
Cronaca
Bari, giovani aggrediscono inviato Rai che riprende la movida
Il giornalista e il cameraman erano sul Lungomare a testimoniare gli assembramenti. Spunta anche un video
Bari - martedì 26 maggio 2020
8.53
Giuseppe De Tommaso, inviato Rai de La vita in diretta è stato aggredito sul Lungomare di Bari dove si era recato per documentare la movida in fase due nell'emergenza Coronavirus. Fatti simili erano già accaduti agli inviati de La vita in diretta a Napoli e Bologna.
Durante il servizio l'inviato si era anche avvicinato ad alcuni giovani rimproverandoli sui comportamenti scorretti e sulla mancanza di distanza di sicurezza. Qualcuno però si è rivolto malamente all'inviato dicendo: "Se mi riprendi ancora butto a mare te e il tizio con la telecamera". Ne è nato poi un piccolo tafferuglio ripreso comunque dalle telecamere. "Massima solidarietà al giornalista Giuseppe Di Tommaso e al suo cameraman" spiegano dal comitato Salvaguardia zona Umbertina - aggrediti mentre eseguivano alcune riprese per documentare il mancato rispetto delle norme sul distanziamento sociale e sugli assembramenti. Da tempo denunciamo come il fenomeno della "movida" sia ripreso con forza nell'Umbertino, favorito dalla esponenziale concentrazione di locali di ristorazione (ben 58 + 3 food truck + 1 distributore automatico) che in un ambito territoriale ove già sono presenti numerosi spazi aggregativi (giardini, lungomare, molo San Nicola, ampi piazzali di edifici pubblici quali Teatro Petruzzelli, Camera di Commercio, e sedi viarie già interdette alla circolazione), agevola gli assembramenti e comportamenti che, in spregio alle raccomandazioni degli esperti e alle normativa emergenziale, possono favorire un dilagare del contagio".
Durante il servizio l'inviato si era anche avvicinato ad alcuni giovani rimproverandoli sui comportamenti scorretti e sulla mancanza di distanza di sicurezza. Qualcuno però si è rivolto malamente all'inviato dicendo: "Se mi riprendi ancora butto a mare te e il tizio con la telecamera". Ne è nato poi un piccolo tafferuglio ripreso comunque dalle telecamere. "Massima solidarietà al giornalista Giuseppe Di Tommaso e al suo cameraman" spiegano dal comitato Salvaguardia zona Umbertina - aggrediti mentre eseguivano alcune riprese per documentare il mancato rispetto delle norme sul distanziamento sociale e sugli assembramenti. Da tempo denunciamo come il fenomeno della "movida" sia ripreso con forza nell'Umbertino, favorito dalla esponenziale concentrazione di locali di ristorazione (ben 58 + 3 food truck + 1 distributore automatico) che in un ambito territoriale ove già sono presenti numerosi spazi aggregativi (giardini, lungomare, molo San Nicola, ampi piazzali di edifici pubblici quali Teatro Petruzzelli, Camera di Commercio, e sedi viarie già interdette alla circolazione), agevola gli assembramenti e comportamenti che, in spregio alle raccomandazioni degli esperti e alle normativa emergenziale, possono favorire un dilagare del contagio".