Francesco Cupertino neo rettore Poliba
Francesco Cupertino neo rettore Poliba
Scuola e Lavoro

Politecnico di Bari, il neo rettore Cupertino: «Obiettivo far restare qui gli studenti»

Eletto lo scorso 2 luglio, prende il posto di Eugenio Di Sciascio: «Arricchire l'offerta formativa punto fondamentale per lo sviluppo»

Il Politecnico di Bari ha un nuovo rettore: è Francesco Cupertino, fasanese di nascita, 46 anni, docente di "Convertitori, macchine e azionamenti elettrici", afferente al dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazione. Lo scorso 2 luglio l'elezione con il 59% dei voti; entrerà in carica il prossimo 1 ottobre, subentrando a Eugenio Di Sciascio per il sessennio 2019-2025. Lo abbiamo intervistato per fare le carte a quel che sarà il Politecnico di Bari per i prossimi sei anni.

Che Politecnico trova all'indomani della sua elezione?

Eredito un PoliBa in buona salute. Il numero degli immatricolati è cresciuto costantemente negli ultimi anni ed è solo limitato dalle dimensioni del Politecnico, come previsto dalla legge. Abbiamo scalato le classifiche internazionali delle università, piazzandoci all'87mo posto fra gli atenei "giovani", con meno di cinquant'anni di vita. La situazione è molto positiva e per questo anche molto impegnativa: continuare a mantenere queste prestazioni è una bella sfida.

Obiettivi a breve e medio-lungo termine?

L'obiettivo a brevissimo termine è costituire una squadra di governo inclusiva, che comprenda tutte le aree culturali del Politecnico e che abbia equilibrio di genere, con donne e uomini che hanno voglia di mettersi a disposizione per il bene dell'ateneo. Poi bisognerà pensare all'offerta formativa: lauree magistrali e percorsi di specializzazione post lauream devono essere più adeguati alle aspettative degli studenti e di enti e industrie che sono intorno a noi. Spesso gli studenti iniziano il loro percorso a Bari e lo proseguono altrove, anche perché fuori c'è più varietà di offerta formativa. Dobbiamo cercare di migliorare in quella direzione.

Quali saranno i rapporti del suo PoliBa con Comune, Regione e altri enti locali?

Sono convinto che i risultati vengano da un sistema che funziona, e noi ne siamo solo un pezzetto. Regione Puglia e Comune di Bari sono interlocutori importanti per definire gli stessi obiettivi culturali del Politecnico. In questi anni è stato fatto molto, le amministrazioni hanno sempre dimostrato attenzione per le nostre attività, aiutandoci politicamente anche nei tavoli nazionali.

Invece con studenti e associazioni che rapporti avrà?

Sono stato appoggiato in modo particolare dagli studenti; una cosa che mi inorgoglisce e mi dà fiducia nel fatto di essere riuscito a toccare i tasti giusti della loro sensibilità. Dal diritto allo studio alla creazione di luoghi che rispondano alle loro aspettative: dobbiamo migliorare in quella direzione. Il Politecnico deve essere un luogo non solo di studio ma anche di vita e di socialità.

A ottobre prenderà il posto di Eugenio Di Sciascio, appena nominato vice-sindaco di Bari nella seconda giunta Decaro. Scelta giusta?

Abbiamo già il sindaco di Bari che è stato un nostro studente ed è molto vicino al PoliBa; avere anche il mio predecessore con un ruolo politico al Comune di Bari mi dà la tranquillità giusta per continuare a migliorare il rapporto con la città. Il Politecnico deve diventare ancora di più parte di Bari; abbiamo appena ospitato il Museo della Luna e per diversi giorni centinaia di famiglie si sono affacciate al PoliBa con i figli, qualcuno addirittura ci è entrato per la prima volta. Queste iniziative sono da migliorare e avere più interlocutori è sicuramente un'arma a nostro vantaggio.

Un rettore giovane in un contesto, come quello accademico, in cui l'età spesso è sinonimo di saggezza. Che effetto fa?

Il rinnovamento deve prendere piede: l'università moderna richiede capacità, competenza ma anche l'energia per provare a cambiare, per ragionare in modo diverso. C'è bisogno di ripensare le logiche di reclutamento e proporre un'offerta formativa che preceda le domande del mondo del lavoro. In Puglia a distanza di poche ore abbiamo ottenuto due rettori fra i più giovani d'Italia (l'altro è Pierpaolo Limone, neo eletto rettore dell'Università di Foggia, Ndr), e che questo segno arrivi da una regione del Sud Italia è secondo me particolarmente significativo.
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