Cronaca
Estorsioni a imprenditore agricolo, cinque arresti a Bari e provincia
In manette finiscono tre baresi e due residenti a Polignano. Chiedevano il pizzo a un'azienda del brindisino
Bari - giovedì 30 luglio 2020
12.11 Comunicato Stampa
Alle prime ore di oggi (giovedì 30 luglio 2020), in diverse località della città metropolitana di Bari, il nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di Brindisi, con il supporto dei militari del comando provinciale di Bari e dello Squadrone eliportato cacciatori "Puglia", ha eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal gip del tribunale di Bari, su richiesta della Procura barese, all'indirizzo di cinque indagati (tre in carcere e due agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, in concorso, di estorsione ai danni di un imprenditore della provincia di Brindisi. Gli arrestati sono Giandonato Sciacovelli detto "Gennaro" 48enne di Bari, Michele Sciacovelli detto "Mirco" 27enne di Bari, Giuseppe Dell'Aglio 46enne di Polignano a Mare (Ba), Laura Colapietro 37enne di Polignano e Francesco Soloperto 24enne di Bari.
L'indagine, condotta da settembre a dicembre 2019, trae origine da una denuncia per tentata estorsione ad opera di ignoti, presentata a 14 settembre 2019 dall'amministratore unico di una società agricola della provincia di Brindisi, che aveva denunciato di aver ricevuto una telefonata anonima da parte di uno sconosciuto, che lo aveva minacciato di distruggere con il fuoco gli ulivi dell'azienda e che avrebbero fatto del male ai suoi familiari se l'imprenditore titolare dell'azienda non avesse pagato la somma di 50mila euro. La stessa azienda alcuni giorni prima aveva subito l'incendio di tre alberi di ulivo secolari. A questa telefonata, sono seguiti altri contatti telefonici con analoghe richieste nelle giornate del 20, 26 e 27 settembre, 2 e 8 ottobre.
L'attività di indagine ha consentito di ricostruire la dinamica dell'estorsione commessa ai danni dell'imprenditore, che in data 8 ottobre 2019 consegnato il denaro richiesto dagli indagati. L'operazione aveva avuto luogo in una località di aperta campagna del barese e nella circostanza due malviventi (Sciacovelli e Soloperto) recatisi sul posto erano stati costretti, a causa dell'intervento dei militari, ad abbandonare lo zaino contenente il denaro e l'auto, riuscendo quindi a sottrarsi all'arresto, fuggendo a piedi attraverso i campi circostanti. I soldi e il veicolo vennero comunque recuperati dopo un paio d'ore da Giandonato Sciacovelli. Nella convinzione che lo zaino abbandonato fosse ancora ben nascosto sul luogo della fuga, Dell'Aglio e la moglie Laura Colapietro il 9 e il 10 ottobre 2019 (in questa data anche con Michele Sciacovelli) tornarono sul luogo dell'incontro con la vittima alla ricerca dello zaino e dei soldi contenuti all'interno, consentendo quindi ai carabinieri l'identificazione completa di tutti i responsabili.
Uno degli indagati, inoltre, a dicembre 2019, all'esito di una perquisizione locale, era stato tratto in arresto in flagranza di reato, per detenzione illegale di due pistole, sequestrate nell'occasione. Un altro aveva violato la misura della sorveglianza speciale cui era sottoposto.
L'indagine, condotta da settembre a dicembre 2019, trae origine da una denuncia per tentata estorsione ad opera di ignoti, presentata a 14 settembre 2019 dall'amministratore unico di una società agricola della provincia di Brindisi, che aveva denunciato di aver ricevuto una telefonata anonima da parte di uno sconosciuto, che lo aveva minacciato di distruggere con il fuoco gli ulivi dell'azienda e che avrebbero fatto del male ai suoi familiari se l'imprenditore titolare dell'azienda non avesse pagato la somma di 50mila euro. La stessa azienda alcuni giorni prima aveva subito l'incendio di tre alberi di ulivo secolari. A questa telefonata, sono seguiti altri contatti telefonici con analoghe richieste nelle giornate del 20, 26 e 27 settembre, 2 e 8 ottobre.
L'attività di indagine ha consentito di ricostruire la dinamica dell'estorsione commessa ai danni dell'imprenditore, che in data 8 ottobre 2019 consegnato il denaro richiesto dagli indagati. L'operazione aveva avuto luogo in una località di aperta campagna del barese e nella circostanza due malviventi (Sciacovelli e Soloperto) recatisi sul posto erano stati costretti, a causa dell'intervento dei militari, ad abbandonare lo zaino contenente il denaro e l'auto, riuscendo quindi a sottrarsi all'arresto, fuggendo a piedi attraverso i campi circostanti. I soldi e il veicolo vennero comunque recuperati dopo un paio d'ore da Giandonato Sciacovelli. Nella convinzione che lo zaino abbandonato fosse ancora ben nascosto sul luogo della fuga, Dell'Aglio e la moglie Laura Colapietro il 9 e il 10 ottobre 2019 (in questa data anche con Michele Sciacovelli) tornarono sul luogo dell'incontro con la vittima alla ricerca dello zaino e dei soldi contenuti all'interno, consentendo quindi ai carabinieri l'identificazione completa di tutti i responsabili.
Uno degli indagati, inoltre, a dicembre 2019, all'esito di una perquisizione locale, era stato tratto in arresto in flagranza di reato, per detenzione illegale di due pistole, sequestrate nell'occasione. Un altro aveva violato la misura della sorveglianza speciale cui era sottoposto.