
Attualità
Mala movida, furti e atti vandalici. I timori dei commercianti a Bari
Stando ad un report di Confcommercio almeno uno su tre teme per la propria attività
Bari - giovedì 15 maggio 2025
18.12
Il 28,6% delle imprese del terziario di mercato in Puglia percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2024 (a livello nazionale siamo al 30%), percentuale che nelle grandi città come Bari arriva al 33%. Furti (29,0%), rapine (28,4%), atti di vandalismo e spaccate (27,6%) sono i fenomeni criminali percepiti in maggior aumento.
Nello specifico, il 29,3% degli imprenditori teme fenomeni criminali come furti, rapine, atti vandalici, aggressioni, etc. Mentre i furti sono il crimine che preoccupa di più in termini di sicurezza personale, dei propri collaboratori, e della propria impresa (32,5%). Inoltre, il 15,8% delle imprese in Puglia (e il 20,5% nei grandi centri come Bari) dichiara di aver riscontrato episodi criminali legati alla presenza delle baby gang nella zona di operatività dell'impresa e di questi il 48% è preoccupato per la propria attività. Il 27% degli imprenditori teme il fenomeno della mala movida, soprattutto per quanto riguarda l'aumento di rifiuti e il degrado urbano (59,5%) e per atti di vandalismo e danneggiamenti alle strutture (37,9%).
Il 21,2% degli imprenditori dichiara di essere «molto preoccupato» per il rischio di racket e usura. Valore inferiore rispetto al dato nazionale pari al 25,8%. Di fronte a questi fenomeni, il 59,8% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe sporgere denuncia (dati inferiori a quello nazionale pari al 63,1%). Negli ultimi anni, l'84,6% delle imprese pugliesi ha investito in misure per la sicurezza (videosorveglianza, sistemi di allarme, vigilanza non armata, vigilanza armata, formazione del personale). Tale percentuale sale all'85,2% in città come Bari.
Sono i dati presentati ieri mattina da Confcommercio Bari-Bat in prefettura nell'ambito dell'evento "Legalità ci piace". «Stiamo cercando di comprendere cosa fare per risolvere queste problematiche - spiega il presidente Vito D'Ingeo - che è quella di portare avanti uno stretto incontro con i carabinieri, con il prefetto, con il Questore». E sulla movida lancia l'ipotesi Fiera del Levante: «Con il presidente Frulli stiamo pensando ad eventi all'interno del quartiere fieristico, che di sera si svuota. Potrebbe essere una soluzione per decongestionare aree come l'Umbertino ad oggi spesso sovraccariche di persone durante le serate».
Durante l'evento c'è stato anche l'incontro con il prefetto Francesco Russo, al quale sono stati illustrati i dati. «Il dialogo con le associazioni di categoria e la loro disponibilità è molto importante - ha sottolineato Russo -. Siamo molto attenti al mondo del commercio e alla vita della città, e posso assicurare che sono in atto controlli e verifiche su diversi fenomeni».
Nello specifico, il 29,3% degli imprenditori teme fenomeni criminali come furti, rapine, atti vandalici, aggressioni, etc. Mentre i furti sono il crimine che preoccupa di più in termini di sicurezza personale, dei propri collaboratori, e della propria impresa (32,5%). Inoltre, il 15,8% delle imprese in Puglia (e il 20,5% nei grandi centri come Bari) dichiara di aver riscontrato episodi criminali legati alla presenza delle baby gang nella zona di operatività dell'impresa e di questi il 48% è preoccupato per la propria attività. Il 27% degli imprenditori teme il fenomeno della mala movida, soprattutto per quanto riguarda l'aumento di rifiuti e il degrado urbano (59,5%) e per atti di vandalismo e danneggiamenti alle strutture (37,9%).
Il 21,2% degli imprenditori dichiara di essere «molto preoccupato» per il rischio di racket e usura. Valore inferiore rispetto al dato nazionale pari al 25,8%. Di fronte a questi fenomeni, il 59,8% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe sporgere denuncia (dati inferiori a quello nazionale pari al 63,1%). Negli ultimi anni, l'84,6% delle imprese pugliesi ha investito in misure per la sicurezza (videosorveglianza, sistemi di allarme, vigilanza non armata, vigilanza armata, formazione del personale). Tale percentuale sale all'85,2% in città come Bari.
Sono i dati presentati ieri mattina da Confcommercio Bari-Bat in prefettura nell'ambito dell'evento "Legalità ci piace". «Stiamo cercando di comprendere cosa fare per risolvere queste problematiche - spiega il presidente Vito D'Ingeo - che è quella di portare avanti uno stretto incontro con i carabinieri, con il prefetto, con il Questore». E sulla movida lancia l'ipotesi Fiera del Levante: «Con il presidente Frulli stiamo pensando ad eventi all'interno del quartiere fieristico, che di sera si svuota. Potrebbe essere una soluzione per decongestionare aree come l'Umbertino ad oggi spesso sovraccariche di persone durante le serate».
Durante l'evento c'è stato anche l'incontro con il prefetto Francesco Russo, al quale sono stati illustrati i dati. «Il dialogo con le associazioni di categoria e la loro disponibilità è molto importante - ha sottolineato Russo -. Siamo molto attenti al mondo del commercio e alla vita della città, e posso assicurare che sono in atto controlli e verifiche su diversi fenomeni».