
Cronaca
Picchia a morte un uomo, arrestato a Bari pregiudicato classe '94
La vittima era stata percossa lo scorso 22 agosto ed era deceduta all'ospedale del San Paolo dopo 3 giorni
Bari - sabato 12 settembre 2020
8.48 Comunicato Stampa
È accusato di aver picchiato un uomo e averne causato la morte e per questo è stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile di Bari. Si tratta di Carlo Tisti, pregiudicato classe '94. La vittima invece è Onofrio Coppolecchia, percosso nella serata del 22 agosto scorso e deceduto in ospedale il successivo 25 agosto.
Nella serata del 22, Coppolecchia si era recato al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo riferendo di sentirsi male, ma di non aver subito alcuna aggressione. Immediato il peggioramento dell'uomo, che nell'arco di 30 minuti era andato in coma. Inutili i tentativi dei medici di soccorrerlo, l'uomo moriva a distanza di 2 giorni per un'emorragia cerebrale.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno deciso di approfondire una vicenda decisamente anomala, infatti dalla tac cui l'uomo era stato sottoposto era emersa la presenza di un trauma cranico che immediatamente ha fatto sorgere negli agenti il dubbio che si fosse in presenza di un'aggressione tenuta dalla vittima celata per motivi d'omertà.
Individuati i luoghi solitamente frequentati dall'uomo quali circoli e birrerie, scattavano sopralluoghi ed interrogatori degli abituali fruitori, che permettevano agli uomini della Polizia di Stato di appurare come nella serata del 22, nel quartiere San Paolo, poco prima che il Coppolecchia si recasse in pronto soccorso, questi era stato brutalmente aggredito da un giovane che, indossando mascherina, guanti ed un cappellino da baseball, lo aveva percosso con calci e pugni.
Sotto gli occhi degli inerti passanti, nel vano tentativo di sottrarsi al suo aguzzino che continuava a malmenarlo, la povera vittima provava a fuggire correndo lungo la strada inseguita però dal violento che, con un poderoso calcio alle gambe, lo sbatteva al suolo facendogli impattare rovinosamente il capo sull'asfalto, lasciandolo poi tramortito e privo di sensi sul pavimento. Inutili i successivi soccorsi di alcuni passanti.
Scattavano accertamenti tecnici per scoprire l'identità dell'ignoto aggressore e così, dopo la repentina analisi di tabulati, interrogatori, visone delle immagini degli impianti di videosorveglianza presenti in zona nonché incrocio di dati matricolari dei veicoli circolanti nella serata d'interesse, in brevissimo tempo s'identificava l'odierno arrestato; nella sua abitazione veniva inoltre rinvenuto l'abbigliamento usato durante il pestaggio che veniva opportunamente sequestrato.
L'impianto probatorio raccolto dagli uomini della Squadra Mobile, pienamente condiviso dalla Procura della repubblica, sfociava così nell'emissione della misura cautelare eseguita in data odierna. Il Tisti, immediatamente rintracciato, veniva condotto in carcere.
Nella serata del 22, Coppolecchia si era recato al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo riferendo di sentirsi male, ma di non aver subito alcuna aggressione. Immediato il peggioramento dell'uomo, che nell'arco di 30 minuti era andato in coma. Inutili i tentativi dei medici di soccorrerlo, l'uomo moriva a distanza di 2 giorni per un'emorragia cerebrale.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno deciso di approfondire una vicenda decisamente anomala, infatti dalla tac cui l'uomo era stato sottoposto era emersa la presenza di un trauma cranico che immediatamente ha fatto sorgere negli agenti il dubbio che si fosse in presenza di un'aggressione tenuta dalla vittima celata per motivi d'omertà.
Individuati i luoghi solitamente frequentati dall'uomo quali circoli e birrerie, scattavano sopralluoghi ed interrogatori degli abituali fruitori, che permettevano agli uomini della Polizia di Stato di appurare come nella serata del 22, nel quartiere San Paolo, poco prima che il Coppolecchia si recasse in pronto soccorso, questi era stato brutalmente aggredito da un giovane che, indossando mascherina, guanti ed un cappellino da baseball, lo aveva percosso con calci e pugni.
Sotto gli occhi degli inerti passanti, nel vano tentativo di sottrarsi al suo aguzzino che continuava a malmenarlo, la povera vittima provava a fuggire correndo lungo la strada inseguita però dal violento che, con un poderoso calcio alle gambe, lo sbatteva al suolo facendogli impattare rovinosamente il capo sull'asfalto, lasciandolo poi tramortito e privo di sensi sul pavimento. Inutili i successivi soccorsi di alcuni passanti.
Scattavano accertamenti tecnici per scoprire l'identità dell'ignoto aggressore e così, dopo la repentina analisi di tabulati, interrogatori, visone delle immagini degli impianti di videosorveglianza presenti in zona nonché incrocio di dati matricolari dei veicoli circolanti nella serata d'interesse, in brevissimo tempo s'identificava l'odierno arrestato; nella sua abitazione veniva inoltre rinvenuto l'abbigliamento usato durante il pestaggio che veniva opportunamente sequestrato.
L'impianto probatorio raccolto dagli uomini della Squadra Mobile, pienamente condiviso dalla Procura della repubblica, sfociava così nell'emissione della misura cautelare eseguita in data odierna. Il Tisti, immediatamente rintracciato, veniva condotto in carcere.