
Territorio
Costa Ripagnola, associazioni in protesta in Regione Puglia: «Raccolte 18 mila firme»
Manifestazione questa mattina in via Gentile, il consiglio regionale intanto si è chiuso per mancanza del numero legale
Bari - giovedì 4 giugno 2020
17.08
«Abbiamo raccolto 18 mila firme e consegnato un appello sottoscritto da quanti ci hanno dato un preciso mandato. Noi tutti auspichiamo che il Consiglio regionale voti all'unanimità in favore dell'istituzione del Parco Naturale Regionale di Ripagnola, perchè così a vincere non sarà questa o quella rappresentanza politica, ma avrà vinto l'intero popolo pugliese».
Queste le parole scritte in una nota indirizzata al presidente Emiliano e a tutto il consiglio regionale dalle associazioni che lottano per Costa Ripagnola, in protesta questa mattina in via Gentile, dove era in corso il consiglio regionale. Un consiglio che nel pomeriggio è stato rinviato al 16 giugno per la mancanza del numero legale.
Il presidio, iniziato alle 10 si è sciolto poco dopo le 12.30. Delusione per il mancato incontro che avrebbe dovuto esserci tra le istituzioni e una delegazione delle associazioni. Solo alcuni incontri con alcuni esponenti, come Ignazio Zullo capogruppo di Fratelli d'Italia, e Nino Marmo capogruppo di Forza Italia, che hanno confermato la volontà delle opposizioni di non contrastare l'iter di approvazione della legge.
Nel frattempo ci vorranno almeno 15 giorni alla V Commissione per poter esaurire le audizioni (si parla di un numero che va dalle 30 alle 100). Il problema che ora si pone è la decadenza del consiglio in vista delle elezioni, che se si svolgeranno il 20 settembre porteranno a dover chiudere l'iter entro la metà di luglio.
«Non sprechiamo il tempo recuperato quest'anno, non vanifichiamo le esigenze di tutela per il mancato raggiungimento dell'obiettivo con conseguente decadenza delle norme di salvaguardia. Onoriamo tutto il lavoro svolto fin qui, stringiamoci insieme a tutte le donne e gli uomini della Puglia desiderosi di vedere Ripagnola diventare finalmente Parco»
Queste le parole scritte in una nota indirizzata al presidente Emiliano e a tutto il consiglio regionale dalle associazioni che lottano per Costa Ripagnola, in protesta questa mattina in via Gentile, dove era in corso il consiglio regionale. Un consiglio che nel pomeriggio è stato rinviato al 16 giugno per la mancanza del numero legale.
Il presidio, iniziato alle 10 si è sciolto poco dopo le 12.30. Delusione per il mancato incontro che avrebbe dovuto esserci tra le istituzioni e una delegazione delle associazioni. Solo alcuni incontri con alcuni esponenti, come Ignazio Zullo capogruppo di Fratelli d'Italia, e Nino Marmo capogruppo di Forza Italia, che hanno confermato la volontà delle opposizioni di non contrastare l'iter di approvazione della legge.
Nel frattempo ci vorranno almeno 15 giorni alla V Commissione per poter esaurire le audizioni (si parla di un numero che va dalle 30 alle 100). Il problema che ora si pone è la decadenza del consiglio in vista delle elezioni, che se si svolgeranno il 20 settembre porteranno a dover chiudere l'iter entro la metà di luglio.
«Non sprechiamo il tempo recuperato quest'anno, non vanifichiamo le esigenze di tutela per il mancato raggiungimento dell'obiettivo con conseguente decadenza delle norme di salvaguardia. Onoriamo tutto il lavoro svolto fin qui, stringiamoci insieme a tutte le donne e gli uomini della Puglia desiderosi di vedere Ripagnola diventare finalmente Parco»