C. di Medicina Interna Universitaria "G. Baccelli", che totalizza solo 455,80 voti ponderati; troppo pochi per andare al quarto e decisivo turno. Bronzini, professore titolare della cattedra di Letteratura Inglese per il corso di laurea in Lettere dell'Università degli Studi di Bari, ha totalizzato 575,03 voti ponderati piazzandosi in testa. Per Bellotti, professore ordinario in Fisica Applicata presso il dipartimento interateneo di Fisica "M. Merlin" di cui è direttore, i voti ponderati sono stati 493,80.
Ha votato l'80,14% degli aventi diritto (2.494 su 3.112) così suddivisi: 88,80 % professori di ruolo e ricercatori (1.237 su 1.393 aventi diritto); 78,73 % rappresentanti degli studenti e dei dottorandi nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione e nei Consigli di aipartimento (248 su 315 aventi diritto); 71,87 % Personale tecnico amministrativo ed esperti linguistici e dirigente - con rapporto di lavoro a tempo indeterminato (n. 1.009 su 1.404 aventi diritto).
A votare, infatti, sono docenti e ricercatori, il cui voto vale uno, oltre a personale tecnico-amministrativo e rappresentanti degli studenti, il cui voto è però "pesato", in modo da rispettare il rapporto del 15% tra l'elettorato attivo loro spettante e l'elettorato attivo del corpo docente. Il peso del voto individuale è determinato dal numero dei docenti aventi diritto all'elettorato attivo moltiplicato per 0,15 e diviso per il numero degli studenti e dottorandi aventi diritto all'elettorato attivo.
Fuori dai giochi rimane Angelo Vacca, direttore U.O.C. di Medicina Interna Universitaria "G. Baccelli", che totalizza solo 455,80 voti ponderati; troppo pochi per andare al quarto e decisivo turno. Bronzini, professore titolare della cattedra di Letteratura Inglese per il corso di laurea in Lettere dell'Università degli Studi di Bari, ha totalizzato 575,03 voti ponderati piazzandosi in testa. Per Bellotti, professore ordinario in Fisica Applicata presso il dipartimento interateneo di Fisica "M. Merlin" di cui è direttore, i voti ponderati sono stati 493,80.
Ha votato l'80,14% degli aventi diritto (2.494 su 3.112) così suddivisi: 88,80 % professori di ruolo e ricercatori (1.237 su 1.393 aventi diritto); 78,73 % rappresentanti degli studenti e dei dottorandi nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione e nei Consigli di aipartimento (248 su 315 aventi diritto); 71,87 % Personale tecnico amministrativo ed esperti linguistici e dirigente - con rapporto di lavoro a tempo indeterminato (n. 1.009 su 1.404 aventi diritto).
A votare, infatti, sono docenti e ricercatori, il cui voto vale uno, oltre a personale tecnico-amministrativo e rappresentanti degli studenti, il cui voto è però "pesato", in modo da rispettare il rapporto del 15% tra l'elettorato attivo loro spettante e l'elettorato attivo del corpo docente. Il peso del voto individuale è determinato dal numero dei docenti aventi diritto all'elettorato attivo moltiplicato per 0,15 e diviso per il numero degli studenti e dottorandi aventi diritto all'elettorato attivo.