Il Tribunale di Bari
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Cronaca

Francesco Damiani morto a Bari, il 19enne alla guida patteggia 2 anni e 6 mesi

Il giovane al volante, che finì fuori strada all'altezza della spiaggia di Torre Quetta, risponde di omicidio stradale e lesioni

Ha patteggiato la pena a 2 anni e 6 mesi di reclusione (la richiesta è stata accolta dalla giudice del Tribunale penale di Bari, Valeria Isabella Valenzi) il 19enne del capoluogo pugliese ritenuto responsabile del grave incidente stradale in cui il 21 ottobre 2024, sul lungomare di Bari, morì il 18enne barbiere Francesco Damiani.

L'imputato, assistito dall'avvocato Davide Bellomo, rispondeva di omicidio stradale e lesioni personali. La pena concordata tra accusa e difesa è stata di 4 anni e 6 mesi di reclusione, ridotta ulteriormente in ragione del rito alternativo e grazie alla concessione delle attenuanti generiche legate alla giovane età dell'imputato, al fatto che fosse incensurato, alla sua condotta dopo l'incidente, caratterizzata da sincero pentimento e da un concreto impegno in varie attività di volontariato.

L'incidente si verificò lungo il lungomare sud di Bari. L'auto, una Mini Cooper a bordo della quale viaggiavano in quattro, finì fuori strada all'altezza della spiaggia di Torre Quetta. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia Locale, coordinata dal pubblico ministero Silvia Curione, il giovane avrebbe guidato superando i limiti di velocità, 93 chilometri orari invece dei 50 chilometri orari consentiti. Una velocità elevata, ma non sufficiente a raddoppiare il limite che ha escluso l'aggravante.

All'altezza di un incrocio sul lungomare Di Cagno Abbrescia, avrebbe perso il controllo della macchina dopo aver zigzagato e frenato più volte: l'auto urtò contro il marciapiede, si capovolse per diversi metri, finendo la sua corsa sugli scogli. Nell'incidente stradale rimase gravemente ferito anche un altro ragazzo di 18 anni.
  • Francesco Damiani
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