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Cronaca
Tangenti per appalti, perquisito anche il sindaco di Gioia del Colle
L'operazione condotta dalla Guardia di Finanza sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bari
Bari - giovedì 19 giugno 2025
11.54
Appalti in cambio di tangenti durante il periodo del Covid.
Questa la motivazione che ha spinto la Procura della Repubblica di Bari ad ordinare la perquisizione di otto persone, tra cui il sindaco di Gioia del Colle, Giovanni Mastrangelo. Sono indagati a vario titolo per corruzione, falso, turbata libertà degli incanti e traffico di influenze.
L'operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Bari e l'inchiesta, che è seguita dal procuratore Roberto Rossi e della pubblico ministero Savina Toscani, fa parte di una indagine più articolata che nell'autunno scorso ha portato agli arresti di funzionari dell'ASL Bari, ripresi da telecamere nascoste mentre prendevano mazzette. Il 3 gennaio scorso, la Procura della Repubblica del capoluogo regionale aveva chiesto ed ottenuto una ulteriore proroga di indagini che partono dal periodo della pandemia.
L'inchiesta barese parte dall'imprenditore Donato Mottola, che nel 2021 fu arrestato nell'ambito dello scandalo che portò in carcere il capo della Protezione Civile regionale dell'epoca, Mario Lerario.
Gli appalti nel mirino - si apprende dai media regionali - sarebbero quelli aggiudicati tra il 2021 ed il 2024 alla società che faceva capo all'imprenditore di Noci o che riguardano altri imprenditori finiti in quel filone di inchiesta.
Questa la motivazione che ha spinto la Procura della Repubblica di Bari ad ordinare la perquisizione di otto persone, tra cui il sindaco di Gioia del Colle, Giovanni Mastrangelo. Sono indagati a vario titolo per corruzione, falso, turbata libertà degli incanti e traffico di influenze.
L'operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Bari e l'inchiesta, che è seguita dal procuratore Roberto Rossi e della pubblico ministero Savina Toscani, fa parte di una indagine più articolata che nell'autunno scorso ha portato agli arresti di funzionari dell'ASL Bari, ripresi da telecamere nascoste mentre prendevano mazzette. Il 3 gennaio scorso, la Procura della Repubblica del capoluogo regionale aveva chiesto ed ottenuto una ulteriore proroga di indagini che partono dal periodo della pandemia.
L'inchiesta barese parte dall'imprenditore Donato Mottola, che nel 2021 fu arrestato nell'ambito dello scandalo che portò in carcere il capo della Protezione Civile regionale dell'epoca, Mario Lerario.
Gli appalti nel mirino - si apprende dai media regionali - sarebbero quelli aggiudicati tra il 2021 ed il 2024 alla società che faceva capo all'imprenditore di Noci o che riguardano altri imprenditori finiti in quel filone di inchiesta.