Aula del tribunale
Aula del tribunale
Cronaca

Soffocò la figlia di 3 mesi, chiesto l'ergastolo per il padre 31enne

Il fatto nel 2016 ad Altamura. L'accusa è di omicidio volontario premeditato pluriaggravato

La Procura di Bari chiede l'ergastolo, con la misura dell'isolamento diurno, per Giuseppe Difonzo, 31enne di Altamura accusato di aver soffocato nel sonno la figlia di appena 3 mesi. Il fatto risale al 2016: l'uomo è accusato di omicidio volontario premeditato pluriaggravato e di due precedenti tentativi di omicidio. La piccola era nata nell'ottobre 2015, e prima della morte era stata ricoverata per 67 giorni in meno di tre mesi a causa di crisi respiratorie provocate, secondo l'accusa, sempre dal padre.

Al termine della requisitoria i pm Simona Filoni e Domenico Minardi hanno chiesto ai giudici della Corte di assise di inoltrare gli atti processuali alla Procura per «Valutare le condotte delle due assistenti sociali e della psicologa del consultorio familiare» di Altamura, i quali che avevano preso la bimba neonata. Le loro relazioni, emesse pochi giorni prima della morte della piccola, portarono infatti a escludere ipotesi di maltrattamenti convincendo i giudici minorili a revocare il provvedimento di affidamento in comunità già disposto per la piccola.

La ricostruzione dei Carabinieri porterebbe ed accusare Difonzo di aver soffocato la figlia Emanuela, di soli tre mesi, nel suo letto di ospedale nella notte fra il 12 e il 13 febbraio 2016. Difonzo, che era presente in aula, è detenuto per il delitto dal novembre 2016 ma all'epoca era già in carcere per violenza sessuale su una minorenne, una 14enne, per la quale è stato condannato con rito abbreviato alla pena di 3 anni di reclusione.

In nome della mamma di Emanuela, l'avvocato di parte civile ha chiesto un risarcimento danni con provvisionale di 500mila euro. Nella prossima udienza, fissata per il 22 febbraio, la parola passerà alla difesa, rappresentata dall'avvocato Antonello Contaldi. La sentenza è prevista per l'11 marzo.
  • Omicidio
  • Tribunale
Altri contenuti a tema
Omicidio Petrone, indagati alcuni complici dell'assassino Omicidio Petrone, indagati alcuni complici dell'assassino Il caso riaperto in seguito alla presentazione di una memoria sugli atti del processo consegnata nel 2017
Rissa in corso Italia a Bari, trovato morto un uomo. Indagini in corso Rissa in corso Italia a Bari, trovato morto un uomo. Indagini in corso Sul posto, nei pressi del sottovia Quintino Sella, sono intervenuti i carabinieri
Omicidio Ladisa a Bari, il cognato dice la sua: «La pistola era di Nicola» Omicidio Ladisa a Bari, il cognato dice la sua: «La pistola era di Nicola» Musciacchio, costituitosi ieri sera, avrebbe confessato e raccontato agli inquirenti la sua versione
Omicidio Ladisa al Libertà di Bari, fermato il cognato Omicidio Ladisa al Libertà di Bari, fermato il cognato L'uomo avrebbe confessato in questura, il delitto a causa di probabili dissapori economici
Sparatoria al Libertà, la vittima è Nicola Ladisa Sparatoria al Libertà, la vittima è Nicola Ladisa L'uomo è stato colpito da diversi colpi, indaga la squadra mobile
Ustionata con la soda caustica, una condanna e una assoluzione in appello. Il papà: «Questa non è giustizia» Ustionata con la soda caustica, una condanna e una assoluzione in appello. Il papà: «Questa non è giustizia» Anna Maria, oggi 15 anni, aveva nove anni quando accadde il fatto, in questi anni sottoposta a diversi interventi
Aggredito e poi colpito alle spalle mentre scappava, la morte di Di Giacomo resta avvolta nel mistero Aggredito e poi colpito alle spalle mentre scappava, la morte di Di Giacomo resta avvolta nel mistero I risultati dell'autopsia delineano il quadro di quanto accaduto. L'uomo non è morto sul colpo
Omicidio Di Giacomo a Bari, il giallo della lettera anonima Omicidio Di Giacomo a Bari, il giallo della lettera anonima Intanto emerge la possibilità che ci siano dei testimoni che avrebbero visto l'assassino fuggire
© 2001-2024 BariViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BariViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.