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Cronaca
Scoperta attività illecita di gestione rifiuti speciali a Ceglie del Campo
L'area è stata sottoposta a sequestro preventivo
Bari - giovedì 29 maggio 2025
9.26 Comunicato Stampa
È stata scoperta dalla Polizia Locale di Bari una vera e propria attività illecita di gestione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi nell'area periurbana di Ceglie del Campo, verso i confini con il Comune di Valenzano.
Gli agenti hanno monitorato per giorni alcune strade vicinali dove erano stati rinvenuti rifiuti smaltiti illecitamente da ignoti. Tracce ed appostamenti hanno permesso di individuare una vasta area recintata con accessi veicolari, per oltre mille metri quadri di estensione, ove si svolgevano attività di deposito, cernita, lavorazione dei rifiuti, stoccaggio e deposito incontrollato sui vari siti interni del fondo.
Sull'area rinvenuti rifiuti speciali pericolosi costituiti da apparecchiature fuori uso contenenti gas pericolosi (HCFC EER 160211*), batterie al piombo, bombole di acetilene, carcasse di frigoriferi, condizionatori e congelatori, imballaggi metallici contenenti sostanze pericolose, scarti di rame, ferro e acciaio, condensatori e trasformatori disassemblati; parte del materiale già selezionato e suddiviso in ceste non omologate, prive di coperchi e depositate su suolo non pavimentato, né impermeabilizzato. Nell'area è stata rinvenuta una macchina operatrice "ragno", utilizzata per movimentare i rifiuti, una carcassa di un'altra macchina operatrice, tettoie metalliche sotto le quali avvenivano le attività di cernita dei componenti delle apparecchiature, due autocarri Fiat risultati di proprietà di due ditte di Modugno, probabilmente in uso per la movimentazione e il trasporto dei rifiuti.
L'attività di gestione di rifiuti è risultata completamente abusiva, priva di registri di carico/scarico e autorizzazioni amministrative; il deposito preliminare veniva svolto in maniera incontrollata senza alcun rispetto delle norme tecniche previste dalle Leggi, con diverse aree interne al fondo destinate finanche a discariche incontrollate. L'area risultata di proprietà di un cinquantenne, con i mezzi e le attrezzature rinvenute, e i rifiuti catalogati, è stata sottoposta a sequestro preventivo, una persona al momento segnalata all'autorità giudiziaria per una serie di reati ambientali al vaglio dell'autorità giudiziaria e del magistrato. In corso ulteriori accertamenti per la verifica dell'area e delle strutture e infrastrutture interne sotto il profilo della regolarità urbanistico edilizia.
"La lotta al degrado ambientale passa attraverso la ricostruzione della filiera della produzione e gestione illecita dei rifiuti; il danno ambientale conseguente è l'inquinamento e lo smaltimento successivo illecito dei residui della gestione; questo è un aspetto fondamentale per la lotta al contrasto dell'abbandono indiscriminato dei rifiuti, sul quale continua è l'azione anche della Polizia Locale di Bari".
Gli agenti hanno monitorato per giorni alcune strade vicinali dove erano stati rinvenuti rifiuti smaltiti illecitamente da ignoti. Tracce ed appostamenti hanno permesso di individuare una vasta area recintata con accessi veicolari, per oltre mille metri quadri di estensione, ove si svolgevano attività di deposito, cernita, lavorazione dei rifiuti, stoccaggio e deposito incontrollato sui vari siti interni del fondo.
Sull'area rinvenuti rifiuti speciali pericolosi costituiti da apparecchiature fuori uso contenenti gas pericolosi (HCFC EER 160211*), batterie al piombo, bombole di acetilene, carcasse di frigoriferi, condizionatori e congelatori, imballaggi metallici contenenti sostanze pericolose, scarti di rame, ferro e acciaio, condensatori e trasformatori disassemblati; parte del materiale già selezionato e suddiviso in ceste non omologate, prive di coperchi e depositate su suolo non pavimentato, né impermeabilizzato. Nell'area è stata rinvenuta una macchina operatrice "ragno", utilizzata per movimentare i rifiuti, una carcassa di un'altra macchina operatrice, tettoie metalliche sotto le quali avvenivano le attività di cernita dei componenti delle apparecchiature, due autocarri Fiat risultati di proprietà di due ditte di Modugno, probabilmente in uso per la movimentazione e il trasporto dei rifiuti.
L'attività di gestione di rifiuti è risultata completamente abusiva, priva di registri di carico/scarico e autorizzazioni amministrative; il deposito preliminare veniva svolto in maniera incontrollata senza alcun rispetto delle norme tecniche previste dalle Leggi, con diverse aree interne al fondo destinate finanche a discariche incontrollate. L'area risultata di proprietà di un cinquantenne, con i mezzi e le attrezzature rinvenute, e i rifiuti catalogati, è stata sottoposta a sequestro preventivo, una persona al momento segnalata all'autorità giudiziaria per una serie di reati ambientali al vaglio dell'autorità giudiziaria e del magistrato. In corso ulteriori accertamenti per la verifica dell'area e delle strutture e infrastrutture interne sotto il profilo della regolarità urbanistico edilizia.
"La lotta al degrado ambientale passa attraverso la ricostruzione della filiera della produzione e gestione illecita dei rifiuti; il danno ambientale conseguente è l'inquinamento e lo smaltimento successivo illecito dei residui della gestione; questo è un aspetto fondamentale per la lotta al contrasto dell'abbandono indiscriminato dei rifiuti, sul quale continua è l'azione anche della Polizia Locale di Bari".