Cronaca
Monopoli, rifiuti speciali depositati nel piazzale di un'azienda: scatta il sequestro
L'attività, con sede nella zona industriale, utilizzava anche un impianto di depurazione delle acque meteoriche non conforme
Provincia - lunedì 15 giugno 2020
18.24
Rifiuti speciali depositati irregolarmente nel piazzale di un'azienda, che si serviva anche di un impianto per lo smaltimento delle acque meteoriche non conforme. Scatta il sequestro dell'area nella zona industriale di Monopoli, al termine di un'attività d'indagine eseguita dal personale del nucleo operativo di polizia ambientale (Nopa) della Guardia Costiera di Bari congiuntamente al personale di Arpa Puglia e coordinata da uno dei magistrati del pool ambiente della locale Procura della Repubblica. L'operazione ha portato oggi all'esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal giP del Tribunale di Bari nei confronti di un'azienda ubicata nella zona industriale di Monopoli.
Le indagini hanno permesso di accertare che l'azienda utilizzava un impianto di trattamento delle acque meteoriche di dilavamento con modalità difformi rispetto all'oggetto dell'autorizzazione. Inoltre, depositava in modo incontrollato, senza provvedere alla gestione per categorie omogenee, né ad osservare le relative norme tecniche di settore, differenti tipologie di rifiuti speciali non tracciabili.
Pertanto, nella giornata di oggi è stata eseguita la misura cautelare del sequestro preventivo dei piazzali aziendali. Sequestro da contestualizzare nell'ambito delle indagini ambientali disposte dalla Procura della Repubblica di Bari e che lo scorso Aprile hanno portato all'operazione #vogliamorespirare.
Il titolare dell'azienda è stato deferito all'autorità giudiziaria anche per la presunta mancanza di alcune delle autorizzazioni previste per le immissioni in atmosfera dovute ad alcuni cicli produttivi aziendali.
Le indagini hanno permesso di accertare che l'azienda utilizzava un impianto di trattamento delle acque meteoriche di dilavamento con modalità difformi rispetto all'oggetto dell'autorizzazione. Inoltre, depositava in modo incontrollato, senza provvedere alla gestione per categorie omogenee, né ad osservare le relative norme tecniche di settore, differenti tipologie di rifiuti speciali non tracciabili.
Pertanto, nella giornata di oggi è stata eseguita la misura cautelare del sequestro preventivo dei piazzali aziendali. Sequestro da contestualizzare nell'ambito delle indagini ambientali disposte dalla Procura della Repubblica di Bari e che lo scorso Aprile hanno portato all'operazione #vogliamorespirare.
Il titolare dell'azienda è stato deferito all'autorità giudiziaria anche per la presunta mancanza di alcune delle autorizzazioni previste per le immissioni in atmosfera dovute ad alcuni cicli produttivi aziendali.