
Politica
Elezioni regionali Puglia 2020, il PD alla sfida delle primarie. Lacarra: «Ricompattare il centrosinistra»
Appuntamento il 24 febbraio. Il segretario regionale: «Vendola? Mi dispiacerebbe vederlo contro Emiliano»
Puglia - venerdì 25 gennaio 2019
14.10
Si avvicina l'appuntamento elettorale per il rinnovo del consiglio regionale e del governo della Puglia, previsto nel 2020. Il Partito Democratico prova a giocare d'anticipo e indice la consultazione primaria fra i propri elettori per scegliere il proprio candidato alla residenza regionale, con l'attuale governatore Michele Emiliano che parte in pole position fra le fila dei dem. L'appuntamento è fissato per il 24 febbraio, in concomitanza con le primarie del centrodestra a Bari, Foggia e Lecce. I tempi sono molto più contingentati per la presentazione delle candidature, prevista entro il 10 febbraio.
«La direzione mi ha dato un mandato e io sto provando a eseguirlo - dice l'onorevole Marco Lacarra, segretario del Pd Puglia. Ho convocato la segreteria prima del tavolo politico per informarla del percorso. L'obiettivo è ricostruire il campo del centrosinistra e quanto più possibile allargarlo. I tempi celeri servono a rimettersi tutti seduti e lavorare insieme. Bisogna trovare una composizione sul programma e sui tempi, ma si deve stare tutti dentro per portare avanti un progetto. Non dobbiamo far vincere centrodestra e M5S in Puglia nel 2020 e dobbiamo vincere a Bari, a Foggia dove siamo da anni all'opposizione, e rivincere a Lecce».
Sembra, però, troppo vicino l'appuntamento per organizzare una consultazione primaria completa ed esaustiva. «In questo momento - continua Lacarra - le date sono fissate, ma sull'altare di progetti legittimi, chiari e alternativi alla candidatura di Emiliano valuteremo in modo sereno. L'importante è affrontare un percorso che veda un centrosinistra unito. Il nostro obiettivo è affermare il governo del centrosinistra in Puglia; tutti siamo partiti com'è giusto che sia dalla candidatura di Emiliano. Mi fa sorridere che si abbia da ridire sulle primarie. Cosa sarebbe successo se avessimo detto che il candidato è Emiliano e stop? Sediamoci e ragioniamo tutti insieme, senza retropensieri».
L'accelerazione sulle primarie, secondo Lacarra, deve fungere da segnale: «Si sta muovendo qualcosa, ma per fortuna nulla è definitivo - continua il segretario democratico. Se qualcuno dovesse chiedere più tempo, sempre passando dal tavolo politico, non sarebbe una cosa sconvolgente far slittare le primarie. Gli obiettivi sono più importanti degli strumenti che usiamo per raggiungerli. Si tratta di una provocazione per far uscire allo scoperto chi pensa di poter tirare a campare per chissà quanti altri mesi per danneggiare il progetto del centrosinistra. Il nostro governo in Puglia va avanti da 15 anni e io sono preoccupato di mettere in discussione quel progetto politico. Sto provando ad arginare il tentativo di distruggere quanto di buono è stato fatto per via della storica tendenza della sinistra a stancarsi di governare».
Nelle ultime ore si è fatta avanti l'ipotesi di una nuova candidatura di Nichi Vendola, già governatore fino al 2015 della Regione Puglia. «È una cosa legittima - dice Lacarra. Mi dispiacerebbe solo se si candidasse autonomamente rispetto a Emiliano. Ho grande rispetto di Vendola e del suo lavoro, ma sarebbe grave se si candidasse contro Emiliano; sancirebbe quasi sicuramente la sconfitta del centrosinistra».
«La direzione mi ha dato un mandato e io sto provando a eseguirlo - dice l'onorevole Marco Lacarra, segretario del Pd Puglia. Ho convocato la segreteria prima del tavolo politico per informarla del percorso. L'obiettivo è ricostruire il campo del centrosinistra e quanto più possibile allargarlo. I tempi celeri servono a rimettersi tutti seduti e lavorare insieme. Bisogna trovare una composizione sul programma e sui tempi, ma si deve stare tutti dentro per portare avanti un progetto. Non dobbiamo far vincere centrodestra e M5S in Puglia nel 2020 e dobbiamo vincere a Bari, a Foggia dove siamo da anni all'opposizione, e rivincere a Lecce».
Sembra, però, troppo vicino l'appuntamento per organizzare una consultazione primaria completa ed esaustiva. «In questo momento - continua Lacarra - le date sono fissate, ma sull'altare di progetti legittimi, chiari e alternativi alla candidatura di Emiliano valuteremo in modo sereno. L'importante è affrontare un percorso che veda un centrosinistra unito. Il nostro obiettivo è affermare il governo del centrosinistra in Puglia; tutti siamo partiti com'è giusto che sia dalla candidatura di Emiliano. Mi fa sorridere che si abbia da ridire sulle primarie. Cosa sarebbe successo se avessimo detto che il candidato è Emiliano e stop? Sediamoci e ragioniamo tutti insieme, senza retropensieri».
L'accelerazione sulle primarie, secondo Lacarra, deve fungere da segnale: «Si sta muovendo qualcosa, ma per fortuna nulla è definitivo - continua il segretario democratico. Se qualcuno dovesse chiedere più tempo, sempre passando dal tavolo politico, non sarebbe una cosa sconvolgente far slittare le primarie. Gli obiettivi sono più importanti degli strumenti che usiamo per raggiungerli. Si tratta di una provocazione per far uscire allo scoperto chi pensa di poter tirare a campare per chissà quanti altri mesi per danneggiare il progetto del centrosinistra. Il nostro governo in Puglia va avanti da 15 anni e io sono preoccupato di mettere in discussione quel progetto politico. Sto provando ad arginare il tentativo di distruggere quanto di buono è stato fatto per via della storica tendenza della sinistra a stancarsi di governare».
Nelle ultime ore si è fatta avanti l'ipotesi di una nuova candidatura di Nichi Vendola, già governatore fino al 2015 della Regione Puglia. «È una cosa legittima - dice Lacarra. Mi dispiacerebbe solo se si candidasse autonomamente rispetto a Emiliano. Ho grande rispetto di Vendola e del suo lavoro, ma sarebbe grave se si candidasse contro Emiliano; sancirebbe quasi sicuramente la sconfitta del centrosinistra».