Eventi e cultura
«Cultura importante valore sociale», Arti in libertà presenta il suo manifesto a Bari
In piazza Cesare Battisti il flash mob della piattaforma che riunisce diverse forme di espressione artistica
Bari - sabato 22 febbraio 2020
11.35
«In una società ultra produttiva ed efficiente, basata eccessivamente sul principio di prestazione e funzionalità, è importante ricordare il valore sociale dell'arte, inteso come spazio ideologico dove adunarsi e riconoscersi». Recita così il manifesto che la piattaforma Arti in libertà ha presentato giovedì scorso, 20 febbraio, a Bari, in piazza Cesare Battisti.
Musica, danza e recitazione, ma non solo. Nel progetto di Arti in libertà c'è una fusione delle arti performative "tradizionali" con le arti visive innovative, prodotte anche con nuovi mezzi tecnologici. «Ci poniamo quindi l'obiettivo di produrre nuovi contenuti artistici sul territorio, di coinvolgere nuovi pubblici alla cultura e di promuovere spazi di confronto e ritrovo intorno ad una cultura intesa come spinta di emancipazione dal principio di prestazione e come pratica di contaminazione», si legge nel manifesto divulgato da Ail. Un'azione "liberatoria", quella dell'arte, che deve essere al servizio del maggior numero di persone possibile: «L'accesso alla cultura è un diritto essenziale per tutti i cittadini - c'è scritto più avanti. Le barriere possono porre limiti fisici alla fruizione culturale, ma anche economici ed immateriali. Immaginare sistemi e contenuti artistici accessibili significa guardare al di là dei confini e reinventare il reale. Ci poniamo quindi l'obiettivo di creare nuovi percorsi di pensiero inclusivo, nuovi strumenti per socializzare l'accesso alla cultura e nuove modalità di fruizione e produzione culturale».
In allegato il documento integrale.
Un flash mob dedicato alle arti visive e performative ha accompagnato la presentazione del documento, una vera dichiarazione di intenti da parte degli artisti di Arti in libertà. L'intenzione dei promotori, infatti, è di accendere un faro sull'esigenza del riconoscimento dell'artista come un mestiere, nonché sul bisogno di rendere ampio e fruibile il contenuto della produzione artistica e culturale, di per sé vettore di grande impatto sulla società.Musica, danza e recitazione, ma non solo. Nel progetto di Arti in libertà c'è una fusione delle arti performative "tradizionali" con le arti visive innovative, prodotte anche con nuovi mezzi tecnologici. «Ci poniamo quindi l'obiettivo di produrre nuovi contenuti artistici sul territorio, di coinvolgere nuovi pubblici alla cultura e di promuovere spazi di confronto e ritrovo intorno ad una cultura intesa come spinta di emancipazione dal principio di prestazione e come pratica di contaminazione», si legge nel manifesto divulgato da Ail. Un'azione "liberatoria", quella dell'arte, che deve essere al servizio del maggior numero di persone possibile: «L'accesso alla cultura è un diritto essenziale per tutti i cittadini - c'è scritto più avanti. Le barriere possono porre limiti fisici alla fruizione culturale, ma anche economici ed immateriali. Immaginare sistemi e contenuti artistici accessibili significa guardare al di là dei confini e reinventare il reale. Ci poniamo quindi l'obiettivo di creare nuovi percorsi di pensiero inclusivo, nuovi strumenti per socializzare l'accesso alla cultura e nuove modalità di fruizione e produzione culturale».
In allegato il documento integrale.