Cronaca
Covid-19 in Puglia, timore per seconda ondata. Chiudono le discoteche?
in corso una riunione tra Governo e Regioni, Emiliano: «Le fotografie con assembramenti destano allarme ed è il tema che stiamo affrontando in questo momento»
Puglia - mercoledì 12 agosto 2020
19.13
L'eventuale seconda ondata dell'epidemia di Coronavirus sta iniziando a preoccupare. L'incremento dei casi negli ultimi giorni in tutta Italia, ed in Puglia, spesso legati a rientri dall'estero, fa presagire un vicino ritorno alla situazione che ci eravamo lasciate alle spalle qualche mese fa. Ma se la situazione allora aveva permesso diverse riaperture, la situazione attuale preoccupa e il Governo ha convocato appositamente con i presidenti delle Regioni, per uniformare le disposizioni per il contenimento del contagio.
Diversi i punti in discussione, tra di essi l'obbligo dell'utilizzo di mascherine anche all'aperto, maggiori controlli sul contingentamento dell'accesso ai luoghi chiusi, limiti agli accessi anche in luoghi aperti come le piazze, al punto che le voci parlano anche di "coprifuoco". Ma ciò che preoccupa più di tutto è quella che fin dall'inizio della fase 3 è stata definita "Mala Movida". Molti puntano il dito sulle discoteche e sui luoghi di aggregazione dei giovani, da cui sempre più spesso giungono foto di assembramenti senza alcun dispositivo di protezione individuale.
«La questione delle discoteche è nazionale, non solo regionale - sottolinea in merito il presidente Emiliano - Sono state autorizzate in tutte le regioni italiane quelle all'aperto, perché i dati epidemiologici lo consentivano ed, inoltre, sono state fissate regole severe. Le fotografie con assembramenti destano allarme ed è il tema che stiamo affrontando con tutti i presidenti in questo momento nella Conferenza delle Regioni insieme al Governo».
«Io per primo - aggiunge - voglio introdurre ulteriori misure di prevenzione. Perché è vero che sino ad oggi in Puglia non c'è nemmeno un caso Covid legato alle discoteche, ma adesso il virus sta riprendendo a circolare specialmente tra i giovani rientrati dalle vacanze all'estero e quindi dobbiamo prevedere ogni scenario».
Diversi i punti in discussione, tra di essi l'obbligo dell'utilizzo di mascherine anche all'aperto, maggiori controlli sul contingentamento dell'accesso ai luoghi chiusi, limiti agli accessi anche in luoghi aperti come le piazze, al punto che le voci parlano anche di "coprifuoco". Ma ciò che preoccupa più di tutto è quella che fin dall'inizio della fase 3 è stata definita "Mala Movida". Molti puntano il dito sulle discoteche e sui luoghi di aggregazione dei giovani, da cui sempre più spesso giungono foto di assembramenti senza alcun dispositivo di protezione individuale.
«La questione delle discoteche è nazionale, non solo regionale - sottolinea in merito il presidente Emiliano - Sono state autorizzate in tutte le regioni italiane quelle all'aperto, perché i dati epidemiologici lo consentivano ed, inoltre, sono state fissate regole severe. Le fotografie con assembramenti destano allarme ed è il tema che stiamo affrontando con tutti i presidenti in questo momento nella Conferenza delle Regioni insieme al Governo».
«Io per primo - aggiunge - voglio introdurre ulteriori misure di prevenzione. Perché è vero che sino ad oggi in Puglia non c'è nemmeno un caso Covid legato alle discoteche, ma adesso il virus sta riprendendo a circolare specialmente tra i giovani rientrati dalle vacanze all'estero e quindi dobbiamo prevedere ogni scenario».