
Politica
Scorporo Ospedale Pediatrico dal Policlinico: centrodestra tira dritto per la sua strada
Perrini (FdI): «La Regione Puglia invii subito a Ministero Salute e Mef i vincoli di spesa e il cronoprogramma»
Bari - lunedì 3 marzo 2025
14.24
«Dopo aver tentato inutilmente di scaricare la colpa sul Governo Meloni sostenendo che avrebbe impugnato la legge regionale che ha previsto lo scorporo dal Policlinico di Bari dell'ospedale pediatrico "Papa Giovanni XXIII", ora chi rema contro (con forti sponde politiche a vari livelli) ha messo in giro la voce che gli operatori sanitari, i medici in modo particolare, non vorrebbero lasciare il Policlinico come datore di lavoro».
Lo ha affermato Renato Perrini, capogruppo regionale di Fratelli d'Italia. Nelle ultime ore la bagarre politica si è accesa
«È vero, ci sono alcuni medici che vorrebbero rimanere, più che sotto l'ala del Policlinico, sotto quella dell'Università di Bari - ha ironizzato Perrini -. Di contro vi sono tutti gli ospedalieri che, invece, da anni attendono l'autonomia per poter ridare dignità al proprio lavoro.
Per questo motivo, visto che – come è stato ribadito dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato – non vi è nessun ostacolo da parte del Ministero della Salute né del MEF alla proposta di scorporo, la Regione Puglia fornisca immediatamente ai suddetti ministeri tutti gli elementi informativi sui vincoli di spesa e il cronoprogramma della separazione del plesso pediatrico dal Policlinico, visto che lo scorporo non è stato incluso nella bozza del Piano Operativo regionale.
Potremmo pensare 'male' - è la stoccata alla maggioranza di centrosinistra - e sostenere che non è stato fatto prima di iniziare l'iter legislativo proprio per perdere tempo, ma vista la buona volontà del Governo nazionale la Regione, che deve adempiere perché si trova attualmente in piano di rientro dal disavanzo sanitario, avvii immediatamente l'interlocuzione con i suddetti ministeri dal momento che tutti gli interventi devono essere sottoposti alla preventiva valutazione».
Nelle scorse giornate era stato Fabio Romito, in quota Lega, ex candidato sindaco di Bari, a spingere sull'acceleratore: «Come sapete, la norma che ha portato allo scorporo del Giovanni XXIII – l'Ospedaletto dei Bambini – porta la mia prima firma, ed è stato il frutto di una battaglia asprissima ma in cui credevo e credo fermamente - aveva dichiarato il consigliere - .Nei giorni trascorsi, i soliti guitti della Regione hanno provato ad addebitare al Governo la volontà di interrompere questo percorso attraverso l'impugnazione in Corte Costituzionale di quella norma. Così non è stato», aveva affermato con soddisfazione Romito, che aveva anche accennato a presunte «manine baronali» che non avrebbero gradito affatto lo scorporo e che potrebbero cercare ancora di boicottare il passaggio ad un futuro autonomo del "Giovanni XXIII".
Lo ha affermato Renato Perrini, capogruppo regionale di Fratelli d'Italia. Nelle ultime ore la bagarre politica si è accesa
«È vero, ci sono alcuni medici che vorrebbero rimanere, più che sotto l'ala del Policlinico, sotto quella dell'Università di Bari - ha ironizzato Perrini -. Di contro vi sono tutti gli ospedalieri che, invece, da anni attendono l'autonomia per poter ridare dignità al proprio lavoro.
Per questo motivo, visto che – come è stato ribadito dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato – non vi è nessun ostacolo da parte del Ministero della Salute né del MEF alla proposta di scorporo, la Regione Puglia fornisca immediatamente ai suddetti ministeri tutti gli elementi informativi sui vincoli di spesa e il cronoprogramma della separazione del plesso pediatrico dal Policlinico, visto che lo scorporo non è stato incluso nella bozza del Piano Operativo regionale.
Potremmo pensare 'male' - è la stoccata alla maggioranza di centrosinistra - e sostenere che non è stato fatto prima di iniziare l'iter legislativo proprio per perdere tempo, ma vista la buona volontà del Governo nazionale la Regione, che deve adempiere perché si trova attualmente in piano di rientro dal disavanzo sanitario, avvii immediatamente l'interlocuzione con i suddetti ministeri dal momento che tutti gli interventi devono essere sottoposti alla preventiva valutazione».
Nelle scorse giornate era stato Fabio Romito, in quota Lega, ex candidato sindaco di Bari, a spingere sull'acceleratore: «Come sapete, la norma che ha portato allo scorporo del Giovanni XXIII – l'Ospedaletto dei Bambini – porta la mia prima firma, ed è stato il frutto di una battaglia asprissima ma in cui credevo e credo fermamente - aveva dichiarato il consigliere - .Nei giorni trascorsi, i soliti guitti della Regione hanno provato ad addebitare al Governo la volontà di interrompere questo percorso attraverso l'impugnazione in Corte Costituzionale di quella norma. Così non è stato», aveva affermato con soddisfazione Romito, che aveva anche accennato a presunte «manine baronali» che non avrebbero gradito affatto lo scorporo e che potrebbero cercare ancora di boicottare il passaggio ad un futuro autonomo del "Giovanni XXIII".