
Scuola e Lavoro
Il 14 dicembre sciopero generale della Cgil Puglia, a Bari manifestazione contro la manovra di bilancio
Astensione di 8 ore dal lavoro. Gesmundo: «Il Governo non ci ha ascoltato, e al sindacato non resta che la mobilitazione»
Bari - sabato 3 dicembre 2022
17.11
«Una manovra economica sbagliata e da cambiare, che non risponde alle reali emergenze del Paese, a partire dalla condizione materiale dei lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati, cittadini e cittadine». Sono le ragioni che hanno spinto la Cgil Puglia a proclamare lo sciopero generale di 8 ore nella giornata di mercoledì 14 dicembre, con manifestazione regionale che si terrà a Bari.
Una legge di bilancio irricevibile per la Cgil, «Perché colpevolizza e punisce i poveri, aumenta la precarietà, premia gli evasori e aumenta l'iniquità del sistema fiscale, non fa nulla per sostenere salari e pensioni». Dal ripristino dei voucher alla flat tax, dall'abolizione del reddito di cittadinanza alle misure previdenziali, dalle poche risorse per sanità e scuola, è lungo l'elenco delle doglianze del sindacato.
«Uno sciopero necessario – commenta il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo – per sostenere nell'iter di discussione della manovra in Parlamento quelle che sono le piattaforme rivendicative e le richieste tese a ottenere risposte urgenti e necessarie ad affrontare questa fase in cui sta peggiorando la condizione delle persone, aumentano le disuguaglianze sociali e territoriali, frenano lo sviluppo del Paese. Ragioni che viste dal Sud e dalla Puglia assumono tinte ancor più scure».
«Il Governo non ci ha ascoltato, e contro scelte non ispirate a criteri di giustizia sociale, di solidarietà, senza alcuna visione di prospettiva anzi aumentando divisioni e disuguaglianze, al sindacato non resta che la mobilitazione. E in Puglia – conclude Gesmundo - ci sono motivazioni ulteriori per sostenere la mobilitazione, diffondere e far conoscere le proposte della Cgil, partecipare allo sciopero».
Una legge di bilancio irricevibile per la Cgil, «Perché colpevolizza e punisce i poveri, aumenta la precarietà, premia gli evasori e aumenta l'iniquità del sistema fiscale, non fa nulla per sostenere salari e pensioni». Dal ripristino dei voucher alla flat tax, dall'abolizione del reddito di cittadinanza alle misure previdenziali, dalle poche risorse per sanità e scuola, è lungo l'elenco delle doglianze del sindacato.
«Uno sciopero necessario – commenta il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo – per sostenere nell'iter di discussione della manovra in Parlamento quelle che sono le piattaforme rivendicative e le richieste tese a ottenere risposte urgenti e necessarie ad affrontare questa fase in cui sta peggiorando la condizione delle persone, aumentano le disuguaglianze sociali e territoriali, frenano lo sviluppo del Paese. Ragioni che viste dal Sud e dalla Puglia assumono tinte ancor più scure».
«Il Governo non ci ha ascoltato, e contro scelte non ispirate a criteri di giustizia sociale, di solidarietà, senza alcuna visione di prospettiva anzi aumentando divisioni e disuguaglianze, al sindacato non resta che la mobilitazione. E in Puglia – conclude Gesmundo - ci sono motivazioni ulteriori per sostenere la mobilitazione, diffondere e far conoscere le proposte della Cgil, partecipare allo sciopero».