Regionali: candidatura Magistà, Fabrizio Tatarella contrario

«Per senso di responsabilità verso il mio partito, Fratelli d'Italia, per carità di patria e per rispetto verso l'interessato che ha dato la sua legittima disponibilità a chi gli ha fatto la proposta, preferisco non dire nulla sulla possibilità che il direttore di Telenorba, Enzo Magistà, possa essere il candidato del centrodestra alle imminenti elezioni regionali. Non so chi abbia partorito questa iniziativa. Sono certo che Giorgia Meloni sarà in grado di fare la scelta giusta».

Lo ha detto Fabrizio Tatarella, vicepresidente della Fondazione Tatarella, una delle anime più attive interne al partito. Il suo sguardo critico va oltre: «Mi limito, però - ha rimarcato -, a notare che tra gli elettori di destra nessuno sarebbe disposto a votarlo. È un fatto e i fatti vanno valutati attentamente anche per una questione di rispetto della nostra gente.
Una sola preghiera ai "pittori della domenica", come Pinuccio definiva chi improvvisamente si atteggiava a dirigente politico. Dopo aver volutamente boicottato una manifestazione in ricordo di Tatarella, al quale tutti si richiamano, non usate il suo nome e la teoria di "oltre il Polo" per provare a spiegare questa operazione politica. Oltre il polo - attacca ancora Fabrizio Tatarella - era una cosa seria. Partiva da una destra inclusiva non esclusiva, da una destra che si allargava non che si chiudeva. Non aveva il terrore di riconoscere il merito e la qualità delle persone che pensavano e facevano politica».
Una presa di posizione netta, che significa una spaccatura effettiva nel centrodestra in vista delle consultazioni autunnali. Nel campo avverso, sembra sempre più prendere quota la candidatura di Antonio Decaro, ex sindaco di Bari.