
Cronaca
Uomo sequestrato per un debito di droga al San Paolo: quattro condanne
I fatti nell’aprile 2024: i presunti aguzzini avrebbero anche accompagnato la vittima dai parenti per riscuotere parte delle somme, per poi riportarlo nel box
Bari - martedì 13 maggio 2025
6.54
Lo avrebbero prelevato da casa, portato in un garage del rione San Paolo di Bari e, dopo averlo legato ad una sedia, l'avrebbero picchiato per ottenere 1.100 euro, necessari per saldare un debito di droga. I presunti aguzzini avrebbero accompagnato la vittima dai parenti per riscuotere le somme, per poi riportarlo nel box.
Una volta ottenuto il denaro, l'uomo sarebbe stato liberato con traumi alla spalla, all'avambraccio, al gomito, ad una mano e ad una caviglia, giudicati guaribili in 5 giorni. Per questo, il Tribunale di Bari ha condannato (in abbreviato) tre persone a 20 anni di reclusione (Saverio Caputo di 31 anni, Mario Milella di 28 e Michele Metta di 32) e un altro imputato, il 24enne Giovanni De Giosa, a 16 anni e 6 mesi di carcere, per sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali.
Nei loro confronti, però, è caduta l'aggravante mafiosa contestata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, e per questo è stato negato il risarcimento danni nei confronti della Regione Puglia e del Comune di Bari, costituiti parte civile. Milella e Caputo, secondo gli inquirenti, sono affiliati al clan Strisciuglio e operano proprio nel rione San Paolo. I fatti - stupefacenti non pagati ai fornitori - si riferiscono all'aprile 2024, i quattro furono arrestati nel novembre dello stesso anno.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, diretti dal pubblico ministero antimafia Marco D'Agostino, avrebbero agito con «spregiudicatezza e violenza», in pieno giorno, «con particolare efferatezza e a volto scoperto (...) senza temere di essere riconosciuti». Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni.
Una volta ottenuto il denaro, l'uomo sarebbe stato liberato con traumi alla spalla, all'avambraccio, al gomito, ad una mano e ad una caviglia, giudicati guaribili in 5 giorni. Per questo, il Tribunale di Bari ha condannato (in abbreviato) tre persone a 20 anni di reclusione (Saverio Caputo di 31 anni, Mario Milella di 28 e Michele Metta di 32) e un altro imputato, il 24enne Giovanni De Giosa, a 16 anni e 6 mesi di carcere, per sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali.
Nei loro confronti, però, è caduta l'aggravante mafiosa contestata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, e per questo è stato negato il risarcimento danni nei confronti della Regione Puglia e del Comune di Bari, costituiti parte civile. Milella e Caputo, secondo gli inquirenti, sono affiliati al clan Strisciuglio e operano proprio nel rione San Paolo. I fatti - stupefacenti non pagati ai fornitori - si riferiscono all'aprile 2024, i quattro furono arrestati nel novembre dello stesso anno.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, diretti dal pubblico ministero antimafia Marco D'Agostino, avrebbero agito con «spregiudicatezza e violenza», in pieno giorno, «con particolare efferatezza e a volto scoperto (...) senza temere di essere riconosciuti». Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni.