Rapinatori con barbe finte
Rapinatori con barbe finte
Cronaca

Scacco matto ad una banda di rapinatori. Avevano pistole e barbe finte

Blitz dei Falchi in un seminterrato di San Girolamo: quattro arresti, in cella Felice Campanale. Le fasi dell’arresto sono diventate virali in rete

Forse pensavano di cogliere tutti di sorpresa. In realtà, la sorpresa questa volta è stata tutta per loro, quattro presunti rapinatori, che al rione San Girolamo di Bari sono stati arrestati. Già, perché proprio mentre la banda si stava apprestando a partire per un assalto, sulla scena sono arrivati i poliziotti della Squadra Mobile.

Gli investigatori del primo dirigente Filippo Portoghese ritengono di aver dato una svolta ad una indagine che «si inserisce in un'attività finalizzata a contrastare il fenomeno dei reati predatori». I Falchi, infatti, hanno arrestato Enrico Lopez, 60 anni, Felice Campanale, 37 anni, ed i fratelli Alessandro e Andrea Pisani, 38 e 34 anni, ritenuti responsabili di ricettazione, di porto abusivo di arma e detenzione abusiva di apparecchiature atte ad impedire o ad interrompere le conversazioni.

I quattro sarebbero i membri di un gruppo che degli assalti ai centri commerciali hanno fatto la loro ragione di vita. Fra tutti spicca la figura di Campanale, figlio di Leonardo e nipote di Giacomo: l'uomo, difeso dall'avvocato Nicola Lerario, è stato l'unico ad essere portato in carcere, al Rucci, perché trovato in possesso di una arma semiautomatica Beretta modello 84 calibro 9. Era da tempo, evidentemente, che i poliziotti cercavano di fermare questi ladri. Ma martedì è stato diverso.Sono finiti in trappola, quando il gruppo, monitorato dal personale della sezione Contrasto al Crimine Diffuso, è stato intercettato in un parcheggio condominiale di San Girolamo. Pensavano di essere al sicuro in quel box seminterrato. Invece, quando i malviventi hanno riconosciuto gli agenti in borghese, a bordo di un'Alfa Romeo Giulietta con le targhe contraffatte «hanno cercato di darsi alla fuga, salvo poi essere bloccati all'imbocco della rampa di accesso dagli altri operatori».

I quattro, perquisiti dagli agenti - le fasi degli arresti sono state immortalate da uno smartphone e sono diventate virali -, erano tutti travisati con barbe e baffi finti, cappellini da baseball e occhiali da sole, nonché collegati da ricetrasmittenti celate nei vestiti e dotate di auricolari. Non solo: Campanale aveva nascosta, «una pistola Beretta calibro 9 corto» risultata rubata nel 2000 a Gioia del Colle e «una arma giocattolo». La vettura è risultata rubata nel 2022 a Ginosa, nel tarantino.

All'interno è stato trovato un jammer con 16 antenne e un secchio colmo di chiodi a sei punte. Trascinati in Questura, sono stati dichiarati in arresto: Campanale è finito in carcere, mentre Lopez e i due fratelli Pisani (il primo assistito dall'avvocato Giuseppe Giulitto, gli altri due da Nicola Quaranta) sono finiti ai domiciliari.
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