Policlinico di Bari
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Eventi e cultura

Con le Donne e per le Donne: salute di genere

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: «Organizzare l'offerta dei servizi e delle cure»

Si è concluso ieri pomeriggio, mercoledì 13 dicembre, presso la sala conferenza del Giovanni Paolo II, l'evento 'FAVOlosamenteDonna'. Una iniziativa di alto valore culturale e scientifico col fine di costruire sinergie tra i cittadini, le associazioni dei familiari e dei pazienti e gli enti pubblici, per una buona sanità.

Una giornata, organizzata da F.A.V.O. (Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e dall'Istituto Tumori di Bari, dedicata alle problematiche femminili in oncologia che ha messo al centro dell'attenzione le tematiche più sensibili: dalla prevenzione alla medicina di genere, dal benessere psicologico alla nutrizione in tutte le fasi del percorso di cura ed alla tutela del lavoro, perché ogni anno su oltre 170mila donne a cui viene diagnosticata la patologia, circa 70mila sono in età lavorativa.

Un confronto tra le reti oncologiche regionali, gli istituti tumori, le associazioni e i movimenti femminili con l'obiettivo di istituire in futuro un Comitato Interassociativo con le Donne e per le Donne. Ma anche un modo per focalizzare l'attenzione su tre aspetti: l'integrazione in una posizione paritaria fra chi organizza l'assistenza e le associazioni di volontariato, la specificità di genere per quanto riguarda la malattia oncologica e il modo di fare assistenza.

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che per impegni istituzionali non è potuta essere presente, dichiara: «Tutti voi sapete bene quanto sia stato grande il mio impegno, negli ultimi anni, nel campo della medicina di genere e della salute della donna. Riconoscere le differenze non solo biologiche ma anche relative alla dimensione sociale e culturale del genere è essenziale per delineare programmi ed azioni, per organizzare l'offerta dei servizi e delle cure. Tanto più che dalla salute della donna dipende, molto spesso, l'organizzazione della famiglia in senso lato e, quindi, della società. Per questa ragione serve un'adeguata informazione sulle patologie connesse al genere femminile e una costante azione di tipo preventivo. In tutti i campi, anche in quello oncologico. Sono certa che anche grazie al Vostro lavoro attento e costante realizzeremo un sistema che va in questa direzione, consolidando un servizio sanitario che, partendo delle differenze, sia capace di 'personalizzare' le prestazioni e cercare le soluzioni più adeguate».

Rossana Dettori, segretaria nazionale della CGIL, afferma : «É enorme la responsabilità che ha la regione nella costruzione dei piani sanitari come ad esempio la scelta di spostare le risorse verso il territorio e non dentro gli ospedali. Così come è fondamentale il ruolo dei sindaci che dovrebbero contrattare con la regione i bisogni dei cittadini e delle città che rappresentano».

Riguardo la salute di genere e la futura formazione degli operatori sanitari cosa si può dire: «La formazione deve essere cambiata - continua Rossana Dettori - perché purtroppo l'università, per tutte le figure professionali, continua a ragionare in termini di corpi neutri, ma non è così. Una donna che deve consultare un ginecologo, tendenzialmente sceglie una donna, perché c'è il rispetto del corpo. Non è detto che tutti preferiscono far vedere le proprie nudità all'altro genere, perché quando si è ammalati poi c'è una chiusura del proprio corpo. Quindi io credo che la sanità dovrebbe fare attenzione ad un equilibrio di genere delle figure professionali che si considerano».

Il Direttore Generale dell'Istituto Oncologico Antonio Delvino, dichiara: «Stiamo registrando un fenomeno per cui vediamo sempre più donne che scelgono la professione medica e infermieristica. Il problema irrisolto che continuiamo a segnalare è che si prevede tra cinque anni una clamorosa riduzione del numero dei medici che saranno nel servizio sanitario nazionale. Speriamo di avere delle risposte perché altrimenti che faremo, andremo in Germania a farci curare?».
  • beatrice lorenzin
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