presentazione dati primo anno progetto mai soli
presentazione dati primo anno progetto mai soli
Servizi sociali

"Mai Soli", progetto di assistenza psico-sociale Comune-Asl Bari compie un anno: «Avviati 12 casi»

Buonsante (Asl): «Fondamentale recupero di spazi sociali». Bottalico: «Obiettivo far vivere la normalità a chi non è percepito come “normale”»

Un anno fa, con l'approvazione del disciplinare condiviso da assessorato al Welfare del Comune di Bari e Asl/Bari, prendeva piede "Mai Soli", il progetto interistituzionale di affido degli adulti in situazioni di disagio psico-sociale. Un'iniziativa, volta a garantire il soddisfacimento dei bisogni fondamentali delle persone disabili prive di assistenza familiare grazie all'inserimento in contesti sociali calorosi e accoglienti, che ha visto la partecipazione attiva e coinvolta di famiglie e singoli cittadini baresi. Essi, infatti, hanno accettato di assumere l'impegno di rispondere con puntualità e costanza ai bisogni dei soggetti affetti da disturbi psico-sociali a loro affidati, favorendo lo sviluppo dei legami umani necessari nel percorso di cura.

Un progetto per molti versi "visionario", che ha messo in rete tanti attori territoriali, a partire dal Welfare cittadino e dal Centro di Salute Mentale della Asl/Bari, per giungere alla popolazione che ha risposto con forza "presente".

«Si tratta - spiega l'assessore al Welfare del Comune di Bari Francesca Bottalico presentando i dati relativi al primo anno di "Mai Soli" - di un valido esempio di progetto interistituzionale, che ha visto la collaborazione tra assessorato al Welfare e Centro di Salute Mentale dell'Asl Bari. "Mai Soli" è un'iniziativa che che si rivolge a soggetti con disagio psico-sociale, e che rientra nel più ampio tentativo di rispondere a bisogni sociali sempre in aumento. Insieme abbiamo avviato un avviso pubblico rivolto chiunque volesse dedicare il proprio tempo agli altri in un ambito formativo e istituzionale, ricevendo numerose risposte da cittadini provenienti da diverse fasce sociali. Pertanto, è stata istituita un'equipe professionale che ha valutato le competenze trasversali di chi si è fatto avanti, e su ogni cittadino fragile è stato creato un percorso individuale di assistenza. Dando parimenti ascolto alle famiglie, che sono soggetti altrettanto importanti nel percorso di sostegno, i destinatari dell'assistenza sono stati affiancati sia nelle attività domestiche che negli altri vari luoghi della città. I casi avviati finora con questa metodologia sono dodici, per cui sono state impiegati 40.000 Euro, e nel frattempo ne stiamo valutando altri otto».

"Mai Soli" ha messo in evidenza, quindi, il profondo legame tra la cura psichiatrica e l'ampio spettro dei servizi Welfare, nel tentativo d'inserire i pazienti in contesti sociali che ne facessero percepire la "normalità". «Da un lato - prosegue Maristella Buonsante, direttore del Centro Salute Mentale dell'Asl Bari - questo tipo di progetti sono una goccia nel mare; dall'altro sono, invece, molto ambiziosi. Abbiamo bisogno di studiare percorsi che presuppongano un'individualizzazione del percorso terapeutico per i circa 4.000 pazienti psichiatrici in città: se è vera la necessità scientifica di trovare caratteristiche comuni che categorizzino i vari casi, è altresì necessario individuare percorsi singoli modellati sulle esigenze dei pazienti e sul loro contesto ambientale».

Ed è proprio l'inserimento in un consolidato contesto sociale la pietra angolare per individuare i percorsi di cura adatti a ogni singolo paziente. Una strada che si è iniziata a percorrere nel 1978, con l'approvazione della Legge Basaglia (altrimenti nota come Legge 180), che imponeva la chiusura dei manicomi e disciplinava il trattamento sanitario obbligatorio mediante l'istituzione di presidi di salute mentale pubblici. «La ricchezza della Legge 180 - prosegue Buonsante - è rappresentata dal cambio nella visione culturale dei problemi psico-sociali in Italia; questa è una delle strade che permette un alleggerimento dei compiti che gravano sulle famiglie. Nel nostro caso, fondamentale è stato lo scambio di idee con l'assessore Bottalico, la quale ha voluto far tesoro della nostra quarantennale esperienza. L'obiettivo che il Welfare deve provare a perseguire è la creazione di luoghi di aggregazione dove costruire una comunità di interessi vicini e che resista ai tanti problemi della solitudine».

Un problema annoso, che a Bari si ripresenta ogni volta insieme alla necessità di trovare spazi fisici adatti a diventare luoghi sociali. «La mancanza di spazi - continua ancora Bottalico - è un tema molto forte nella nostra città, tanto che il Welfare è costretto a investire impegni di spesa per l'affitto di alcuni luoghi di socialità. Noi abbiamo lavorato molto sull'avvio di nuovi centri generali che abbiano attenzione al disagio sociale, che esiste anche tra i giovani fino a evolvere in alcuni casi in situazioni di tipo psico-sociale. Pur con tutte le difficoltà incontrate nel reperire spazi idonei a favorire la socialità, in questo anno abbiamo lavorato molto sui contributi ad associazioni ed enti culturali rivolti ai soggetti in difficoltà, coinvolgendo anche il privato sociale e il mondo del profit. Il tutto con un solo obiettivo: far vivere la normalità a chi spesso non viene visto come "normale" dagli altri».
  • Asl Bari
  • Francesca Bottalico
  • Welfare
Altri contenuti a tema
Infermiera 118 aggredita da una paziente nel pronto soccorso dell’ospedale di Putignano Infermiera 118 aggredita da una paziente nel pronto soccorso dell’ospedale di Putignano L'ASL Bari condanna fermamente l'accaduto ed esprime solidarietà all'infermiere
Interventi sanitari per soggetti fragili, presentato a Bari il programma Interventi sanitari per soggetti fragili, presentato a Bari il programma L'iniziativa dell'ASL e del dipartimento di Giurisprudenza dell'Università "Aldo Moro"
Un nuovo centro Screening con mammografo digitale 3D nel cuore di Bari Un nuovo centro Screening con mammografo digitale 3D nel cuore di Bari Sarà a disposizione di 10mila donne residenti nei quartieri Madonnella, Libertà, Bari Murat e Città vecchia
Supporto psicologico per gli agenti della polizia penitenziaria nel carcere di Bari Supporto psicologico per gli agenti della polizia penitenziaria nel carcere di Bari La ASL ha rinnovato il progetto a sostegno del personale spesso colpito da stress lavoro-correlato
Problemi costanti al CUP di Santo Spirito, Picaro rassicura l'utenza Problemi costanti al CUP di Santo Spirito, Picaro rassicura l'utenza Interlocuzione del consigliere regionale con il direttore ASL Sanguedolce
ASL Bari e Teatro pubblico pugliese insieme per un progetto sul GAP ASL Bari e Teatro pubblico pugliese insieme per un progetto sul GAP La presentazione avverrà alle ore 10 di questa mattina
Laboratorio Adolescenti Bari, prosegue la co-progettazione del  servizio Laboratorio Adolescenti Bari, prosegue la co-progettazione del servizio Il prossimo incontro è fissato per il 27 febbraio alle ore 10:00 nella sede in via Capruzzi
Asl Bari, screening oncologici: mammografie quasi raddoppiate in un anno Asl Bari, screening oncologici: mammografie quasi raddoppiate in un anno Il 2023 si è concluso con una straordinaria performance nei programmi di prevenzione
© 2001-2024 BariViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BariViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.