Il sit-in contro l'inceneritore
Il sit-in contro l'inceneritore
Territorio

No all'inceneritore, comitato in sit-in sul sito interessato

Continuano le manifestazioni di protesta contro la costruzione dell'impianto di ossido-combustione nella zona industriale

No all'inceneritore Newo nella zona industriale di Bari. Questo il messaggio che continuano a lanciare i cittadini, le associazioni e il comitato che lottano affinché il nostro territorio sia sano e non debba essere terreno su cui fa sorgere siti inquinanti, dannosi per tutti. E per questo motivo continua la lotta nonostante le decisioni che sembrano già prese, e le prese di posizione politiche in merito. Per continuare a tenere alta l'attenzione del'opinione pubblica su un tema importante questa mattina è stato organizzato un sit-in davanti ai cancelli del sito in cui la Newo dovrebbe costruire l'impianto di ossido-combustione. Ad organizzarlo il Comitato No Inceneritore, costituitosi proprio per lottare contro quella che ritengono una "minaccia" per il territorio.

«Questa è l'area nella quale la Newo S.p.a. intende realizzare il più grande inceneritore d'Europa - scrivono nel volantino presentato questa mattina - con le autorizzazioni rilasciate improvvidamente dalla Regione Puglia con i pareri favorevoli del Comune di Bari. Questo luogo è il capolinea simbolico di partenza per far conoscere ai cittadini un'area apparentemente inutilizzata, ma già interessata da rischi e interventi urbanistici poco trasparenti, messi in luce dall'attivismo di altri comitati portatori di altrettante problematiche sociali e ambientali».

Una manifestazione sentita a cui molte associazioni hanno aderito sia baresi che del territorio di Modugno, confinante con la zona in questione, al punto che lo stesso sindaco Magrone si è più volte interessato alla vicenda pur non essendo reale parte in causa, almeno dal punto di vista delle autorizzazioni.

Durante la mattinata, nel volantino, è stata anche presentata una lettera che il Comitato ha indirizzato a tutti i partiti, le forze politiche e i movimenti presenti sul territorio, per chiedere loro di mettersi in gioco, di dire la loro, e di lottare se necessario per impedire la costruzione dell'impianto, partendo da una: «richiesta di immediato ritiro in autotutela dell'autorizzazione AIA e dei pareri favorevoli rilasciati all'impianto Newo, a monte e non a valle della pronuncia della giustizia amministrativa».
Il sit-in di stamattinaIl sit-in di stamattina
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