
Territorio
Costa Ripagnola a Polignano, ora c'è anche la petizione per chi dice no
Tra i firmatari pro parco anche l'assessore del Comune di Bari Francesca Bottalico
Provincia - lunedì 8 luglio 2019
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"Una bellezza senza tempo in terra di Bari
Un angolo di paradiso situato tra Mola, Polignano e Conversano. Un tratto della provincia di Bari che ancora mostra le sue bellezze incontaminate, tra storia e natura. Oggi tutto questo rischia di essere compromesso per sempre.
FIRMA AFFINCHE' L'AREA DIVENTI RISERVA REGIONALE". Con queste parole è stata lanciata la petizione popolare su change.org per raccogliere 7.500 firme per salvare Costa Ripagnola dalla costruzione dell' ormai famoso villaggio turistico. Sino ad ora sono state raccolte quasi 6000 fime. Dopo il sì della Regione al progetto che di fatto blocca l'istituzione della riserva regionale sono in molti a dire "No". Per la verità lo aveva detto lo stesso Emiliano qualche giorno fa in una video messaggio dal Libro Possibile proprio a Polignano, forse ignaro dell' ok dell' Ufficio Paesaggio, forse. Nel frattempo proseguono le proteste dei cittadini.
"Terra di viandanti e stranieri, storici e gente di cultura, la Puglia ha sempre richiamato l'attenzione per lo splendore della sua terra, contraddistinta altresì dai suoi caratteristici rifugi per contadini, meglio noti come trulli, specchie e casedde risalenti al Medioevo e localizzati dal territorio di Bari sino a Gallipoli, basso Salento".
Così, la professoressa Fulvia Florino Dotoli, docente presso l'Università di Lecce e Bari, aveva introdotto qualxhe giorno fa il convegno incentrato sulla tutela della costa Ripagnola, organizzato dal comitato «I pastori della costa» in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Bari «Aldo Moro» e svolto presso l'Aula Magna Dipartimenti Biologici.
"È necessario che questo territorio venga curato e preservato, e che i turisti continuino a vedere una costa così bella e non snaturata", aveva aggiunto la professoressa Florino Dotoli, sottolineando l'importanza storica della costa Ripagnola, raggiunta da personaggi del calibro di Émile Bertaux, l'abate di Saint-Non e François Lenormant.
A firmare la petizione anche l'assessore al Welfare del Comune di Bari Francesca Bottalico. "Perché io amo la mia terra, la mia Puglia. Amo le nostre coste, il nostro mare, il profumo del timo, le rocce, gli ulivi e il profumo del Mediterraneo". Scriveva l'assesoore su facebook. La telenovela continua...
Un angolo di paradiso situato tra Mola, Polignano e Conversano. Un tratto della provincia di Bari che ancora mostra le sue bellezze incontaminate, tra storia e natura. Oggi tutto questo rischia di essere compromesso per sempre.
FIRMA AFFINCHE' L'AREA DIVENTI RISERVA REGIONALE". Con queste parole è stata lanciata la petizione popolare su change.org per raccogliere 7.500 firme per salvare Costa Ripagnola dalla costruzione dell' ormai famoso villaggio turistico. Sino ad ora sono state raccolte quasi 6000 fime. Dopo il sì della Regione al progetto che di fatto blocca l'istituzione della riserva regionale sono in molti a dire "No". Per la verità lo aveva detto lo stesso Emiliano qualche giorno fa in una video messaggio dal Libro Possibile proprio a Polignano, forse ignaro dell' ok dell' Ufficio Paesaggio, forse. Nel frattempo proseguono le proteste dei cittadini.
"Terra di viandanti e stranieri, storici e gente di cultura, la Puglia ha sempre richiamato l'attenzione per lo splendore della sua terra, contraddistinta altresì dai suoi caratteristici rifugi per contadini, meglio noti come trulli, specchie e casedde risalenti al Medioevo e localizzati dal territorio di Bari sino a Gallipoli, basso Salento".
Così, la professoressa Fulvia Florino Dotoli, docente presso l'Università di Lecce e Bari, aveva introdotto qualxhe giorno fa il convegno incentrato sulla tutela della costa Ripagnola, organizzato dal comitato «I pastori della costa» in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Bari «Aldo Moro» e svolto presso l'Aula Magna Dipartimenti Biologici.
"È necessario che questo territorio venga curato e preservato, e che i turisti continuino a vedere una costa così bella e non snaturata", aveva aggiunto la professoressa Florino Dotoli, sottolineando l'importanza storica della costa Ripagnola, raggiunta da personaggi del calibro di Émile Bertaux, l'abate di Saint-Non e François Lenormant.
A firmare la petizione anche l'assessore al Welfare del Comune di Bari Francesca Bottalico. "Perché io amo la mia terra, la mia Puglia. Amo le nostre coste, il nostro mare, il profumo del timo, le rocce, gli ulivi e il profumo del Mediterraneo". Scriveva l'assesoore su facebook. La telenovela continua...
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