Omicidio Ranieri, per Andrea De Giglio la richiesta è di 24 anni di carcere

Ventiquattro anni di reclusione. A tanto ammonta la richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Bari nel procedimento a carico di Andrea De Giglio, 40enne pregiudicato, ritenuto dagli inquirenti uno dei sicari di Michele Ranieri, freddato con più colpi di arma da fuoco esplosi nel quartiere San Pio da un commando nella serata dell'11 settembre 2019.

Ranieri, appartenente al clan Strisciuglio, fu inseguito e colpito almeno otto volte sino a finire dissanguato sul selciato. Per la Procura della Repubblica di Bari e per il pubblico ministero Marco D'Agostino, De Giglio ricevette l'ordine dal carcere dal boss Faccilongo ed eseguì l'ordine con Giovanni Sgaramella, sotto il coordinamento di Saverio Carchedi. Si trattò - asseriscono gli inquirenti - di un regolamento di conti interno al clan di Carbonara egemone anche nel popolare quartiere di San Pio.

Il Comune di Bari, costituitosi parte civile, ha chiesto attraverso i suoi legali un risarcimento di 100mila euro, mentre per la difesa è giunta richiesta di assoluzione o, in seconda istanza, eventualmente di riconsiderare i fatti come preterintenzionali. Una "lezione" da impartire, finita male.