Scioglimento Rimbamband: la nostra intervista a Raffaello Tullo

Era stato lui a dare l'annuncio dello scioglimento della Rimbamband attraverso i canali social ed a lui abbiamo chiesto lumi.
Raffaello Tullo da Bitonto, frontman e fondatore del gruppo che ha sempre giocato con la musica, tra comicità pura, satira e teatro, lo abbiamo intercettato mentre era a Torino e lui ci ha aperto il suo cuore, raccontandoci cosa abbia portato alla decisione e cosa ci sarà nel suo futuro a breve termine. E ciò che pubblichiamo è il resoconto della nostra chiacchierata.

L'INTERVISTA
Raffaello grazie innanzitutto per averci concesso del tempo, poiché sappiamo che sei fuori dalla Puglia per tuoi impegni.
Partiamo da quel post social che ha freddato tantissimi fan: cosa è accaduto di così grave da portarvi a questa decisione?
«Beh, intanto grazie a voi per la disponibilità. Per rispondere alla vostra domanda dovrei farvi notare qualcosa che non tutti hanno notato. Negli ultimi tempi, i contenuti social della Rimbamband erano sostanzialmente assenti ed io ne ho sviluppato uno mio, che sta riscuotendo anche parecchio consenso in rete. Ecco, quello è un indizio importante per capire quanto si era in una crisi ormai permanente.
Crisi che, di fatto, è iniziata in me con la pandemia. In quel periodo abbiamo riscosso successo con video che sono diventati oserei dire...virali. Ma qualcosa in me andava rompendosi ed è come se in quel momento avessi compreso che il progetto avrebbe avuto difficoltà ad andare avanti. Ci contattavano agenzie internazionali, addirittura, ma iniziavo a sentire che ciò che facevamo non mi soddisfaceva più. Infatti, se ci riflettete, non abbiamo più scritto nuovi spettacoli, ma abbiamo portato in giro in questi anni sempre gli stessi».

Eppure ci sono stati sold out in tutta Italia in questi anni...
«Corretto. Infatti mai mi sarei aspettato che questa onda lunga, questa inerzia, durasse così tanto. Ma la mia personalissima linfa creativa, in quel contesto si era esaurita, l'ho capito col tempo, e la pianta stava appassendo. Oggi cerco qualcosa di differente e faccio qualcosa di diverso. Non è stato un passaggio indolore, credetemi. Ho fondato io la Rimbamband nel 2001 e poi nel 2006 abbiamo iniziato con la formazione giunta sino ad oggi. Ma da qualche tempo ci pensavo e posso dire di averla vissuta come una liberazione».

Ci sono stati screzi fra voi, litigi, problemi?
«Il problema era solo questo: volevo cercare di fare qualcosa di differente, di variare, di battere strade nuove. Non tutti erano d'accordo, ma non per questo non stimo chi ho avuto accanto in questi anni. A loro, a tutti loro, io auguro il meglio, col cuore, auguro di avere un futuro artistico roseo. Succede nella vita, così come nel mondo artistico, di doversi separare».

Cosa bolle in pentola oggi? Che progetti ha Raffaello Tullo a breve e medio termine?
«Sto portando avanti progetti con fior di professionisti, gente che conosce la grande ribalta. Con me c'è mia moglie, Martina Salvatore, con cui mi sono confrontato ed ho condiviso idee e obiettivi, oltre ad avere creato un canale social molto attivo su cui abbiamo migliaia di follower e ci divertiamo. Avvertivo il bisogno di nuove collaborazioni che sono puntualmente arrivate e sono in tour con tre mie spettacoli. In "Algoritmo Lui e Lai" sono in scena proprio con mia moglie, in una produzione emiliano romagnola di alto livello grazie ad Accademia Perduta Romagna Teatri. Sono in scena anche con "Contrattempi moderni" e con "Sconcerto", spettacolo in cui maldestramente dirigo un'orchestra. Ci sono 40 date già in cartellone in tutta Italia e di questo sono orgoglioso».

Quindi dobbiamo sul finale inevitabilmente chiederti se i tuoi fan pugliesi potranno vederti dalle nostre parti...
«Sì, certamente. Il tour mi porterà a Bitonto, Molfetta e Mola di Bari. Ma la chicca che posso annunciare sin d'ora è che sarò a teatro all'Abeliano di Bari a Natale: potrete venirmi a vedere il 25, 26, 27 e 28 dicembre. Io vi aspetto ed aspetto tutti i lettori e le lettrici di Viva Network».