
Cronaca
Spaccio di droga, quattro arresti. Scoperti due laboratori domestici
Blitz della Polizia di Stato fra i quartieri Libertà e Ceglie del Campo: sequestrati cocaina, hashish e marijuana
Bari - martedì 21 ottobre 2025
12.46
Più di 370 grammi di cocaina, 23 di eroina, oltre 1,5 chilogrammi di hashish e oltre 2,8 di marijuana, più 9 piantine della stessa sostanza. È il bilancio di un'attività antidroga condotta dalla Polizia di Stato che ha coinvolto principalmente i quartieri Libertà e Ceglie del Campo, due delle principali piazze di smercio della droga.
Nell'ambito della stessa attività gli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile sono riusciti ad individuare due laboratori per la preparazione e il confezionamento delle dosi gestiti da soggetti con piccoli precedenti, manovalanza a basso costo delle organizzazioni che controllano grossi quantitativi di droga, poi arrestati con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A Bari il potere dei clan mafiosi si consolida tramite un controllo diretto dei gruppi di spaccio.
La geografia criminale della città rimane immutata, gli equilibri su cui si regge il potere delle associazioni mafiose restano solidi. In tutto ciò avanza il fenomeno del «fai da te». Le piantine sequestrate negli ultimi controlli testimoniano la tendenza ad una produzione a chilometro zero. Coltivare in casa vuol dire abbattere i costi e poi fare lievitare i guadagni. Piccole piantagioni trovano dimora nei poderi abbandonati e incolti, oppure sui terrazzini, nei giardini, nei box condominiali.
La coltivazione della droga leggera «made in Bari» sta lentamente prendendo piede. Si piantano semi principalmente per uso personale, ma sono in aumento le denunce e c'è chi finisce in carcere. Alberelli di canapa indiana spuntano come malerba. Proprio come le 9 piantine di marijuana ritrovate in uno dei laboratori.
Nell'ambito della stessa attività gli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile sono riusciti ad individuare due laboratori per la preparazione e il confezionamento delle dosi gestiti da soggetti con piccoli precedenti, manovalanza a basso costo delle organizzazioni che controllano grossi quantitativi di droga, poi arrestati con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A Bari il potere dei clan mafiosi si consolida tramite un controllo diretto dei gruppi di spaccio.
La geografia criminale della città rimane immutata, gli equilibri su cui si regge il potere delle associazioni mafiose restano solidi. In tutto ciò avanza il fenomeno del «fai da te». Le piantine sequestrate negli ultimi controlli testimoniano la tendenza ad una produzione a chilometro zero. Coltivare in casa vuol dire abbattere i costi e poi fare lievitare i guadagni. Piccole piantagioni trovano dimora nei poderi abbandonati e incolti, oppure sui terrazzini, nei giardini, nei box condominiali.
La coltivazione della droga leggera «made in Bari» sta lentamente prendendo piede. Si piantano semi principalmente per uso personale, ma sono in aumento le denunce e c'è chi finisce in carcere. Alberelli di canapa indiana spuntano come malerba. Proprio come le 9 piantine di marijuana ritrovate in uno dei laboratori.


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