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Comune di Bari, ecco il nuovo regolamento delle entrate tributarie

Il consiglio comunale accende il semaforo verde. Tutti i dettagli della delibera

Ieri il Consiglio comunale di Bari ha approvato il nuovo Regolamento generale delle Entrate tributarie che recepisce in un unico testo una serie di aggiornamenti normativi e modifiche introdotte nel corso degli anni.

Dopo la disamina dei Municipi che hanno espresso pareri favorevoli, il nuovo documento approdato oggi in Consiglio prevede tra le principali novità: l'ampliamento dell'istituto del ravvedimento operoso, con l'intento di dotarsi di una disciplina applicabile a tutti i tributi comunali e ampliare la possibilità di adempimento spontaneo da parte dei contribuenti, considerato che precedentemente risultava disciplinato esclusivamente il ravvedimento operoso dell'IMU; in materia di rateizzazioni, al fine di agevolare il riconoscimento del beneficio economico in favore dei contributi, anche in ragione della crisi economica legata alla pandemia e ai rincari energetici, si elimina la prestazione di idonea garanzia ove l'importo oggetto di rateizzazione fosse superiore a 25.000 euro. Per le medesime ragioni, si prevede di innalzare la soglia del valore ISEE al di sopra della quale non è possibile consentire la rateizzazione da 20.000 a 30.000 euro.

A questi due aspetti si aggiunge la riorganizzazione del processo ispettivo utile al miglioramento dell'attività accertativa e quindi di lotta all'evasione, intervenendo sotto due distinti profili. Da un lato, si prevede la possibilità di distaccare alcune unità lavorative in organico al Comando di Polizia locale, presso la ripartizione Tributi andando a costituire un vero e proprio Servizio ispettivo tributi locali, onde consentire una più immediata ed efficace azione di contrasto all'evasione, e dall'altro si istituisce un nucleo di agenti accertatori la cui attività potrà garantire un più efficace controllo del territorio ai fini tributari.

Infine, nel nuovo regolamento si inserisce la percentuale massima al 2% di aumento del tasso di interesse legale, precedentemente prevista in misura pari al 2,5%, oltre alla necessaria limitazione dell'operatività dell'istituto dell'accertamento con adesione alla sola ipotesi in cui si sia in presenza di materia concordabile.

"Il nuovo regolamento è frutto di una serie di adempimenti normativi doverosi e dell'esigenza dell'amministrazione comunale di dotarsi di un unico strumento che disciplinasse la materia tributaria e che offrisse un orientamento più netto ai contribuenti - spiega l'assessore al Bilancio Alessandro D'Adamo -. Abbiamo cercato da un lato di andare incontro ai cittadini che vivono o hanno vissuto un momento di difficoltà ampliando la platea di accesso alle rateizzazioni e favorendo così il ravvedimento operoso e l'emersione spontanea dei morosi, dall'altro abbiamo voluto rafforzare gli strumenti per la lotta all'evasione fiscale con l'idea che maggiori entrate dovute equivalgono a una pressione fiscale più equa e a maggiori servizi per i cittadini".
  • Alessandro D'Adamo
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