
Cronaca
Bellomo: «Su mafia in Amtab emergono nuovi particolari inquietanti»
Le dichiarazioni del deputato di Forza Italia, componente della Commissione Giustizia
Bari - venerdì 30 maggio 2025
16.20 Comunicato Stampa
«Ogni giorno emergono dal processo 'Codice interno', nato dall'inchiesta della Dda e della squadra mobile di Bari, nuovi particolari di uno scenario a dir poco inquietante. Le dichiarazioni dell'amministratore unico di Amtab, Luca D'Amore, ascoltato in Tribunale a Bari, confermerebbero che Massimo Parisi, fratello del noto boss e dipendente della principale società partecipata del Comune dal 2013 fino al recente licenziamento, faceva in Amtab il bello e soprattutto il cattivo tempo. Arrivando perfino alla presidenza del Cral della municipalizzata, nel cui fondo aveva versato quote significative come contributo volontario. Si tratta, ma sarà certamente un caso, dello stesso personaggio che, secondo un pentito ritenuto credibile su molte cose dagli inquirenti, avrebbe incontrato Decaro nel corso di una campagna elettorale».
Lo dichiara il deputato di Forza Italia, Davide Bellomo, componente della Commissione Giustizia della Camera.
«Un'accusa gravissima - continua la nota - , che getta un'ombra sinistra sull'ex sindaco e sulla storia della politica barese in questi anni, di fronte alla quale il candidato governatore in pectore della sinistra non ha fatto l'unica cosa che chiunque avrebbe fatto: andare subito a querelare chi gettava fango sulla sua persona. Quello che si sta delineando nel corso del processo è uno spaccato disgustoso di una situazione davanti alla quale troppi hanno finora chiuso gli occhi. E ad oggi non c'è ancora nessuno che si sia assunto la responsabilità quanto meno politica di come è stata gestita la municipalizzata dei trasporti, portandola nel baratro. Così come nessuno, tra chi ha governato Bari in quegli anni, ha finora avuto il coraggio di chiedere scusa ai baresi. I cittadini hanno il diritto di sapere. Solo così potranno fare anche nel prossimo futuro scelte consapevoli».
Lo dichiara il deputato di Forza Italia, Davide Bellomo, componente della Commissione Giustizia della Camera.
«Un'accusa gravissima - continua la nota - , che getta un'ombra sinistra sull'ex sindaco e sulla storia della politica barese in questi anni, di fronte alla quale il candidato governatore in pectore della sinistra non ha fatto l'unica cosa che chiunque avrebbe fatto: andare subito a querelare chi gettava fango sulla sua persona. Quello che si sta delineando nel corso del processo è uno spaccato disgustoso di una situazione davanti alla quale troppi hanno finora chiuso gli occhi. E ad oggi non c'è ancora nessuno che si sia assunto la responsabilità quanto meno politica di come è stata gestita la municipalizzata dei trasporti, portandola nel baratro. Così come nessuno, tra chi ha governato Bari in quegli anni, ha finora avuto il coraggio di chiedere scusa ai baresi. I cittadini hanno il diritto di sapere. Solo così potranno fare anche nel prossimo futuro scelte consapevoli».