Cantiere del Teatro Piccinni
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Vita di città

Teatro Piccinni, riparte il cantiere dopo 537 giorni di stop

Finalmente operai al lavoro per restituire la struttura ai baresi, tra 400 giorni la fine del primo stralcio

Ripartono oggi i lavori del cantiere del teatro Piccinni. Dopo 537 di stop dovuto ad una serie di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, finalmente il cantiere può riprendere le attività. Ci vorranno 400 giorni per ultimare il primo stralcio, comprendente la sistemazione del palco, della platea e di 3 palchi che saranno destinati ai disabili. Un ulteriore anno per rendere fruibile tutto il teatro. Da programma alla fine del prossimo anno il teatro Piccinni dovrebbe diventare di nuovo funzionante, e la possibile riapertura potrebbe esserci proprio verso la fine del 2018.

«Abbiamo aggiudicato questa gara il 26 maggio dello scorso anno – sottolinea durante il sopralluogo il sindaco, Antonio Decaro – c'è stato un contenzioso al Tar e al consiglio di Stato che ha confermato l'azienda che aveva vinto la gara, per cui abbiamo perso 537 giorni. Se si tiene conto che i lavori durano 400 giorni per questo lotto, 137 giorni fa avremmo potuto inaugurare la parte centrale del teatro, organizzare delle rappresentazioni teatrali utilizzando metà dei posti a sedere e il palco, purtroppo così non è stato. Se non ci sarà una modifica normativa continueremo a perdere tempo prezioso per colpa dei contenziosi. Oggi parliamo di una struttura teatrale importante, ma potremmo rischiare di bloccare lavori legati anche alla salute dei cittadini, come è successo per la bonifica della Fibronit. Modificare tale legge sarebbe un vantaggio per i cittadini, non per le amministrazioni comunali».

«Molte volte il problema non è delle amministrazioni comunali – spiega Decaro – o delle aziende che ritardano, ma è proprio un problema di contenzioso. E secondo me (e lo dico a nome dei sindaci) questo problema va risolto. Se viene fatto ricorso è comunque necessario che i lavori procedano, se poi chi ha fatto il ricorso lo vince magari si provvederà a dare a chi ha vinto il ricorso un ristoro di una parte degli utili. Sarebbe il caso di introdurre una norma che penalizza chi eccede nei ricorsi, in quanto spesso ci sono aziende che fanno ricorso solo per bloccare i lavori, anche se non so se è questo il caso».

«In questo caso siamo rimasti fermi per 537 giorni – ribadisce il sindaco - se invece si fosse potuto lavorare, da 137 giorni saremmo a teatro, almeno per quel che riguarda la parte dei lavori relativi alla platea e a 3 palchi, che potevano essere utilizzati. Questo lavoro inizia fisicamente oggi. Sono stati stanziati per questo primo stralcio 5 milioni e 400 mila euro, di cui oltre 3 milioni di lavori e il resto di spese accessorie. Per completare effettivamente i lavori sono necessari altri 2 milioni e mezzo che abbiamo chiesto alla Regione, ma andranno in continuità in quanto abbiamo fatto una gara in modo tale che chi l'ha vinta si occuperà anche degli ulteriori lavori».

«L'anno prossimo sarà possibile usare il teatro anche se parzialmente – conclude – per il completamente ci vorrà ancora un altro anno, ma sono fiducioso che l'anno prossimo riusciremo a riaprirlo alla città. I lavori finiranno per dicembre 2018, magari riusciremo a fare Natale o il primo dell'anno al Piccinni».

«I lavori permetteranno di completare la platea con i suoi 290 posti a sedere – aggiunge l'assessore Giuseppe Galasso – completeremo anche 3 palchi del primo ordine riservati ai diversamente abili, ciascuno di 5 posti, per un totale di 305 posti, sui 775 che è la capienza complessiva del teatro. Ovviamente verrà completato anche il palcoscenico con l'intera torre scenica, la parte relativa ai camerini e all'impiantistica e tutti i servizi a disposizione sia dei camerini che della platea, oltre ai collegamenti, per cui corridoi, distribuzione verticale con gli ascensori, uscite di sicurezza, ecc…Tutto questo in 400 giorni a partire da oggi».
19 fotoSopralluogo al cantiere del Teatro Piccinni
  • Antonio Decaro
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