
Cronaca
Corteo funebre in stile "Gomorra" dopo il funerale, 9 condanne
La gup Pede ha condannato i motocicisti, ma ha escluso l'aggravante mafiosa. Gli imputati dovranno anche risarcire il Comune di Bari
Bari - mercoledì 22 ottobre 2025
14.09
La giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Bari, Gabriella Pede, ha condannato 9 persone, a pene comprese da 2 anni e 8 mesi ad 1 anno e 8 mesi, per il corteo funebre di moto fatto a Bari il 24 giugno 2023, due giorni dopo la morte in un incidente del 27enne Christian Di Gioia. Quel corteo, però, non fu mafioso.
Le moto scortarono il feretro del 27enne dal quartiere Japigia, dove si tennero i funerali, fino al cimitero, facendo tappa sotto la casa del boss Eugenio Palermiti, passando anche contromano sotto il carcere di Bari e paralizzando per molti minuti il traffico in diverse zone della città. In dieci rispondevano di blocco stradale. In tre - il 23enne Michele Luciani, il 27enne Gaetano Maltarino e il 36enne Cesare Marino, già noti alle forze dell'ordine - sono stati condannati a 2 anni e 8 mesi.
Gli altri sei, invece, il 21enne Lorenzo Moretti, il 23enne Nicola Romano, il 24enne Cosimo Damiano Angerame, i 26enni Michele Mastrorilli e Francesco Anaclerio e il 30enne Domenico Lepenne, dovranno scontare 1 anno e 8 mesi. Assolta la 24enne Carmela Tagliaferro. Il pubblico ministero antimafia Fabio Buquicchio, che ha diretto le indagini della Squadra Mobile, aveva chiesto la condanna di nove imputati e una assoluzione. Disposto anche un risarcimento per il Comune di Bari.
Per l'accusa, gli imputati avrebbero ostentato «una condotta idonea ad esercitare» sugli altri «quella particolare coartazione e conseguente intimidazione propria delle compagini mafiose», e «del clan Parisi-Palermiti predominante nel rione Japigia di Bari». Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
Le moto scortarono il feretro del 27enne dal quartiere Japigia, dove si tennero i funerali, fino al cimitero, facendo tappa sotto la casa del boss Eugenio Palermiti, passando anche contromano sotto il carcere di Bari e paralizzando per molti minuti il traffico in diverse zone della città. In dieci rispondevano di blocco stradale. In tre - il 23enne Michele Luciani, il 27enne Gaetano Maltarino e il 36enne Cesare Marino, già noti alle forze dell'ordine - sono stati condannati a 2 anni e 8 mesi.
Gli altri sei, invece, il 21enne Lorenzo Moretti, il 23enne Nicola Romano, il 24enne Cosimo Damiano Angerame, i 26enni Michele Mastrorilli e Francesco Anaclerio e il 30enne Domenico Lepenne, dovranno scontare 1 anno e 8 mesi. Assolta la 24enne Carmela Tagliaferro. Il pubblico ministero antimafia Fabio Buquicchio, che ha diretto le indagini della Squadra Mobile, aveva chiesto la condanna di nove imputati e una assoluzione. Disposto anche un risarcimento per il Comune di Bari.
Per l'accusa, gli imputati avrebbero ostentato «una condotta idonea ad esercitare» sugli altri «quella particolare coartazione e conseguente intimidazione propria delle compagini mafiose», e «del clan Parisi-Palermiti predominante nel rione Japigia di Bari». Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.



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