A Bari la notte dei Dire Straits Legacy, due ore e mezza di grande musica

«Speriamo che vada come nel 2014», avevano detto alla vigilia del concerto. Se possibile è andata anche meglio. Ieri sera un vero e proprio tripudio al Teatro Team di Bari, vicinissimo al sold-out, per la grande notte dei Dire Straits Legacy, tornati nel nostro capoluogo dopo 4 anni con il loro "European Tour 2018". Due ore e mezza all'insegna della musica leggendaria dei Dire Straits, che i Legacy hanno saputo far rivivere anche senza la presenza carismatica del geniale Mark Knopfler, trascinati alla chitarra da Phil Palmer e alle tastiere da Alan Clark (membro fondatore dei DS "original"), con il carisma e lo stile dell'italiano Marco Caviglia alla voce e alla chitarra.

La band sale puntuale sul palco poco dopo le 21, e inizia fin da subito a regalare forti emozioni: l'intro è lento e avvolgente, grazie alle atmosfere acustiche di Private Investigations. Dal secondo brano, però, via alla carica blues-rock che ha reso grandi i Dire Straits fra gli anni '70 e gli anni '90. Con l'arcinota Walk of Life emerge tutta la grande virtù solista di Phil Palmer, con i poderosi interventi del sax tenore e del sax soprano in Setting Me Up. Anche Caviglia dimostra di sapersela cavare egregiamente nelle vesti di solista, con uno stile profondamente knopfleriano, rimarcato in Down to the Waterline e Tunnel of Love, due fra i grandi classici dei Dire Straits della prima ora.

Il battimani del pubblico scandisce il tempo prima che le atmosfere tornino giù con il bel momento acustico e profondamente romantico di Romeo & Juliet e i suoi tanti cambi di dinamica, fino al soave scambio di soli fra il sax tenore e la chitarra di Palmer. L'atmosfera si riscalda ed è finalmente tutto pronto per il tripudio durante l'esecuzione della famosissima Sultans of Swing, con la staffetta nel ruolo di solista fra Caviglia e Palmer. Il crescendo finale con l'arpeggio dell'accordo minore fa da apripista per il mood "sambato" di Your Latest Trick, brano del 1985 targato Mark Knopfler.

Arriva così il momento di un paio di tributi ad altri giganti del rock 'n' roll: per la cover degli Yes Owner of a Lonely Heart alla voce si presenta il bassista Trevor Horn, veterano del pop-rock e produttore di innumerevoli brani di successo (Video Killed the Radio Star, fra gli altri). Nella line-up fa la parte del leone la batteria di Steve Ferrone, ex Heartbreakers, la storica band dell'indimenticato Tom Petty (scomparso nel 2017), a cui i DSL dedicano la bellissima cover di Learning to Fly.

C'è spazio anche per 3 Chord Trick, la title track dell'album pubblicato dai Legacy lo scorso anno per il loro esordio discografico con pezzi autografi e inediti. Un brano in cui spiccano la virtuosa chitarra acustica di Palmer, le tessiture delle tastiere di Clark e il grande gusto di Caviglia, che richiama Knopfler sia nella voce che nello stile chitarristico, senza mai sfociare nella piatta e pallida imitazione.

I groove di basso e batteria e la leggiadria delle dita (sia della mano destra che della sinistra, visto che suona senza plettro) di Palmer sulla sua Stratocaster suonano la carica per The Bug. La dinamica dello show torna giù con On Every Street, title track dell'ultimo album e dell'ultimo tour dei Dire Straits targati Mark Knopfler, con ancora il sax (stavolta soprano) a recitare la parte del protagonista svettando sulle armonie di piano, tastiera e sui delicati interventi della chitarra solista, anche dopo l'ingresso prepotente della batteria per il crescendo finale. La prima parte dello show si conclude con i su e giù di Telegraph Road, fra i momenti più alti dell'intera esibizione.

La band torna in scena richiamata a gran voce dal pubblico, che per il bis abbandona la comodità delle poltrone e si riversa sotto il palco. Tutti in piedi nel teatro tenda per l'esecuzione di Brothers in Arms, corredata dallo scintillio dei telefoni cellulari pronti a girare i video-ricordo e dalla meritata standing ovation del pubblico. È il momento quindi del tripudio con Money for Nothing, introdotta dallo scambio di soli fra la batteria e le percussioni a scandire il ritmo per il sing along del Teatro Team.

Ci si avvia così verso la fine del concerto: i riff di basso, chitarra e synth introducono l'attesa So Far Away, che fa registrare un vero e proprio tripudio sul momento corale. A chiudere una serata indimenticabile la bellissima blues-rock ballad Portobello Belle.

L'esibizione si conclude verso le 23:30: dopo due ore e mezza di grande musica, Bari si riscopre città innamorata del rock.

Line Up:
ALAN CLARK (TASTIERE), PHIL PALMER (CHITARRE), DANNY CUMMINGS (PERCUSSIONI), TREVOR HORN (BASSO), STEVE FERRONE (BATTERIA), MARCO CAVIGLIA (VOCE E CHITARRA), PRIMIANO DIBIASE (TASTIERE)

Setlist completa:

PRIVATE INVESTIGATIONS - WALK OK LIFE - SETTING ME UP - DOWN TO THE WATERLINE - TUNNEL OF LOVE - ROMEO & JULIET - SULTANS OF SWING - YOUR LATEST TRICK - OWNER OF A LONLEY HEART - LEARNING TO FLY - 3 CHORD TRICK - THE BUG - ON EVERY STREET - TELEGRAPH ROAD

BROTHERS IN ARMS - MONEY FOR NOTHING - SO FAR AWAY - PORTOBELLO BELLE