
Territorio
Costa Ripagnola, il comitato dei pastori: «Regione Puglia sospenda i permessi»
La protesta: «Area protetta darebbe plusvalore al villaggio turistico. Si svolga prima la conferenza dei servizi»
Puglia - martedì 23 luglio 2019
14.05
«Regione Puglia e Comune di Polignano sospendano, annullino e revochino in autotutela i provvedimenti posti in essere nell'area di Costa Ripagnola». La richiesta del comitato Pastori della costa relativa all'edificazione di un villaggio turistico nella zona della costa dei trulli, fra Cozze e Polignano a Mare.
Di ieri la notizia dell'avvio dei lavori da parte della società Serim, che ha iniziato con le operazioni di bonifica dell'area dalle lamiere di eternit. Sul tavolo, in parallelo, la possibilità che alla zona da Costa Ripagnola a Lama Incina venga riconosciuto lo status di area protetta. Una situazione che, sottolinea il comitato, presenta forti ragioni di incongruenza. Il costruttore, infatti, si troverebbe ad aver edificato il villaggio turistico in un'area tutelata, beneficiando così di un plusvalore indebito. Dall'altra, un'area protetta non potrebbe essere considerata tale fino in fondo con la presenza dello stabilimento.
Dall'altra parte, il comitato pastori della costa ha fatto richiesta di accesso agli atti per verificare la reale situazione catastale dei circa venti trulletti che insistono sulla zona interessata dai lavori. Le dimensioni estremamente ridotte dei fabbricati rurali, infatti, conferiscono agli stessi lo status di "deposito per strumenti agricoli", e non di villini destinati al pernottamento turistico. Una convinzione propria anche del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che pochi giorni fa aveva ribadito l'impossibilità di costituire in quei piccoli trulli della camere d'albergo.
Uniche certezze, per il momento, la presenza dei mezzi di Serim sull'area e l'appuntamento di lunedì 29 luglio con la conferenza dei servizi per l'avvio dell'iter istituzionale verso la costituzione del parco. Impossibile, però, sottolinea il comitato, portare avanti la conferenza dei servizi senza sospendere i permessi a costruire. Nei novanta giorni prima della chiusura della conferenza stessa, senza contare eventuali ritardi, il costruttore avrebbe tutto il tempo per portarsi avanti col cantiere.
«Chiediamo alla Regione Puglia la sospensione del provvedimento di verifica d'impatto ambientale e di autorizzazione unica ambientale, mentre al Comune di Polignano chiediamo la sospensione del permesso a costruire - dice Fabio Modesti, coordinatore del comitato Pastori della costa ed ex presidente del parco dell'Alta Murgia. Senza questi presupposti qualsiasi ipotesi di protezione dell'area non si intravvede. Anche la conferenza dei servizi risulterebbe viziata da una trasformazione del territorio che non ci permette di assumere decisioni di buon senso».
Di ieri la notizia dell'avvio dei lavori da parte della società Serim, che ha iniziato con le operazioni di bonifica dell'area dalle lamiere di eternit. Sul tavolo, in parallelo, la possibilità che alla zona da Costa Ripagnola a Lama Incina venga riconosciuto lo status di area protetta. Una situazione che, sottolinea il comitato, presenta forti ragioni di incongruenza. Il costruttore, infatti, si troverebbe ad aver edificato il villaggio turistico in un'area tutelata, beneficiando così di un plusvalore indebito. Dall'altra, un'area protetta non potrebbe essere considerata tale fino in fondo con la presenza dello stabilimento.
Dall'altra parte, il comitato pastori della costa ha fatto richiesta di accesso agli atti per verificare la reale situazione catastale dei circa venti trulletti che insistono sulla zona interessata dai lavori. Le dimensioni estremamente ridotte dei fabbricati rurali, infatti, conferiscono agli stessi lo status di "deposito per strumenti agricoli", e non di villini destinati al pernottamento turistico. Una convinzione propria anche del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che pochi giorni fa aveva ribadito l'impossibilità di costituire in quei piccoli trulli della camere d'albergo.
Uniche certezze, per il momento, la presenza dei mezzi di Serim sull'area e l'appuntamento di lunedì 29 luglio con la conferenza dei servizi per l'avvio dell'iter istituzionale verso la costituzione del parco. Impossibile, però, sottolinea il comitato, portare avanti la conferenza dei servizi senza sospendere i permessi a costruire. Nei novanta giorni prima della chiusura della conferenza stessa, senza contare eventuali ritardi, il costruttore avrebbe tutto il tempo per portarsi avanti col cantiere.
«Chiediamo alla Regione Puglia la sospensione del provvedimento di verifica d'impatto ambientale e di autorizzazione unica ambientale, mentre al Comune di Polignano chiediamo la sospensione del permesso a costruire - dice Fabio Modesti, coordinatore del comitato Pastori della costa ed ex presidente del parco dell'Alta Murgia. Senza questi presupposti qualsiasi ipotesi di protezione dell'area non si intravvede. Anche la conferenza dei servizi risulterebbe viziata da una trasformazione del territorio che non ci permette di assumere decisioni di buon senso».

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