
Territorio
Scale mobili, ascensori e telecamere: apre il nuovo sottopassaggio di Bari centrale
L'opera è stata realizzata da Rfi, a luglio 2020 pronta la palazzina Capruzzi. Decaro: «In tre anni il terminal bus»
Bari - venerdì 11 ottobre 2019
14.20
Un collegamento diretto fra l'estramurale Capruzzi, i binari della stazione di Bari centrale e il capolinea nel capoluogo di Ferrotramviaria-Bari nord. Da oggi è ufficialmente aperte il nuovo sottopassaggio "giallo" della stazione di Bari centrale: sono sei gli ascensori (in corrispondenza degli accessi ai binari), quattro le scale mobili (al binario 1 e dal lato della nuova palazzina Capruzzi), più monitor segnaletici per l'orario dei treni e impianti di videosorveglianza e illuminazione led che consentiranno il transito nella galleria pedonale h24. Nel sottopassaggio, rinnovato a cura di Rfi-Grandi stazioni rail, sono previsti percorsi per utenti a ridotta capacità motoria e ipovedenti, oltre alle canaline per il trasporto delle bici.
«Un sottopassaggio che collega le due parti di Bari per tutta la giornata - spiega Silvio Gizzi, amministratore delegato di Rfi Grandi stazioni rail. L'opera è stata allungata di 60 metri per collegarla con i binari di Ferrotramviaria e, di conseguenza, con le Ferrovie appulo-lucane. Su via Capruzzi il sottopassaggio si collegherà con il fabbricato in costruzione e connetterà Bari centrale con le Ferrovie sud-est. Si realizza un hub intermodale che renderà fruibili tutte le possibilità di spostamento regionale e nazionale; una fruizione più veloce e gradevole». Intanto proseguono i lavori nella nuova palazzina di via Capruzzi: secondo le stime di Gizzi e del gruppo Grandi stazioni, l'opera è stata attualmente completata al 60 percento, e il termine dei lavori è fissato a luglio 2020. La struttura si svilupperà su tre piani, più uno interrato, sul fronte stradale per 140 metri, e ospiterà una biglietteria, una sala d'aspetto, locali commerciali e uffici di Ferrovie dello Stato. L'intera opera sarà realizzata con un investimento complessivo di 12 milioni, finanziati al 90 percento dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
A novembre, invece, prenderanno il via i lavori per i sottopassaggi verde e rosso (quest'ultimo servito anch'esso da ascensori), mentre dall'anno prossimo si procederà alla costruzione della nuova stazione dei bus. L'intervento richiederà tre anni di lavori, per la realizzazione di 30 stalli bus e pensilline per viaggiatori in attesa. I dettagli li spiega Antonio Decaro, sindaco di Bari: «La stazione rappresenta il biglietto da visita e l'anima di una città, crocevia di partenze e arrivi. Oggi con questo sottopasso realizziamo un collegamento moderno ed efficace fra le due parti della città. Questo sottopasso accoglierà tanti pendolari, studenti e turisti, permettendo un collegamento fra le stazioni ferroviarie di tutti i gestori che arrivano a Bari. Grandi stazioni ha rispettato gli impegni; subito dopo l'inaugurazione iniziano i lavori degli altri due sottopassi. A inizio 2020 partiranno i lavori per la stazione terminal bus extraurbani all'interno dell'ex squadra rialzo, in modo da eliminare lo scempio attuale su via Capruzzi, dove ci sono marciapiedi stretti dove i viaggiatori devono passare con i bagagli in mano. Siamo una città europea, importante per il Mediterraneo e non possiamo più permetterci certe cose: fra tre anni avremo un terminal bus confortevole per chi si muove su gomma».
Soddisfatto il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, che da sindaco di Bari aveva visto nascere il progetto: «Continua il lavoro - dice Emiliano. Ho inaugurato la stazione di Ferrotramviaria, ma ricordo anche i momenti duri come l'incidente del 12 luglio. Stiamo cercando di migliorare la qualità del viaggio e la sicurezza, per consentire a Bari di servire tutta la Puglia. Con qualunque mezzo si arrivi a Bari, adesso si può prendere la linea nazionale verso sud e verso nord. Queste infrastrutture aiutano tutta la regione; con Rfi stiamo liberando anche i cittadini di Japigia dai binari, grazie alla realizzazione del "collo d'oca"».
L'assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini conclude: «Questi sono i primi effetti di un'attività mirata a creare un sistema integrato che collega le varie ferrovie che insistono nella stazione di Bari. La Regione è impegnata nella realizzazione di un sistema di trasporti moderno; a ruota seguiranno gli altri due sottopassi e obiettivi come biglietto unico e tariffa integrata. Il prossimo passo è il binario quinto ovest a Bari, per consentire l'accesso dei treni da nord. Altro obiettivo è il rinnovo del parco mezzi, sia su ferro che su gomma; entro il 2024 Trenitalia sostituirà i 46 treni in servizio e stiamo trattando per l'acquisto di cinque treni "Rock" a due piani».
«Un sottopassaggio che collega le due parti di Bari per tutta la giornata - spiega Silvio Gizzi, amministratore delegato di Rfi Grandi stazioni rail. L'opera è stata allungata di 60 metri per collegarla con i binari di Ferrotramviaria e, di conseguenza, con le Ferrovie appulo-lucane. Su via Capruzzi il sottopassaggio si collegherà con il fabbricato in costruzione e connetterà Bari centrale con le Ferrovie sud-est. Si realizza un hub intermodale che renderà fruibili tutte le possibilità di spostamento regionale e nazionale; una fruizione più veloce e gradevole». Intanto proseguono i lavori nella nuova palazzina di via Capruzzi: secondo le stime di Gizzi e del gruppo Grandi stazioni, l'opera è stata attualmente completata al 60 percento, e il termine dei lavori è fissato a luglio 2020. La struttura si svilupperà su tre piani, più uno interrato, sul fronte stradale per 140 metri, e ospiterà una biglietteria, una sala d'aspetto, locali commerciali e uffici di Ferrovie dello Stato. L'intera opera sarà realizzata con un investimento complessivo di 12 milioni, finanziati al 90 percento dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
A novembre, invece, prenderanno il via i lavori per i sottopassaggi verde e rosso (quest'ultimo servito anch'esso da ascensori), mentre dall'anno prossimo si procederà alla costruzione della nuova stazione dei bus. L'intervento richiederà tre anni di lavori, per la realizzazione di 30 stalli bus e pensilline per viaggiatori in attesa. I dettagli li spiega Antonio Decaro, sindaco di Bari: «La stazione rappresenta il biglietto da visita e l'anima di una città, crocevia di partenze e arrivi. Oggi con questo sottopasso realizziamo un collegamento moderno ed efficace fra le due parti della città. Questo sottopasso accoglierà tanti pendolari, studenti e turisti, permettendo un collegamento fra le stazioni ferroviarie di tutti i gestori che arrivano a Bari. Grandi stazioni ha rispettato gli impegni; subito dopo l'inaugurazione iniziano i lavori degli altri due sottopassi. A inizio 2020 partiranno i lavori per la stazione terminal bus extraurbani all'interno dell'ex squadra rialzo, in modo da eliminare lo scempio attuale su via Capruzzi, dove ci sono marciapiedi stretti dove i viaggiatori devono passare con i bagagli in mano. Siamo una città europea, importante per il Mediterraneo e non possiamo più permetterci certe cose: fra tre anni avremo un terminal bus confortevole per chi si muove su gomma».
Soddisfatto il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, che da sindaco di Bari aveva visto nascere il progetto: «Continua il lavoro - dice Emiliano. Ho inaugurato la stazione di Ferrotramviaria, ma ricordo anche i momenti duri come l'incidente del 12 luglio. Stiamo cercando di migliorare la qualità del viaggio e la sicurezza, per consentire a Bari di servire tutta la Puglia. Con qualunque mezzo si arrivi a Bari, adesso si può prendere la linea nazionale verso sud e verso nord. Queste infrastrutture aiutano tutta la regione; con Rfi stiamo liberando anche i cittadini di Japigia dai binari, grazie alla realizzazione del "collo d'oca"».
L'assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini conclude: «Questi sono i primi effetti di un'attività mirata a creare un sistema integrato che collega le varie ferrovie che insistono nella stazione di Bari. La Regione è impegnata nella realizzazione di un sistema di trasporti moderno; a ruota seguiranno gli altri due sottopassi e obiettivi come biglietto unico e tariffa integrata. Il prossimo passo è il binario quinto ovest a Bari, per consentire l'accesso dei treni da nord. Altro obiettivo è il rinnovo del parco mezzi, sia su ferro che su gomma; entro il 2024 Trenitalia sostituirà i 46 treni in servizio e stiamo trattando per l'acquisto di cinque treni "Rock" a due piani».