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Fondo per le periferie inclusive, il Comune di Bari si candida all'avviso

La giunta ha approvato la delibera su proposta dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico

Su proposta dell'assessora al Welfare Francesca Bottalico, la giunta ha approvato oggi la delibera relativa alla candidatura del Comune di Bari all'avviso pubblico per il finanziamento di progetti a valere sul Fondo per le periferie inclusive (istituito con la legge 197 del 29 dicembre 2022), promosso dal dipartimento per le Politiche in favore delle persone con disabilità.

Il fondo, che dispone di dieci milioni di euro per il 2023, è destinato ai Comuni con popolazione superiore a 300.000 abitanti: in base al successivo decreto (26 maggio 2023), che disciplina l'accesso al fondo istituito, l'importo massimo finanziabile in favore del Comune di Bari è pari ad € 749.880,35, di cui una quota fissa di € 600.000 e una quota variabile (computata in base alla consistenza demografica) pari a € 149.880,35. In ogni caso la misura massima del contributo pubblico non può essere superiore al 90% del costo complessivo del programma. La restante parte dovrà essere assicurata dal cofinanziamento comunale, "anche attraverso la valorizzazione di risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dagli stessi comuni per la realizzazione degli interventi previsti".

La proposta progettuale, della durata compresa tra i 18 e i 24 mesi, dovrà avere carattere innovativo ed essere orientata a migliorare la condizione e la qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie per accrescere, in particolare, le opportunità di inclusione sociale e rafforzare il livello di autonomia di coloro che sono a rischio isolamento e fragilità sociale, e a migliorare la qualità, accessibilità e integrazione dei servizi presenti nelle aree periferiche per accrescere l'inclusività del territorio.

"Costruire una città accessibile e inclusiva, a partire dalle periferie, ha rappresentato una delle priorità di questa amministrazione - commenta Francesca Bottalico -. In questi il welfare ha lavorato molto sulle azioni e le pratiche utili a favorire l'autonomia e il benessere di minori e adulti con disabilità e delle loro famiglie: la delibera odierna va proprio in questa direzione e ci consentirà di potenziare l'offerta, con il coinvolgimento delle agenzie del territorio, in modo tale da favorire percorsi socio-occupazionali, l'accessibilità a musei e biblioteche, promuovere attività legate allo sport, al teatro o alle arti sociali e sostenere la dimensione affettiva e sessuale delle persone con disabilità in linea con i loro bisogni reali".

Il provvedimento approvato oggi in giunta, dunque, approva la candidatura del Comune di Bari all'avviso pubblicato dal dipartimento ad agosto scorso, che prevede tre aree di riferimento:

1. Area professionalizzante e programmi socio-occupazionali per l'orientamento e volontariato attivo attraverso attività pre-professionalizzanti e di cittadinanza attiva che favoriscano il carattere intergenerazionale e solidaristico con azioni quali agricoltura e giardinaggio sociale, sartoria o falegnameria sociale, turismo sociale, teatro sociale;

2. Area socio-esistenziale, pedagogica, affettiva e sessuale attraverso l'attivazione di percorsi legati all'educazione alla affettività, percorsi di assistenza all'emotività, all'affettività e alla sessualità (educatori lovegiver), azioni di contrasto agli stereotipi di genere e legati alla disabilità e iniziative di peer support e peer counselling per le persone con disabilità e le loro famiglie;

3. Area dimensione del benessere psico-fisico attraverso l'attivazione di progetti di sport sociale, in particolare legati al mare e all'acqua, la promozione di percorsi artistici ed espressivi legati alla danza, al teatro, alla musica e l'attivazione di poli di orientamento socio-sanitari per screening, visite di prevenzione, percorsi di educazione alla salute, all'alimentazione e all'autonomia;

4. Area per accessibilità socio-culturale e le pari opportunità attraverso l'attivazione di biblioteche e musei accessibili, mobilità sostenibile e turismo sociale, mare e spiagge accessibili.

Le attività da realizzare dovranno privilegiare spazi extra scuola pubblici, in periferie fisiche e/o in territorio con alto livello di disagio o ostacoli strutturali che favoriscano piena accessibilità e pari opportunità all'inclusione sociale delle persone con disabilità.

Dopo l'approvazione in giunta, l'amministrazione procederà alla pubblicazione di un avviso per la co-progettazione degli interventi, propedeutico alla candidatura all'avviso nazionale del Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità.
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