
Attualità
Pediatrico Giovanni XXIII, botta e risposta Regione-Governo sui ritardi
Una nota dell'assessore Amati ha scatenato un dibattito, Gemmato: "Ritardi non dovuti a noi"
Bari - venerdì 20 giugno 2025
12.18
La questione dello scorporo dell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII dal Policlinico in vista della sua autonomia e trasformazione in Ircss sta infiammando questa già rovente estate barese.
Nella giornata di ieri una nota firmata dall'assessore regionale al Bilancio, Fabiano Amati, tra i fautori dello scorporo, ha innescato una serie di reazioni, da parte di esponenti del Governo e non solo. «Spero che in pochissimi giorni si possa ottenere l'autonomia dell'Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII, così come promesso dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, e dunque senza l'intermezzo del passaggio temporaneo nella ASL di Bari, come previsto dalla legge - ha sottolineato Amati -. Mi appello agli operatori sanitari del Giovanni XXIII a far sentire la loro voce, che poi è la voce di pazienti e famiglie, affinché la classe politica nazionale e regionale non si faccia suggestionare da ipotesi attendiste, camuffate da tecnicismi burocratici, messe in atto per ribaltare l'esito del voto in Consiglio regionale»
«Ma se questa soluzione non dovesse essere tecnicamente realizzabile in tempi fulminei – prosegue – è necessario dire, per quanto superfluo, che la volontà della Giunta e del Consiglio regionale è racchiusa in una legge, e va dunque garantito, non oltre l'avvio delle ferie estive, il transito nella ASL di Bari. Le burocrazie sanitarie devono sapere di essere onerati dall'obbligo di rispettare e far rispettare le leggi e che in materia di salute il rinvio a domani è già di per sé un imperdonabile ritardo».
Pronta la risposta proprio del sottosegretario Marcello Gemmato che ha respinto le velate accuse di Amati e attaccato la Regione Puglia, rea secondo lui di essere la colpevole dei ritardi fino ad oggi: «Nonostante i ripetuti incontri con i referenti regionali dell'amministrazione pugliese, promossi dal sottoscritto insieme ai tecnici del Ministero della Salute per definire un percorso condiviso volto a realizzare quanto prima lo scorporo dell'Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII dal Policlinico di Bari, la Regione Puglia continua a non rispettare gli impegni assunti. Durante l'ultimo incontro, tenutosi a fine marzo, la Regione Puglia si era impegnata a trasmettere al Ministero, entro i primi giorni di aprile, lo stralcio del Piano Operativo Regionale relativo esclusivamente all'operazione di scorporo, al fine di verificarne l'invarianza di spesa, tenuto conto che la Regione Puglia è sottoposta a piano di rientro. Ad oggi, però, nonostante ulteriori sollecitazioni rivolte anche al presidente Emiliano, nulla è stato trasmesso. Sono pervenute soltanto nuove richieste, peraltro su ambiti sui quali il Ministero della Salute non detiene competenza esclusiva». «Ricordo che l'operazione di scorporo è prevista dalla Legge di Bilancio regionale, e che ogni giorno, settimana o mese di ritardo, causato dall'inerzia della Regione, rappresenta un danno concreto e inaccettabile per i piccoli pazienti pugliesi», ha concluso il sottosegretario.
Intanto Galante del Movimento 5 Stelle ha chiesto un'audizione in merito in commissioni congiunte regionali I e III, per avere il quadro aggiornato della situazione. E, a Bari, il consigliere Antonio Ciaula ha presentato un ordine del giorno, sottoscritto anche dai consiglieri De Marzo e Viggiano di Fratelli d'Italia, da discutere nel prossimo Consiglio comunale con il quale chiede al sindaco di intraprendere interlocuzioni con gli enti preposti e sollecitare la procedura di scorporo.
Nella giornata di ieri una nota firmata dall'assessore regionale al Bilancio, Fabiano Amati, tra i fautori dello scorporo, ha innescato una serie di reazioni, da parte di esponenti del Governo e non solo. «Spero che in pochissimi giorni si possa ottenere l'autonomia dell'Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII, così come promesso dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, e dunque senza l'intermezzo del passaggio temporaneo nella ASL di Bari, come previsto dalla legge - ha sottolineato Amati -. Mi appello agli operatori sanitari del Giovanni XXIII a far sentire la loro voce, che poi è la voce di pazienti e famiglie, affinché la classe politica nazionale e regionale non si faccia suggestionare da ipotesi attendiste, camuffate da tecnicismi burocratici, messe in atto per ribaltare l'esito del voto in Consiglio regionale»
«Ma se questa soluzione non dovesse essere tecnicamente realizzabile in tempi fulminei – prosegue – è necessario dire, per quanto superfluo, che la volontà della Giunta e del Consiglio regionale è racchiusa in una legge, e va dunque garantito, non oltre l'avvio delle ferie estive, il transito nella ASL di Bari. Le burocrazie sanitarie devono sapere di essere onerati dall'obbligo di rispettare e far rispettare le leggi e che in materia di salute il rinvio a domani è già di per sé un imperdonabile ritardo».
Pronta la risposta proprio del sottosegretario Marcello Gemmato che ha respinto le velate accuse di Amati e attaccato la Regione Puglia, rea secondo lui di essere la colpevole dei ritardi fino ad oggi: «Nonostante i ripetuti incontri con i referenti regionali dell'amministrazione pugliese, promossi dal sottoscritto insieme ai tecnici del Ministero della Salute per definire un percorso condiviso volto a realizzare quanto prima lo scorporo dell'Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII dal Policlinico di Bari, la Regione Puglia continua a non rispettare gli impegni assunti. Durante l'ultimo incontro, tenutosi a fine marzo, la Regione Puglia si era impegnata a trasmettere al Ministero, entro i primi giorni di aprile, lo stralcio del Piano Operativo Regionale relativo esclusivamente all'operazione di scorporo, al fine di verificarne l'invarianza di spesa, tenuto conto che la Regione Puglia è sottoposta a piano di rientro. Ad oggi, però, nonostante ulteriori sollecitazioni rivolte anche al presidente Emiliano, nulla è stato trasmesso. Sono pervenute soltanto nuove richieste, peraltro su ambiti sui quali il Ministero della Salute non detiene competenza esclusiva». «Ricordo che l'operazione di scorporo è prevista dalla Legge di Bilancio regionale, e che ogni giorno, settimana o mese di ritardo, causato dall'inerzia della Regione, rappresenta un danno concreto e inaccettabile per i piccoli pazienti pugliesi», ha concluso il sottosegretario.
Intanto Galante del Movimento 5 Stelle ha chiesto un'audizione in merito in commissioni congiunte regionali I e III, per avere il quadro aggiornato della situazione. E, a Bari, il consigliere Antonio Ciaula ha presentato un ordine del giorno, sottoscritto anche dai consiglieri De Marzo e Viggiano di Fratelli d'Italia, da discutere nel prossimo Consiglio comunale con il quale chiede al sindaco di intraprendere interlocuzioni con gli enti preposti e sollecitare la procedura di scorporo.