
Scuola e Lavoro
Crisi lavoratori Ex Om Carrelli, la lettera di una moglie a Emiliano
Intanto le rappresentanze sindacali hanno richiesto un urgente incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico
Bari - lunedì 11 dicembre 2017
Mentre continua la protesta dei lavoratori della ex Om Carrelli, ed insieme ai sindacati chiedono un incontro urgente al Mise (Ministero per lo Sviluppo Economico) per comprendere cosa sia possibile fare, il Natale è sempre più vicino. E lo sconforto delle 191 famiglie rimaste in sospeso diventa sempre più palpabile. E nella lettera della moglie di uno di loro, scritta al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si può leggere in poche parole tutta l'amarezza che attanaglia queste famiglie. C'è incertezza per il futuro, paura di non poter andare avanti e timore di aver deluso i propri cari.
«Presidente è l'ennesima volta che le scrivo – così esordisce la lettera – so che anche questa volta non risponderà, ma come sa noi l'anno scorso in questo stesso periodo eravamo felici. Conservo ancora la foto di mio marito con gli occhi lucidi, panettone in una mano e nell'altro il contratto di assunzione della Tua Autoworks (ex Om). Oggi lo rivedo con gli occhi lucidi, ma pieni di tristezza. Continua a ripeterci che è deluso e rammaricato, perché non riesce a darci una stabilità economica, a me e mia figlia. Per quanto possa incoraggiarlo nel non abbattersi lui si chiude in silenzi. Come me altre 190 famiglie».
«Provi un attimo – conclude – a mettersi nei panni di questi, prima come uomini, e poi come lavoratori, Lei come si sentirebbe? Adesso vogliamo che qualcuno, o meglio LEI, prenda in mano questa situazione e trovi una soluzione. Troppi anni, troppe prese in giro, poca attenzione da parte della Task Force. Confidiamo in lei».
«Presidente è l'ennesima volta che le scrivo – così esordisce la lettera – so che anche questa volta non risponderà, ma come sa noi l'anno scorso in questo stesso periodo eravamo felici. Conservo ancora la foto di mio marito con gli occhi lucidi, panettone in una mano e nell'altro il contratto di assunzione della Tua Autoworks (ex Om). Oggi lo rivedo con gli occhi lucidi, ma pieni di tristezza. Continua a ripeterci che è deluso e rammaricato, perché non riesce a darci una stabilità economica, a me e mia figlia. Per quanto possa incoraggiarlo nel non abbattersi lui si chiude in silenzi. Come me altre 190 famiglie».
«Provi un attimo – conclude – a mettersi nei panni di questi, prima come uomini, e poi come lavoratori, Lei come si sentirebbe? Adesso vogliamo che qualcuno, o meglio LEI, prenda in mano questa situazione e trovi una soluzione. Troppi anni, troppe prese in giro, poca attenzione da parte della Task Force. Confidiamo in lei».